Al Villaggio San Michele Arcangelo
La carovana Exodus ha fatto tappa al villaggio San Michele Arcangelo di Corridonia, accolti dagli operatori della cooperativa Pars. Da lunedì a mercoledì, in tutto 18 persone tra ragazzi tossicodipendenti ed educatori hanno condiviso le loro esperienze e testimonianze.
Dopo l’arrivo nel primo pomeriggio di lunedì e le presentazioni con gli ospiti delle Comunità all’interno del Villaggio, con operatori ed operatrici e con il team e lo staff Pars, i ragazzi di Exodus hanno potuto visitare le Comunità, sono state presentate loro le varie attività e il funzionamento delle strutture, all’interno delle quali, dopo il momento della cena trascorso insieme, i ragazzi di Exodus hanno pernottato.
Martedì è stato invece il giorno della visita vera e propria alle comunità Pars. I ragazzi della Carovana hanno partecipato attivamente a tutte le attività che scandiscono le giornate al Villaggio San Michele Arcangelo: hanno preso parte ai laboratori formativi, hanno visitato e lavorato nell’orto, hanno contribuito alla cura del verde, sono stati protagonisti delle preparazioni in cucina e nella trasformazione dei prodotti alimentari. Da anni, infatti, attraverso il marchio San Michele Arcangelo, la Pars produce e commercializza i prodotti derivanti da agricoltura biologica coltivati nel Villaggio: frutta e verdura, composte di frutta, sott’aceti. Prodotti di qualità che guardano all’eccellenza e al sociale, che nascono grazie anche all’impegno quotidiano degli ospiti della Comunità, seguiti da operatori e professionisti.
Martedì pomeriggio, alle 17, c’è stato poi un momento di condivisione tra Pars e Carovana Exodus, con i ragazzi che hanno portato le loro esperienze e le loro testimonianze, personali e comunitarie. L’incontro si è concluso con dei canti e con un piccolo aperitivo, prima della cena.
Exodus parte da lontano, su idea di don Antonio Mazzi che nel 1985 ha dato vita a questa proposta educativa innovativa per affrontare il dramma della droga che in quegli anni stava falciando centinaia di ragazzi in tutta Italia. Exodus è una comunità itinerante che ha rotto gli schemi di intervento chiusi allora consolidati: 13 giovani tossicodipendenti e i loro educatori si sono messi in marcia per l’Italia.
Oggi il progetto festeggia 40 anni e fa parte del Comitato italiano dipendenze, organismo nel quale è inserita anche Pars e di cui è presidente José Berdini. Proprio la cooperativa di Corridonia ha così deciso di ospitare ragazzi ed educatori della Carovana Exodus.
«La visita della Carovana a Exodus è stato un momento importante per Pars – ha detto José Berdini, presidente del Comitato italiano dipendenze – che fa seguito all’incontro con Papa Leone XIV del 26 giugno scorso a cui hanno partecipato le realtà del Paese che lavorano nel settore della prevenzione, della cura e del reinserimento sociale nel campo delle dipendenze patologiche. Durante l’incontro, organizzato dal Dipartimento e fortemente voluto dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano, il Papa ha richiamato tutti a lottare insieme, ribadendo che rialzarsi è questione di vita o di morte. Siamo pienamente d’accordo con quanto affermato da Mantovano, e cioè che “la tossicodipendenza non è una questione meramente sanitaria: è una sfida culturale e umana, il cui presupposto, non soltanto teorico, capire bene che cosa vuol dire essere liberi”. Nella consapevolezza che è possibile affrontare il dramma della droga da un’altra prospettiva, che possa unire esperienza, relazione educativa e rapporto umano».
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