A Unicam presentato oggi il nuovo laboratorio immersivo di Chimica che sorge al polo didattico Sant’Agostino di Camerino. Si tratta di un ambiente di apprendimento innovativo che combina tecnologia, realtà virtuale e formazione scientifica.
«Il Laboratorio immersivo – ha sottolineato il rettore Graziano Leoni – rappresenta un esempio concreto, quasi unico in Italia, di come la tecnologia possa diventare un alleato della formazione scientifica, offrendo alle studentesse e agli studenti strumenti nuovi per comprendere e vivere la Chimica in prima persona. Può essere un eccellente strumento di orientamento anche per gli studenti delle scuole superiori che verranno a visitarci e vorranno avere un primo approccio con un esperimento chimico».
Insieme al rettore presenti alla presentazioni la prorettrice alla Didattica Giulia Bonacucina, il presidente dell’Associazione Pa Social e docente Unicam Francesco Di Costanzo, la delegata all’Orientamento Isolina Marota, il direttore della Scuola di Scienze del Farmaco Gianni Sagratini, il docente del corso di Chimica generale Fabio Marchetti e i docenti Unicam responsabili del progetto, Claudio Pettinari e Daniele Rossi.
«Utilizzeremo questa metodologia innovativa – ha sottolineato Pettinari – come una sorta di “addestramento” per i nostri studenti e per le nostre studentesse per poi farli entrare in un laboratorio vero con maggiore sicurezza su cosa si troveranno di fronte e su come dovranno utilizzare i materiali e le strumentazioni».
Il progetto è stato realizzato grazie al contributo e alle competenze di un gruppo di giovani ricercatrici della Scuola di Architettura e design “E. Vittoria”, coordinate dal docente Daniele Rossi, che hanno curato lo sviluppo dell’ambiente virtuale e l’esperienza immersiva in collaborazione con gli esperti dell’azienda Open Comunicazione, in stretta sinergia con i docenti dei corsi di Chimica. All’interno del laboratorio virtuale, studentesse e studenti potranno eseguire esperimenti reali in realtà virtuale, osservando fenomeni chimici, manipolando strumenti e reagenti digitali, e verificando in sicurezza i principi appresi durante le lezioni.
L’esperienza è accompagnata da una guida interattiva, una sorta di “lavagnetta virtuale” che conduce gli utenti passo dopo passo.
«L’obiettivo – ha spiegato la prorettrice Bonacucina – è rendere l’apprendimento della Chimica più accessibile».
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