Concerto nel cimitero e suoni in clausura:
le esperienze uniche del Nuvole Festival

LASSU' - Fino al 10 agosto quattordici appuntamenti per riscoprire la dimensione poetica e incantata della vita nei borghi. Anche osservazione delle stelle, passeggiate a dorso d'asino e appuntamenti sull'innovazione tecnologica al servizio delle persone

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di Marco Ribechi

Osservazione delle stelle nel cielo estivo, passeggiate a dorso d’asino, ascoltare le preghiere delle monache di clausura e persino un concerto all’ombra del muro del cimitero. Per chi sta cercando attività insolite attraversate da un velo di nostalgica poesia il “Nuvole Festival” è il calendario di appuntamenti imperdibili nella splendida cornice del parco dei Sibillini. Fino al 12 agosto ben quattordici appuntamenti diffusi nel territorio dell’Unione Montana (leggi il programma) che mirano a recuperare una dimensione di vita, e soprattutto di pensiero, lenta, armonica, cadenzata, in linea con il trascorrere dell’esistenza tipico dei piccoli borghi di montagna dell’Appennino.

 

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Polci con la madre superiora del Convento di Monte San Martino. Al centro l’opera donata

Per alcuni una riscoperta, per molti, la maggior parte delle persone che vivono in questi tempi frenetici, una totale novità capace di offrire esperienze trasformative che vanno oltre la singola attività. «Il Nuvole Festival – spiega l’ideatore e curatore Sandro Polci – vuole soprattutto cogliere una forma di leggerezza e condivisione che accompagna tutti gli appuntamenti del calendario. Il territorio interno, fatto di silenzi e di una vita ancora dettata dai ritmi dell’uomo, vive in un tempo incantato che però bisogna imparare a riconoscere per comprenderlo e goderne. Le nostre giornate quindi propongono attività che rompono con la normale fruizione degli eventi».

A questo proposito da sottolineare alcuni momenti davvero unici e irripetibili. E’ il caso del concerto all’ombra del muro del cimitero, che si terrà a Colmurano il 29 luglio. «Oggi i cimiteri sono luoghi poco frequentati, dove si va raramente e per dovere – continua Polci – in passato però univano la profonda riflessione spirituale alla tenerezza dei legami spezzati, soprattutto con i nonni. Ogni anno ne organizziamo alcuni e per questa edizione ci sarà poesia e musica grazie all’arpa della concertista Irene Piazzai».

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Neri Marcoré con Sandro Polci e Filippo Davoli

Altro incontro insolito sarà il concerto del 10 agosto con le monache di clausura di Monte San Martino. Qui le donne di fede, che hanno fatto voto di mantenere il distacco fisico dal resto della società, eseguiranno un concerto velato dalle finestre del primo piano del convento unendo la preghiera al suono di strumenti antichi. «I visitatori potranno goderne passeggiando in silenzio nel chiostro – spiega l’organizzatore – ammirandone le icone dorate e attingendo ad una toccante dimensione spirituale indipendentemente dalla loro fede». Alle monache, circa una ventina tra i 30 e gli 80 anni, sarà donata anche un’opera pittorica di un collezionista privato.

Un particolare momento di incontro invece si terrà a Loro Piceno l’8 agosto davanti al forno sociale, con l’usanza spagnola di tomar il fresco, tipica anche dei più piccoli borghi marchigiani. «Si tratta di portarsi la propria sedia e sedersi all’ombra – continua Polci – al riparo dal sole per conversare e stare insieme al motto “Solitudine mai. Chiacchieriamo!”». Per godere della pace della notte e ammirare dall’osservatorio il cielo stellato di San Lorenzo la data da segnare è il 27 luglio con “Lo stupore dell’infinitamente grande” grazie all’Osservatorio astronomico “Crab Nebula” di Villa d’aria (prenotazione obbligatoria).

Infine anche delle tematiche che uniscono modernità e tradizione. Si tratta delle Green Community, ovvero modalità ecosostenibile di di gestione di un territorio, le pratiche di Silver CoHousing che prevedono la condivisione abitativa delle persone in età matura, spesso sole in edifici di campagna molto grandi, e Cloud+Umano ovvero l’intelligenza artificiale applicata ai piccoli comuni per programmarne meglio l’amministrazione e sopperire all’assenza di personale. Nel frattempo il primo appuntamento del festival sì è già tenuto e ha visto la presenza di Filippo Davoli e Neri Marcoré, quest’ultimo insignito del riconoscimento Paesaggi di Pace 2025. «La nostra proposta prevede anche momenti musicali, passeggiate, cammini a dorso d’asino – conclude Polci – sono offerte molto variegate e per questo invitiamo chi fosse interessato a studiare il programma per trovare gli eventi più interessanti per le proprie attitudini. Abbiamo la fortuna di avere il sostegno completo dell’Unione Montana guidata da Giampiero Feliciotti e moltissimi comuni sono interessati dal festival».

Maggiori informazioni nella pagina facebook dell’Unione montana Monti Azzurri.

 

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