Una mostra, 14 musei:
ecco “Pellegrini di speranza”

GIUBILEO - Presentato il progetto della Conferenza episcopale marchigiana che per la prima volta mette in rete 14 diocesi delle Marche: ognuna allestisce una sala con un'immagine coordinata alle altre. Partecipano anche Macerata e San Severino

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La presentazione di stamattina

Scoprire il nostro territorio con un occhio nuovo, grazie all’occasione offerta dal Giubileo. È partito il progetto “Pellegrini di speranza”, promosso dalla Conferenza episcopale marchigiana (Cem) e realizzato in collaborazione con la Regione.

Un’iniziativa che che vede le Marche protagoniste di una proposta organica per valorizzare non solo i luoghi della fede, ma anche il grande patrimonio artistico, storico e culturale delle Marche. Il cuore dell’iniziativa è la mostra diffusa “Immagini di maternità. La bellezza della vita che nasce”. Dal 14 luglio al 30 novembre, 14 musei diocesani delle Marche ospitano una mostra tematica dedicata alla maternità, con opere che raccontano la vita e la speranza attraverso i secoli. Ogni sede allestisce una sala con immagine coordinata, costruendo un grande museo diffuso a livello regionale. Il calendario delle aperture prevede, dopo Urbino del 14 luglio, tra le date principali: 15 luglio a San Severino; 17 luglio a Comunanza; 23 luglio a Pesaro; 24 luglio a Fano e Fermo; 25 luglio a Fabriano; 26 luglio lancio a Ancona e Osimo; 28 luglio a Macerata; 31 luglio a Senigallia; 11 agosto ad Ascoli Piceno; 14 agosto a Loreto e 30 agosto a Jesi. Un esperimento culturale inedito a livello nazionale, con un forte messaggio simbolico e sociale, e coinvolge musei che in alcuni casi ospitano opere provenienti da chiese danneggiate dal sisma. In parallelo all’esposizione, sarà pubblicato un catalogo completo che raccoglie le opere selezionate nei 14 musei, arricchito da schede descrittive, contributi scientifici e approfondimenti sul tema della maternità nell’arte sacra. «Questo progetto ha l’obiettivo di valorizzare lo straordinario patrimonio spirituale, culturale, architettonico, artistico di cui disponiamo – ha detto Francesco Acquaroli, presidente della Regione, alla presentazione di stamattina – la storia del nostro territorio è intrisa in maniera significativa di questa ricchezza, ognuno dei nostri borghi è ricco di simboli che testimoniano una forte presenza ecclesiastica che ha attraversato i secoli e ha contribuito a formare un grandissimo patrimonio, che vede all’apice il Santuario di Loreto, a livello mondiale. Questo progetto, che vede per la prima volta tutte e 13 le diocesi della regione unite, porta il nostro territorio ad essere attrattivo per i pellegrini e per i marchigiani stessi resi consapevoli del valore reale e dell’importanza del patrimonio che le Marche possiedono».

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Grande attenzione è riservata alla valorizzazione dei cammini spirituali delle Marche, con una nuova edizione della guida “Cammini e itinerari spirituali”, che raccoglie percorsi storici come la Via Lauretana, i Cammini Francescani, Benedettini e delle Abbazie. L’obiettivo è incentivare il pellegrinaggio lento, a piedi o in bicicletta, promuovendo le aree interne e i valori della sostenibilità. A ottobre si terrà uno degli eventi simbolici più significativi: la Peregrinatio Mariae, pellegrinaggio della statua della Madonna di Loreto da Loreto a Roma lungo la Via Lauretana, con tappe liturgiche nelle diocesi attraversate. Il pellegrinaggio culminerà a Roma l’11 e 12 ottobre in occasione del Giubileo della Spiritualità mariana, con celebrazioni solenni a San Salvatore in Lauro (la chiesa dei marchigiani a Roma) e San Pietro. «La mostra diffusa è una iniziativa particolarmente innovativa nel metodo, per la prima volta si realizza una iniziativa culturale comune tra tutte la Diocesi delle Marche valorizzando le competenze locali che già animano e dirigono i nostri musei diocesani – ha continuato Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata e presidente della Cem – i pellegrini stanno crescendo ovunque, in maniera connessa con la riscoperta del turismo lento e della valorizzazione delle aree interne. L’impegno è far conoscere i cammini, renderli sicuri, raccontare il loro valore spirituale storico ed artistico con i vari mezzi di comunicazione. In occasione del Giubileo dei giovani 300 giovani marchigiani faranno a piedi una parte della Via Lauretana, ma già alcune migliaia da tutta Italia e dal mondo l’hanno percorsa o la percorreranno come cammino giubilare in questo anno. Tanto si sta attuando e saremo sempre meglio organizzati per raccontarlo nei prossimi mesi fino alla fine del Giubileo e speriamo oltre».

È stato presentato anche il nuovo logo ufficiale della Conferenza episcopale marchigiana, simbolo del cammino comune delle Chiese marchigiane. Il progetto di comunicazione del Giubileo prevede una rete unitaria tra tutti gli Uffici stampa diocesani e i media legati alla realtà ecclesiali, il potenziamento dei canali digitali e la diffusione dei contenuti attraverso giornali, radio, tv e social. L’obiettivo è creare una voce comune, pur nel rispetto delle specificità di ogni territorio, per raccontare in modo coerente l’intero programma giubilare. «Desideriamo che chi entra in uno dei nostri musei sia invogliato a mettersi “in cammino” verso gli altri: la mostra è diffusa proprio per suscitare movimento, pellegrinaggio, scoperta integrale della nostra splendida regione», ha aggiunto Francesco Massara, vescovo delegato dalla Cem per i Beni culturali e arcivescovo delle Diocesi di Camerino e Fabriano-Matelica-San Severino.



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