Fiamme gialle, cambio al vertice:
Perrone saluta dopo quattro anni.
Arriva il maggiore Francesca Campanaro

MACERATA - Il tenente colonnello è stato assegnato al Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, in qualità di comandante del gruppo Tutela mercato capitali

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Francesca Campanaro, Ferdinando Mazzacuva e Giuseppe Perrone

Cambio della guardia alla guida della Guardia di finanza di Macerata. Dopo quattro anni di servizio nel capoluogo, il tenente colonnello Giuseppe Perrone lascia il comando di Macerata per essere stato assegnato al Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, in qualità di comandante del gruppo Tutela mercato capitali. Al suo posto, il maggiore Francesca Campanaro, proveniente dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Ancona. L’ufficiale, classe 1981, si è arruolata nel Corpo nel 2009 ed è laureata in Giurisprudenza all’università La sapienza di Roma. In precedenza ha ricoperto diversi incarichi, tra cui quello di comandante della sezione Imposte dirette e Iva del Nucleo di Pef di Genova, comandante della Tenenza di Fossano (CN), comandante della Compagnia di Ancona. Questa mattina, al termine di una simbolica cerimonia di passaggio di consegne, il comandante provinciale, Ferdinando Mazzacuva, ha ringraziato i due ufficiali, a nome dei colleghi e dei collaboratori.

«Tra le operazioni più importanti – si legge in una nota della Guardia di finanza – portate avanti da Perrone, si ricordano: “China style”, articolata indagine di polizia economico finanziaria e giudiziaria che ha interessato 33 imprese, dislocate anche fuori dal contesto provinciale di Macerata e caratterizzate prevalentemente da breve operatività, permettendo di accertare complessivamente circa 20 milioni di euro di basi imponibili evase e di denunciare 19 imprenditori; “Arredi no tax”, nell’ambito della quale è stata smascherata una maxi frode fiscale per circa 175 milioni di euro di ricavi non dichiarati e sono state denunciate 6 persone, consistente nella commercializzazione, anche con l’estero, di mobili e, all’occorrenza, di materie plastiche e di materiale informatico senza che poi le società adempissero ai successivi obblighi di natura fiscale; “China black”, con cui è stato scoperto un articolato meccanismo fraudolento posto in essere da soggetti di etnia cinese, che, attraverso triangolazioni e cessioni intracomunitarie effettuate con società intermediarie appositamente costituite in Bulgaria e Grecia, avevano sottratto al fisco circa 200 milioni di ricavi relativi a ingenti quantitativi di merce importata dalla Cina; “Amnesia e blueberry”, nell’ambito della quale è stato individuato un deposito per lo stoccaggio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti destinate al mercato regionale e nazionale e si è proceduto al contestuale arresto di uno dei principali “fornitori” di tali sostanze, nonché al sequestro di circa 36 chili di sostanze ad azione stupefacente e di 340 sigarette elettroniche contenenti olio di cannabis ad elevato valore di thc ed, infine, “Smoking tax free”, che ha consentito di individuare e bloccare una fitta rete di commercio illegale di prodotti soggetti ad imposta di consumo, con il conseguente sequestro di 537.740 prodotti “accessori ai tabacchi da fumo”, la segnalazione del responsabile del traffico illecito e le sanzioni amministrative nei confronti di 57 operatori commerciali e 4 persone fisiche acquirenti dei prodotti in contrabbando»

 



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