di Leonardo Giorgi (foto di Fabio Falcioni)
È lo Sferisterio, eppure lei vede l’America. La meravigliosa creatura che si muove sul palco dell’arena maceratese porta nella sua anima spalti e platea sold out, per un concerto sorprendente che celebra i successi e le ultime fatiche di una delle voci più riconoscibili della musica italiana.
Gianna Nannini si fa attendere (le file davanti lo Sferisterio sono lunghissime) e non delude le aspettative regalando un debutto travolgente a “Sferisterio Live +”, la serie di dodici spettacoli che animerà l’arena fino al 20 settembre quando sul palco salirà Edoardo Bennato. Si parte e si finisce con le “Notti Magiche”.
Questa sera note di “Sei nell’anima” vengono inizialmente accennate dai musicisti, ma il pezzo arriverà solo alla fine (uno dei più attesi). Ma si comincia comunque alla grande con Panorama e, soprattutto, America. Mette subito tutto in chiaro Gianna: nonostante il tutore per un infortunio al braccio, questo è un concerto rock, nonostante i suoi momenti acustici-soul (anima, appunto).
Così rock che, effettivamente, le mascherine e la sicurezza dello Sferisterio hanno avuto il loro da fare. Prima diverse persone, con una maglietta bianca con scritto “tutti in piedi”, hanno passato diversi momenti del concerto in piedi. Lo staff ha spiegato loro che così facendo sarebbe stato un problema per il pubblico seduto dietro di loro. Passano poche canzoni peró e tutto il resto dello Sferisterio è in piedi.
I seggiolini, stasera, sono solo arredamento. Certo, a volte anche stare composti è rock. Parola di Gianna: il momento centrale del concerto, uno dei più emozionanti, la vede seduta, davanti al microfono a cantare “Notti senza cuore”, capolavoro del 1998. Le “notti magiche” di “Un’estate italiana” un cuore ce l’hanno eccome però: chiedetelo a qualche migliaio di persone che, a fine concerto, la cantano a squarciagola. Questo è amore e questo amore non è una camera a gas.
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Qui sotto la foto gallery di Luna Simoncini:
Questo fa capire il livello di cultura musicale del soggetto medio
Flavia Brunoil rock non esiste più da molti anni. Il rock autentico aveva una carica rivoluzionaria che sconvolge, distrugge, e perfino autodistrugge. Hendrix, Joplin, Morrison e Tanti altri..... Non dico che per suonare il rock bisogna morirci come loro, ma quella carica autentica, da molti anni non ce l'ha più nessuno. Non bastano le schitarrate, i ritmi compulsivi e le voci arrabbiate. Chiamatela musica pop quella di oggi e siamo tutti contenti. Il rock appartiene ai giganti, altri tempi, altra rabbia, altre speranze.
Spara Polli ma chi se ne frega, abbiamo fatto tutto il tour tedesco e la gente contenta partecipava, ballava, cantava, molto più di ieri anche non sapendo la lingua, la sicurezza ci dava i bicchieri di acqua in germania, ieri alzavano le mani, una delusione, il prossimo tour in Italia lo saltiamo e ci vanno solo i seduti cosi son tutti contenti.
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Porca miseria non vi sta bene mai niente…quanta puzza sotto il naso..