Infanzia, stop alla riduzione d’orario.
Il Tar accoglie il ricorso del Comune

FIASTRA - Il tribunale ha accolto l’istanza cautelare e ha stabilito la sospensiva del provvedimento, riconoscendo le oggettive difficoltà socioeconomiche dell’area e la necessità di garantire continuità ai servizi scolastici essenziali

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Il sindaco Giancarlo Ricottini

Riduzione dell’orario della scuola dell’infanzia Fratelli Ferri, accolto dal Tar Marche il ricorso del comune di Fiastra contro la decisione dell’Ufficio scolastico regionale. Il provvedimento impugnato dal Comune prevedeva l’apertura della scuola dell’infanzia Fratelli Ferri solo in orario mattutino, comportando significative criticità per le famiglie residenti. «Si tratta di nuclei già fortemente provati dalla condizione post-sismica – spiega il Comune -: Fiastra è infatti un piccolo centro montano, situato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ricompreso nel cosiddetto cratere ristretto del sisma del 2016, ossia nell’area colpita dalle maggiori devastazioni e disagi strutturali».

La sentenza del Tar, che ha accolto l’istanza cautelare e ha stabilito la sospensiva del provvedimento, riconosce le oggettive difficoltà socioeconomiche dell’area e la necessità di garantire continuità ai servizi scolastici essenziali. Nello specifico, i giudici amministrativi, nell’ordinanza del 12 luglio scorso, sottolineano che «è incontestato il carattere montano del Comune di Fiastra e il suo inserimento nel cratere del sisma 2016» e, altresì, che «la riduzione dell’orario dell’unica scuola dell’infanzia, gravemente impattante per la popolazione interessata, non sia sufficientemente giustificata, alla luce dei motivi di ricorso».

La scuola dell’infanzia, in particolare, svolge un ruolo fondamentale nel sostegno educativo e nel presidio territoriale, oltre a rappresentare un supporto imprescindibile per le famiglie, spesso prive di alternative in un contesto logistico ed infrastrutturale ancora fragile. «La scuola dell’infanzia Fratelli Ferri di Fiastra – sottolinea l’assessore alla Scuola, Caterina Belli – è l’unico polo di questo versante montano e accoglie i figli di quelle famiglie che ancora desiderano abitare questi luoghi e che, altrimenti, si vedrebbero costrette a rinunciare del tutto ai servizi scolastici per l’infanzia, vista l’enorme distanza tra questo plesso e quelli più vicini. Giova ricordare che molti alunni della scuola dell’infanzia di Fiastra risiedono a Bolognola, anche a oltre mille metri di altitudine, e per gli stessi alunni gli spostamenti sono difficoltosi e lunghi da affrontare, soprattutto d’inverno. È evidente che, in un’ottica di tutela delle aree interne, la logica dei numeri debba essere subordinata, se non altro, alla logistica».

«Siamo soddisfatti per questa decisione, che tutela i diritti dei bambini e risponde ai bisogni reali delle famiglie di Fiastra – commenta il sindaco, Giancarlo Ricottini -. La decisione del Tar dimostra che i giudici hanno compreso il valore che il tempo pieno rappresenta, non solo in termini educativi, ma anche come strumento di giustizia sociale e di contrasto allo spopolamento delle aree interne». L’amministrazione comunale ribadisce ora il proprio impegno «nella difesa dei servizi fondamentali e continuerà a promuovere ogni azione utile alla valorizzazione e alla resilienza del territorio».



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