«Il videogioco può essere opera d’arte»
Lucrezia Ercoli e la cultura nel gaming

START - La direttrice di Popsophia porta a Pesaro la filosofia nel mondo dell'intrattenimento elettronico, dove in realtà ha trovato la sua casa già da decenni: «Superiamo i pregiudizi»

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I videogiochi non sono soltanto svago o evasione, ma spazi immersivi e interattivi che plasmano identità, comunità e pensiero critico. È il messaggio che Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia, ha portato al festival internazionale “The Power of Play”, che si è svolto all’auditorium Scavolini di Pesaro.

La presenza della filosofa al fianco di game designers, sceneggiatori di videogiochi, autori, artisti e studiosi si pone nell’ottica di affrontare con la prospettiva della Pop filosofia, il mondo del videogioco, invitando a superare la visione apocalittica del dibattito mainstream che tende a demonizzare il videogioco, per coglierne invece le potenzialità artistiche, educative e civiche.

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«Il XXI secolo è stato definito il “secolo ludico” – spiega Lucrezia Ercoli –. Se vogliamo attivare il pensiero critico, dobbiamo prima liberarci dai pregiudizi. È fondamentale un’operazione preliminare: uscire dalla prospettiva apocalittica del dibattito mainstream che spesso si limita a demonizzare e patologizzare l’uso dei videogiochi, additandoli come unici colpevoli della corruzione dei giovani. Siamo chiamati, invece, a utilizzare gli strumenti della filosofia per cogliere la complessità dell’universo videoludico e le sue infinite possibilità educative: il videogioco può diventare un’opera d’arte interattiva che ci aiuta a mettere in discussione i limiti del nostro mondo, invitandoci alla riflessione e all’azione. Dall’artivismo all’edutainment, il rapporto filosofico e didattico con i videogiochi è una sfida culturale per il nostro tempo».

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La manifestazione, alla sua edizione zero, è promossa da Iidea, l’associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, insieme al Comune di Pesaro – Cte Ssquare e all’Università di Urbino Carlo Bo, in collaborazione con Games for change. Un evento ricco di incontri, laboratori e testimonianze interamente dedicato all’impatto educativo sociale e culturale del gaming attraverso aree tematiche con focus su benessere, sostenibilità, cultura, diritti umani, educazione e consapevolezza.

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“The Legend of Zelda: Breath of the Wild”, Nintendo (2017)



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