Radioterapia all’avanguardia:
donato uno strumento
per fare i trattamenti

MACERATA - L’iniziativa è stata possibile grazie alla generosità della onlus Amart e dal movimento dei Focolari di San Claudio. Il primario Massimo Giannini: «Così verrà ridotta l’esposizione dei tessuti e degli organi sani vicino alla lesione»

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L’ospedale di Macerata

Arrivano nuovi strumenti per rendere sempre più efficiente il Radioterapia oncologica dell’ospedale di Macerata. Nel reparto, diretto da Massimo Giannini, è stato donato un costoso sistema di posizionamento e immobilizzazione per trattamenti stereotassici a completamento delle strutture presenti nell’Unità operativa.

L’iniziativa è stata possibile grazie alla generosità della Onlus Amart, associazione che da sempre supporta le attività e le necessità della Radioterapia maceratese e grazie alla somma raccolta dal movimento dei Focolari di San Claudio nell’ambito di una cena di solidarietà.

«Si tratta di un immobilizzatore del corpo utilizzato in fase di preparazione del trattamento radiante – ha spiegato Giannini – e viene utilizzato nelle fasi di preparazione ed esecuzione del trattamento, durante la Tc-simulazione e le successive sedute all’acceleratore. Lo strumento permette di bloccare, in maniera delicata, precisa e ripetibile, il corpo del paziente, in questo modo il volume di malattia identificato risulta immobile e vengono ridotti al minimo gli spostamenti. E’ possibile eseguire i trattamenti di stereotassi, che prevedono dosi elevate di radiazioni su piccoli volumi, con notevoli vantaggi per i pazienti perché viene ridotta l’esposizione dei tessuti e degli organi sani adiacenti alla lesione».

Attualmente le tecniche stereotassiche hanno avuto un impulso notevole in ambito radioterapico, sono sempre più richieste in caso di presentazione di malattia in unica sede.

«Ringrazio per questa importante donazione il Movimento dei Focolari e l’Amart, perché attraverso questo nuovo sistema di immobilizzazione il reparto di Radioterapia oncologica avrà la possibilità di incrementare l’offerta terapeutica all’utenza» ha detto il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini.



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