Non solo i tifosi del Chieti. Ma neppure quelli della Maceratese potranno entrare domenica prossima allo stadio Helvia Recina per assistere all’ultima gara di campionato Maceratese-Chieti. La decisione non è ancora definitiva, perché sono ore frenetiche di contatti tra la società biancorossa e le forze dell’ordine per scongiurare una decisione che però si sta profilando sempre più come una certezza. Domani ci sarà un altro incontro tra le parti per cercare una mediazione, ma il fatto che la stessa prevendita biglietti non sia neppure partita indica che la situazione volge verso le porte chiuse dello stadio per domenica prossima.
Una notizia clamorosa e inattesa, con dei tam tam che hanno iniziato a circolare solo nella tarda serata di ieri tra i tifosi, con qualcuno che già profettizzava la partita a porte chiuse. Apparentemente sembrava una decisione impossibile e cervellotica questa, tanto che fonti ufficiali del club hanno preferito non esprimersi attendendo le determinazioni della questura di Macerata in merito.
Alla base di questa decisione che verrebbe adottata dagli organi deputati alla sicurezza e ordine pubblico ci sarebbero i fatti accaduti domenica scorsa a Civitanova. Secondo quanto ricostruito ci sarebbero stati tifosi della Maceratese che di rientro da Giulianova si sono fermati in città cercando i supporter rossoblu. Non ci sono stati scontri perché i tifosi della Maceratese non hanno trovato quelli rossoblu e la polizia è intervenuta immediatamente (un poliziotto è rimasto lievemente ferito). Alla luce di questo ci sarebbe la decisione di infliggere alla tifoseria della Rata questa specie di Daspo che consiste nel restare fuori dallo stadio in vista della prossima partita contro il Chieti.
Una decisione che peraltro penalizza l’intera tifoseria biancorossa visto che, rispetto a quanto accaduto spesso nelle serie superiori quando le questure decisero di chiudere un solo settore responsabile di incidenti, quasi sempre quello delle curve, qui si è propensi ad adottare il provvedimento generale di chiudere tutto lo stadio e quindi domenica prossima, a parte addetti ai lavori, giornalisti e dirigenti delle due squadre, nessuno sportivo o tifoso locale potrà forse mettere piede dentro l’Helvia Recina-Pino Brizi. Il condizionale però resta d’obbligo in quanto ancora non è stata ufficializzata questo provvedimento. Visto che già prima era stato emanato il divieto di trasferta per la tifoseria abruzzese, la partita potrebbe disputarsi in un clima irreale che riporta alla mente il periodo del covid quando le partite si giocavano senza sportivi sugli spalti. Rischiano di andare in fumo, dunque, i preparativi della Curva Just per i festeggiamenti dei 103 anni della società biancorossa a cui si erano tanto dedicati i tifosi che stavano preparando una spettacolare coreografia per l’occasione.
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