Uno dei pozzetti aperti
Cinque uomini tentano un furto di rame in un impianto di fotovoltaico, scatta l’allarme e sul posto piombano due pattuglie della vigilanza privata e i carabinieri: colpo in fumo. È successo ad Appignano. È il secondo tentativo sventato da guardie giurate e carabinieri.
È circa l’1 di questa notte quando scatta l’allarme dell’impianto di fotovoltaico Noci ad Appignano, in contrada Carreggiano. Dalle telecamere di sorveglianza della Axitea vedono 5 persone.
Il gruppo è posizionato sui pozzetti e da quelli intende estrarre i cavi. Prima di farlo hanno rimosso il pesante coperchio di cemento e poi si sono messi a scavare la sabbia che si trova all’interno che copre i preziosi cavi di rame che si trovano più in profondità. In azione questa notte per fare il furto c’era almeno una squadra di malviventi. La centrale chiama una pattuglia dell’Axitea, la più vicina in quel momento, che va subito sul posto. Viene inviata in supporto anche una seconda pattuglia e vengono avvisati i carabinieri. Le guardie giurate si trovano con il proprietario dell’impianto che apre il cancello.
Nel frattempo due pattuglie dei carabinieri giungono sul posto e inizia una lunga ispezione. I ladri capito di essere stati scoperti si allontanano.
Nel corso del controllo vengono trovati i pozzetti aperti, la sabbia scava. Carabinieri e guardie giurate proseguono con l’ispezione per circa un’ora. Dei malviventi non c’è più traccia, ormai il colpo è sfumato.
Un secondo tentativo di furto in un impianto di fotovoltaico nel giro di pochi giorni. L’altro è stato nelle prime ore di lunedì quando a Corridonia è scattato l’allarme e sul posto sono arrivate le pattuglie dell’Axitea e i carabinieri. In quel caso c’è stato anche un inseguimento notturno con i ladri costretti ad abbandonare il furgone e a fuggire a piedi tra i campi. A bordo del mezzo sono stati trovati arnesi da scasso.
(Redazione Cm)
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