Alessandro Marini, direttore dell’Ast Macerata
Cinque medici ospedalieri in uscita e due in entrata: è questo il bilancio dell’ultima serie di determine a firma della dirigenza Ast.
Nel particolare si tratta di tre pediatre e di due ortopedici. Quanto alle pediatre si tratta delle dottoresse Anna Cingolani, Cristina Spagnoli e Maura Mastrocola che erano state assunte dall’Ast maceratese a tempo indeterminato e che lasceranno l’azienda sanitaria nella seconda metà del prossimo settembre. I due ortopedici sono dell’unità operativa dell’ospedale di Civitanova che pure aveva registrato l’uscita di un altro dirigente medico di recente: gli uscenti, con effetto dal 31 agosto prossimo, sono Giuseppe De Trana e Pierfrancesco Luciani. Poi ci sono un paio di interventi a sostegno della precaria situazione in cui versa (oramai da anni) Anatomia patologica: il direttore dell’unità operativa Luca Riccioni ha chiesto all’azienda una gara «finalizzata all’affidamento di prestazioni diagnostiche di cito-istopatologica in considerazione delle motivazioni contingenti e straordinarie che sono venute a crearsi, e che, in sintesi, determinano l’impossibilità da parte del personale in organico di fare fronte alla mole dei casi oggetto di refertazione, in costante aumento». Spesa prevista per un un anno 110mila euro. Sempre per le esigenze di Anatomia patologica è stata firmata una convenzione con l’Ast di Urbino: costo 49mila euro. Poi c’è il fronte delle risorse umane in entrata. In corso una selezione per un dirigente medico di Anatomia patologica (due i partecipanti equamente divisi tra specialisti e specializzandi), c’è la proroga di un contratto per una pediatra e l’assunzione di un’altra pediatra facendo ricorso questa volta alla graduatoria di un precedente concorso.
Infine ci sono altre determine sul fronte legale: l’Ast ha perso un paio di vertenze di lavoro, attivate un paio di anni fa, per il mancato riconoscimento delle ferie con esborsi per circa 24mila euro complessivi (tra importi dovuti, danni al dipendente e onorari legali).
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Purtroppo mancano gli infermieri e la situazione è sempre più instabile, faccia qualcosa il Direttore oltre a prendere ordini.
I dottori e gli infermieri specialmente se sono giovani vanno all’estero sono pagati di più e i carichi di lavoro sono più leggeri scusate se è poco. P.S. piano piano i nodi vengono al pettine e questo in molti settori di questo passo il sistema implodera’ c’è poco da fare.