Macerata Opera Festival: su il sipario.
Debutto con La Vedova Allegra

SFERISTERIO - Domani parte la 61esima edizione del Mof. Al via anche mostre, laboratori, passeggiate musicali e aperitivi culturali

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Sferisterio al via, si comincia domani sera con La Vedova allegra. E la 61esima edizione del Mof entra nel vivo con tutte le sue attività collaterali, dalle mostre d’arte agli aperitivi culturali.

Con il Corridoio Innocenziano già decorato dalla mostra degli amici dello Sferisterio “Una golosa serata di gala”, la passeggiata musicale “Rigoletto auditour”, i laboratori inclusivi attivi e gli aperitivi culturali, il Macerata Opera Festival alza il sipario per la prima volta sull’operetta con la Vedova Allegra di Lehár, il  titolo più famoso del genere presentato in nuova traduzione e con la prima produzione firmata dal regista francese Arnaud Bernard.

VEDOVA-MARCU

Bernard ha lavorato giovanissimo 25 anni fa a Macerata e grazie all’ottimo esito come aiuto regista allo Sferisterio, fu poi chiamato qualche anno dopo per la sua Bohéme areniana, risultando il più giovane regista a firmare una produzione sul palco veronese e da allora è considerato un vero maestro degli spazi aperti. Anche per questa Vedova Allegra la sua abilità nello sfruttare le peculiarità architettoniche del luogo si esprime al massimo livello grazie ad un uso pulito del grande muro alle spalle del palco come vera quinta teatrale. Ma la Vedova di Bernard e del giovane e brillante direttore Marco Alibrando riserverà di certo molte sorprese al pubblico, dal libretto tradotto da Gianni Santucci, ora al lavoro anche sul nuovo film di Mel Gibson sulla Bibbia, alle inattese capsule musicali che omaggiano lo spirito del tempo, da Mahler a fulminee pennellate di jazzy storico fino al celeberrimo Can Can dall’Orfeo all’Inferno di Offenbach, per potenziare i quadri di danza.

Il cast giovane e fresco gode di voci assai esperte del titolo, come la bella Vedova del soprano rumeno Mihaela Marcu, perfetta nel ruolo accanto al tenore Alessandro Scotto di Luzio come Conte Danilo.

Sabato 19 si torna invece al repertorio più tradizionale per lo Sferisterio con il fortunato Rigoletto Gothic noir del regista Federico Grazzini, che sta lavorando alla ripresa del titolo approfondendo la sua produzione grazie al cambio di cast, che gli consente nuove scelte e nuove soluzioni pur nel quadro scenografico di Andrea Belli, già molto apprezzato da pubblico e critica sin dal debutto nel 2015. Anche per Rigoletto solide e giovani voci, vero sguardo sull’opera di domani, con il celebre soprano spagnolo Ruth Iniesta nel ruolo di Gilda, il Duca di Mantova di Ivan Magrì in rapidissima ascesa e il nuovo Rigoletto, che vede l’alternanza tra il giovane baritono georgiano Nikoloz Lagvilava al suo debutto a Macerata e Damiano Salerno nella recita dell’8 agosto. Sul podio Jordi Bernacer, stimata bacchetta operistica da tempo attiva sui migliori palchi del globo.

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