di Luca Patrassi
La vedova è rimasta allegra in città anche al termine della brillante e pirotecnica prima andata in scena ieri allo Sferisterio. Il pubblico è rimasto per un po’ nelle adiacenze dell’arena per osservare il videomapping curato dagli artisti digitali invitati da Play Marche e poi il centro è tornato a rivivere momenti di post lirica visti nei decenni scorsi e che sembravano destinati agli archivi.
Non è che siano ricomparsi Rudolf Nureyev (e le sue olive all’ascolana alle tre del mattino da Secondo), Ian Rawnsley con la sua Bentley d’epoca (epocali le braci consumate da Silvano), le compagnie di ballo ospiti negli spazi interni ed esterni del leggendario Pozzo, nulla ancora di tutto questo ma quello che si è manifestato ieri notte è un qualcosa che indica che si può tornare a vivere di lirica anche al di fuori del rito dell’opera.
Protagonisti sono stati gli oltre cento componenti del cast della Vedova Allegra che hanno dato vita a una lunga notte di balli, cibo e drink tra piazza della Libertà (area del Centrale) e piazza Battisti. Una serata come non se ne ricordavano appunto da molto tempo, appunti dai fasti della grande lirica e dei locali (quasi) tutti aperti dopo lo spettacolo. Come dire che promuovere il notturno della città può essere a costo zero, non impattante sul fronte dei decibel ed attrattivo. Bastano le persone giuste.
Una vedova più elegante che allegra: lo Sferisterio apre coi fuochi d’artificio (Foto)
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Macerata e’ viva anzi straviva e strabella si e’ Macerata Granne !!!
IL merito è tutto dell’avvenenza delle ballerine ….
Sarà stata contenta di tornare a Parigi.
Ma chi è ‘sto Bartoloni? Lo pagano?