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Il terremoto dei candidati:
Acquaroli parla via social,
Ricci alla veglia di Arquata

ANNIVERSARIO - Scelte diverse per i due principali avversari alle prossime regionali, nel giorno in cui ad Amatrice la città "sbatte fuori" la politica. Il presidente uscente, prima di partecipare alla messa tenuta nel pomeriggio ad Arquata del Tronto: «In questi anni lavorato instancabilmente per restituire normalità e futuro al nostro entroterra». Lo sfidante del centrosinistra: «Tutto il nostro impegno per ridare speranze e futuro. Chiuderemo l'Atim e useremo quei 12 milioni per le aree interne»

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È un anniversario tutto “politico” quello di quest’anno, il nono dal terremoto che il 24 agosto 2016 sconvolse il Centro Italia. Una ricorrenza che cade infatti a poco più di un mese dalle elezioni regionali e che i due principali candidati governatori, Francesco Acquaroli e Matteo Ricci, hanno celebrato in maniera diversa.

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Francesco Acquaroli ad Arquata del Tronto

Il presidente in carica ha affidato il suo pensiero ai suoi canali social. D’altro canto, ad Amatrice, dove si sono tenute le commemorazioni in ricordo di quel primo giorno di scosse che sconvolse tutta l’area appenninica a cavallo tra Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo, il sindaco Giorgio Cortellesi è stato netto: basta passarelle dei politici mentre la gente soffre e così non sono stati invitati rappresentanti delle istituzioni. «Nove anni fa la nostra terra iniziava a tremare, colpendo profondamente le nostre comunità – ha scritto Acquaroli – oggi il nostro pensiero, con commozione, va alle persone che hanno perso la vita e alle loro famiglie. Una ferita profonda che non potremo mai rimarginare. In questi anni abbiamo lavorato instancabilmente per restituire normalità e futuro al nostro entroterra duramente colpito dal sisma». Acquaroli è stato però presente nel pomeriggio alla messa tenuta ad Arquata del Tronto.

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Il commissario sisma Guido Castelli alle commemorazioni di stamattina ad Amatrice al fianco del sindaco Giorgio Cortellesi

L’unico presente alle celebrazioni in terra laziale è stato il commissario alla ricostruzione Guido Castelli. «Mi ritrovo molto nelle parole pronunciate, durante l’omelia della messa, dal vescovo Piccinonnna che ci ha rivolto un forte invito: sforziamoci di passare per la “porta stretta”, perché questo è il senso di essere una comunità – ha detto Castelli – ci ha esortato a non perdere la speranza, non rimanere ai margini, non lasciare nessuno ai margini, non remare contro perché solo insieme si può continuare ad avere coraggio. Ci ha ricordato come, prima delle case e delle strutture, sia necessario ricostruire la vita, concetto che teniamo a mente ogni giorno nel nostro lavoro.  Solo insieme, dando il nostro meglio, possiamo continuare ad avere coraggio e proseguire questo viaggio verso la rinascita di Amatrice e di tutto il Centro Italia».

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Matteo Ricci stanotte ad Arquata

Di contro, il candidato del centrosinistra ha voluto invece essere comunque “sul posto” e la scorsa notte ha partecipato, ad Arquata del Tronto, alla veglia in ricordo di quella scossa delle 3,36 che ha cambiato per sempre il corso degli eventi di tutto un territorio. «Ci siamo stretti al dolore di questa terra e delle persone che la abitano – ha rimarcato l’europarlamentare dem – tutto il nostro impegno per accelerare la ricostruzione e ridare speranza e futuro a questo territorio». Ricci che venerdì aveva incontrato a Ussita la sindaca Silvia Bernardini tornando a parlare di ricostruzione con alcuni dei suoi cavalli di battaglia: i contributi per la giovani coppie su tutti. «Vogliamo concentrarci non solo sul sull’accelerazione del terremoto ma anche sul rilanciare le nostre idee per incentivare la vita nelle aree interne – aveva detto il candidato del centrosinistra – chi oggi parla di terremoto dovrebbe girare con il santino di Giovanni Legnini. È con lui che si sono sbloccate le procedure ed è con lui che sono arrivati 14 miliardi di euro. Dobbiamo proseguire sulla strada che ha tracciato, semplificando le procedure e garantendo certezze. Daremo anche un contributo di almeno 30mila euro alle giovani coppie che decideranno di vivere nelle aree interne, garantiremo asili nido e trasporti scolastici gratuiti così come incentivi per le botteghe e per i medici di base. Sono tutte cose che stanno già facendo altre regioni e che si possono fare anche nelle Marche. Per farlo utilizzeremo le risorse di quel carrozzone dell’Atim. Sarà la prima cosa che chiuderò, destinando quei 12 milioni per ricucire le aree interne».

(Ma. Pa.)

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Matteo Ricci con la sindaca di Ussita Silvia Bernardini

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