Spazio pubblicitario elettorale

Schlein, Torrette come palco:
«Non scegliete chi taglia la sanità
e vuole cure in base al portafoglio»

ANCONA - La leader del Pd accolta dal candidato governatore Matteo Ricci davanti all'ospedale regionale. Al centro dell'incontro la sanità: «Guardie mediche, pronto soccorso, salute mentale al centro. Noi vogliamo il modello di Tina Anselmi: universale, pubblico, che cura chi da solo non ce la fa». Nel pomeriggio la visita ai lavoratori Beko a Fabriano, poi a Potenza Picena nel "feudo" di Acquaroli

- caricamento letture
85dca7b2-1d00-46e1-8392-af55a4250328

Da sinistra: la segretaria regionale Pd Chantal Bomprezzi, il candidato governatore Matteo Ricci e la segretaria nazionale dem Elly Schlein

di Nicoletta Paciarotti

Dopo Matteo Renzi, tocca a Elly Schlein. La segretaria del Pd è tornata nelle Marche per affiancare Matteo Ricci nella corsa a Palazzo Raffaello, scegliendo come palcoscenico l’ospedale di Torrette. Non un luogo casuale: se ieri il leitmotiv era la velocità e le imprese, oggi il cuore della sfida è la sanità pubblica. E, rispetto alla sua ultima visita, Schlein si è mostrata anche più disponibile con i giornalisti, concedendo domande e risposte senza sottrarsi al confronto.

acc66ede-7259-400a-a379-f52fec5ea4cd-650x488
Non ha usato giri di parole: «I marchigiani hanno una grande possibilità: quella di cambiare. Non scegliere chi taglia la sanità e vuole curare in base al portafoglio». Ha smontato la narrazione di Giorgia Meloni sui «più grandi investimenti mai fatti», definendola «una bugia»: «In tutto il mondo la spesa sanitaria si calcola sul Pil. Da quando Meloni è presidente, la quota sul Pil è scesa, fino ai minimi degli ultimi 15 anni». Intanto qualcuno da dietro, un cittadino, grida: «Le liste d’attesa». Si va avanti. Per rendere plastico il dramma, Schlein ha portato due storie raccolte sul territorio: un medico di Osimo che «si sente come la rana bollita, in un ospedale svuotato di personale», e una signora di Pesaro costretta a pagare 500 euro dopo una diagnosi di tumore: «Lei mi ha detto: io quei soldi li ho trovati, ma mi preoccupo per chi non li ha. È per loro che ci battiamo». Il Pd mette sul tavolo cifre e soluzioni: cinque miliardi da destinare subito all’assunzione di medici e infermieri, per ridurre davvero le liste d’attesa e non con «decreti farsa come quello varato prima delle Europee senza un euro».  E la sanità territoriale come priorità: guardie mediche, pronto soccorso, salute mentale («un giovane su sette ne soffre – Ricci fa parlare i numeri – metteremo psicologi di comunità e sportelli nelle scuole»). «Non possiamo accettare – ha incalzato Schlein – che la sanità diventi un lusso per chi ha la carta di credito».

Continua ancora Ricci: «Un marchigiano su 10 non si cura più. È come se città intere come Ancona e Fano fossero tagliate fuori dalle cure. È inaccettabile e non si può dare la colpa ai cittadini. Finché il sistema sanitario nazionale non sarà finanziato almeno al 7% del Pil, non potremo dare sollievo: questo è il nostro appello». Per il candidato governatore, la Regione non può limitarsi a dire “sì, signora” a Roma: deve alzare la voce, difendere l’ospedale di Torrette, presidio regionale oggi congestionato dalla mancanza di medici e di servizi territoriali. «Non si esce dalla crisi con università private come la Link, serve rafforzare il rapporto con le università marchigiane», ha aggiunto, rilanciando la necessità di investire anche sulla salute mentale. «Noi vogliamo la sanità di Tina Anselmi: universale, pubblica, che cura chi da solo non ce la fa», ribatte Schlein.

a7c3836f-d501-4b2d-b788-3925e2e078cd-650x488

Elly Schlein e Matteo Ricci

Prima di lasciare Ancona, la segretaria dem ha voluto anche anticipare uno dei temi che affronterà nel pomeriggio a Fabriano, dove incontrerà i lavoratori colpiti dalla crisi della Beko: «La Regione deve stare al fianco di chi difende non solo il proprio posto di lavoro, ma anche il futuro industriale delle Marche e dell’Italia. Non possiamo rinunciare alla manifattura: se qualcuno al governo pensa che il Paese possa vivere solo di turismo e servizi, si sbaglia di grosso». «I marchigiani possono voltare pagina», ha concluso Schlein, rilanciando la candidatura di Ricci come primo banco di prova contro la destra di Acquaroli e Meloni. Nel tardo pomeriggio, poi, la visita a Potenza Picena, il “feudo” del governatore uscente Francesco Acquaroli.

Articoli correlati



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X