Accusa di caporalato, imprenditore assolto:
«Sentenza che gli restituisce dignità»

MATELICA – Ieri si è chiuso il processo al tribunale di Macerata. Gli avvocati: «Siamo soddisfatti ma due ditte sono state costrette a chiudere e i dipendenti si sono trovati all’improvviso senza lavoro»

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L’avvocato Marco Massei

Accusato di aver sfruttato nove lavoratori: cadono le accuse per un imprenditore. Imputato al tribunale di Macerata con l’accusa di caporalato Pier Giorgio Loddo, 57 anni di Matelica. A tre anni dall’apertura del processo, ieri il giudice Federico Simonelli ha assolto il 57enne «perché il fatto non sussiste». Anche il pm Lorenzo Pacini nella requisitoria aveva chiesto l’assoluzione.

Erano finite a processo anche tre aziende, di cui Loddo era amministratore di fatto, per presunti illeciti amministrativi.

L’accusa parla di lavoratori agricoli impiegati come pastori e sottoposti a turni di lavoro di 15 ore, senza contratti regolari, con nessuna retribuzione o con paghe difformi da quanto indicato in busta paga. Inoltre, continua l’accusa, non sarebbero stati sottoposti a visite mediche, sarebbero stati ospitati in un container dalle condizioni igieniche e sanitarie precarie e non sarebbe stato consentito loro di uscire, anche solo per andare a fare la spesa. I fatti contestati risalgono ad inizio 2019 e sarebbero avvenuti a Matelica e Montemonaco.

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L’avvocato Francesco De Minicis

Loddo è difeso dagli avvocati Francesco De Minicis, Giovanni Chiarella e Marco Massei (che difende anche le tre aziende).

«Siamo soddisfatti dell’esito del processo – hanno detto i legali -. Una sentenza che restituisce dignità al nostro assistito ma non la sua attività imprenditoriale. Due ditte sono state costrette a chiudere e i dipendenti si sono trovati all’improvviso senza lavoro. Una situazione non imputabile a cattiva gestione da parte del curatore, ma piuttosto al venir meno di quello spirito imprenditoriale che rappresenta la vera forza propulsiva di ogni impresa».

(A. Lu.)

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