«Sulla Tari argomentazioni fantasiose,
i cassonetti elettronici sono a costo zero»

MONTE SAN GIUSTO - L'assessore al bilancio Luca Giulianelli respinge le critiche sugli aumenti della tariffa sui rifiuti firmate da Fratelli d'Italia: «Aumenti tra l'8 e il 9,5% dettati dagli aumenti dei costi del Cosmari. I Green point hanno migliorato la situazione e non sono costati nulla a Comune e cittadini»

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La giunta comunale di Monte San Giusto

«Capiamo il malcontento, ma alcune argomentazioni sono a dir poco fantasiose». È l’assessore al bilancio Luca Giulianelli a intervenire sulla questione degli aumenti Tari per l’anno 2025 sollevata dal gruppo Fratelli d’Italia di Monte San Giusto.

«Il costo del servizio per lo smaltimento dei rifiuti è definito da un piano economico finanziario, che il Comune approva in consiglio comunale ma che, così come avviene per tutti gli altri Comuni della provincia di Macerata aderenti al consorzio, non è in grado di influenzare, se non in minima parte – precisa Giulianelli – i costi che vanno a far parte di questo piano sono comunicati dal Cosmari, che dopo l’approvazione del proprio bilancio suddivide i costi fra tutti i comuni aderenti, ai quali poi si aggiungono le spese sostenute dal Comune per il servizio rifiuti, che rappresentano solamente il 20% del totale. L’approvazione in consiglio dell’ultimo piano finanziario ha previsto un aumento delle tariffe Tari che oscilla fra l’8 ed il 9,5%, e non del 30 o addirittura 40% come mi è capitato di leggere e la stessa sorte, se guardiamo alle realtà intorno alla nostra, è toccata a tutti i Comuni con aumenti della stessa portata, visto che i costi sono comunicati dal Cosmari e tutti i Comuni della provincia fanno parte del consorzio. Le ragioni di questo aumento sono da ricercare nell’aumento generalizzato di tutti i costi di gestione, dal carburante alle utenze, lo abbiamo vissuto tutti con tutte le spese familiari che hanno avuto un incremento, ma soprattutto nella gestione stessa dello smaltimento dei rifiuti».

Come noto, la questione del sito della discarica pesa eccome sugli aumenti. «Le parti politiche coinvolte non sono ancora riuscite a trovare una soluzione sul territorio della provincia e attualmente la situazione vede l’unica discarica disponibile, quella di Cingoli, praticamente esaurita e i nostri rifiuti che per lo smaltimento vengono portati in provincia di Fermo, di Ancona e di Pesaro – evidenzia l’assessore – se sommiamo all’aumento del costo del carburante anche un aumento della strada da percorrere per smaltire i rifiuti, ecco che capiamo bene che i costi della Tari non solo sono aumentati in questi ultimi anni, ma sono inevitabilmente destinati ad aumentare anche nel prossimo futuro, almeno fino a quando Ata Rifiuti, che ha la responsabilità delle decisioni, non se la assuma e non venga individuato un territorio che accolga la nuova discarica o venga ripensato il modello di gestione dei rifiuti».

Giulianelli smentisce poi categoricamente che ci sia un legame tra gli aumenti e l’installazione dei nuovi cassonetti elettronici. «Capiamo il disappunto dei cittadini che hanno ricevuto i bollettini, ma questi cassonetti sono stati finanziati interamente da un contributo regionale di cui il Comune di Monte San Giusto ha potuto beneficiare, insieme al Comune di Castelraimondo, e quindi sono stati installati a costo zero sia per il Comune che per i cittadini, oltretutto migliorando notevolmente la gestione dei rifiuti che vengono conferiti ed il decoro urbano per tutto il territorio comunale».

«La tariffa puntuale non si vede, gli aumenti della Tari sì: l’amministrazione ha fallito»



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