Parole contro la violenza,
la lezione di Vera Gheno:
«Linguaggio consapevole è atto etico»

CINGOLI - Convegno all'auditorium Santo Spirito per le classi quinte dell'istituto alberghiero Varnelli. «Si può scegliere la convivenza invece del conflitto»

- caricamento letture
Vera-Gheno3-e1760084170109-650x494

L’incontro con gli studenti

“Oltre il silenzio. Il potere delle parole contro la violenza”. È questo il titolo dell’incontro organizzato dall’associazione Help e rivolto alle classi quinte dell’istituto alberghiero Varnelli di Cingoli, che si è tenuto all’auditorium Santo Spirito. Ospite d’eccezione la sociolinguista Vera Gheno, che ha saputo instaurare con i ragazzi e le ragazze un dialogo autentico, empatico e mai scontato.

Attraverso un linguaggio diretto e vicino ai giovani, ma mai banale, Gheno ha raccontato momenti significativi della propria esperienza personale e professionale, mettendo in luce come anche i passaggi percepiti come fallimenti possano diventare tappe fondamentali nella costruzione della propria identità. La studiosa ha sottolineato come «la conoscenza di sé e la consapevolezza linguistica siano strumenti indispensabili per comunicare in modo rispettoso, evitando che le parole diventino veicolo di violenza o fraintendimento».

Vera-Gheno2-488x650

Partendo dall’idea che la comunicazione è ciò che più distingue l’essere umano dalle altre specie, Gheno ha evidenziato come «l’uso delle parole giuste sia oggi più che mai decisivo per comprendere e abitare una società in costante mutamento».

Molto partecipata e stimolante la parte dedicata al dialogo con gli studenti e le studentesse, che hanno posto domande profonde e attuali: come reagire a parole violente senza rispondere con la stessa violenza? Quanto conta l’intenzione di chi parla rispetto alla percezione di chi ascolta? E ancora, quanto è importante scegliere le parole giuste anche dal punto di vista del genere, per costruire una società più equa e inclusiva? Le risposte di Gheno hanno offerto spunti di riflessione preziosi: «L’uso consapevole del linguaggio non è un esercizio di forma, ma un atto etico, un modo per scegliere la convivenza invece del conflitto. Imparare a nominare le cose nel modo giusto significa imparare a vedere gli altri nella loro interezza e complessità».

Vera-Gheno1-650x556

L’incontro si è concluso con i saluti della dirigente scolastica Annamaria Marcantonelli e del vicesindaco di Cingoli, Monaldo Vignati, che hanno ringraziato l’associazione Help per l’organizzazione e Vera Gheno per aver regalato alle classi quinte dell’Istituto cingolano un’occasione di crescita culturale ed emotiva, sottolineando quanto il linguaggio possa essere un potente strumento di educazione al rispetto e alla non violenza.



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X