Il Joker scherza con la Morte
e vince il primo premio alla Biennale

TOLENTINO - L'opera è stata realizzata dall’iraniano Keyvan Varese. Ieri sera l'apertura della mostra che proseguirà sino al 6 gennaio al Castello della Rancia. Ospite della serata Max Paiella, voce del programma radiofonico “Il Ruggito del coniglio”. Hanno partecipato artisti da 59 nazioni e da tutti in continenti. Il direttore artistico Enrico Maria Davoli: «Come giuria crediamo di aver dato delle indicazioni sufficientemente varie ed eclettiche su quello che si intende oggi per umorismo»

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Inaugurazione della Biennale

di Francesca Marsili

Il castello della Rancia di Tolentino, ieri sera, ha celebrato l’arte raffinata della risata in punta di matita. Svelati i vincitori della 33esima Biennale internazionale dell’Umorismo nell’arte: il primo premio è andato all’iraniano Keyvan Varese con l’opera “Murder and Joker” («Per l’intonazione fresca e spontanea, nel solco della grande tradizione occidentale che identifica nella figura del giullare il rovescio del potere e della sopraffazione»).

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L’opera “Murder and Joker”

Il premio Luigi Mari, dedicato invece al ritratto caricaturale di personaggi illustri ha visto un ex aequo: la spagnola Monica Ruiz per l’opera “Billie Eilish” e al cinese Zhu Shaowei, con una caricatura tridimensionale di “Jorge Luis Borges”.

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Mónica_Ruiz – Billie Eilish

Taglio del nastro anche per la mostra della Biennale, che resterà aperta fino al 6 gennaio, dove al castello della Rancia oltre alle vincitrici saranno esposte una serie di opere selezionate che apriranno una porta sul mondo, per riflettere su come l’umorismo si interpreta nella vari Paesi e contesti sociali.

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Zhu Shaowei – Jorge Luis Borges

Il secondo premio città di Tolentino è andato all’abruzzese Marco D’Agostino con “Il sorriso della banana”, «Per l’abilità di riconvertire un luogo comune della comicità in un personaggio vivo e parlante, intelligentemente autoreferenziale».

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Marco D’Agostino – Il sorriso della banana

Il terzo al turco Oktay Bingol, con l’opera “Burka photo”, «Per la sofisticata e dolente umanità, che nasce dall’accostamento di due dispositivi di segno opposto e complementare: l’uno all’insegna dell’occultamento, l’altro della visione».

Segnalazione per il significativo livello artistico e umoristico anche per l’italiano Werther Germondari con l’opera multimediale “Libertinaggi” e all’ucraino Konstantin Kazanchev con “S.T.” Per il premio “Luigi Mari”, segnalazione per il significativo livello artistico e umoristico per l’opera “Alberto Sordi”, dell’artista italiano Marco Bergami e per “Charles Monroe Schultz” dell’iraniano Jalil Saberi.

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L’opera Alberto Sordi

Ospite della serata, condotta dal giornalista Luca Romagnoli, un grande nome della comicità italiana: Max Paiella, voce del programma radiofonico Rai “Il Ruggito del coniglio”, che prima di aver ricevuto il premio “Accademia dell’umorismo”, ha intrecciato la sua comicità alla musica, all’attualità e alle sue esilaranti imitazioni coinvolgendo il pubblico presente.

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Da sinistra: Luca Romagnoli, Fabio Tiberi e Max Paiella

«Come giuria crediamo che, sia nelle scelte generali che in quelle premianti, di aver dato delle indicazioni sufficientemente varie ed eclettiche su quello che si intende oggi per umorismo» ha sottolineato il direttore artistico della Biennale Enrico Maria Davoli – 460 gli artisti contemporanei che hanno inviatole proprie opere da tutto il mondo, 1.472 il numero complessivo dei lavori inediti prodotti secondo il tema di questa edizione: “La comicità involontaria”. «Il tema è stato centrato – ha proseguito Davoli -, e devo dire in modi che non mi aspettavo». Molte le opere inviate da Paesi in cui fare una caricatura potrebbe mettere a rischio. «Per fare questo gli artisti mettono in atto degli stratagemmi interessanti – ha concluso il direttore artistico – ricreare una situazione magari del vicino oriente ma trasferirla in occidente, questo uno dei metodi con cui gli artisti spesso distraggono gli organi di controllo per lanciare dei messaggi».

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A destra il sindaco Mauro Sclavi

Il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi dal palco ha evidenziato: «Sono orgoglioso del fatto che questo castello ospiti un segno di libertà, arte e cultura».

Emozionanti e significative le parole dell’artista Werther Germondari nel momento del ritiro del premio: «50 anni fa fui portato qui a vedere la Biennale da mio padre perché da bambino facevo le vignette e lui mi voleva stimolare. Ho sempre sperato di tornare e stasera è un sogno che si realizza».

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Una trentina gli autori presenti alla serata. «La grande soddisfazione è aver trovato tanti artisti che sono arrivati qui indipendentemente dal fatto di essere stati premiati, segnalati e esposti – ha commentato l’assessore alla Cultura Fabio Tiberi – questo significa che l’obiettivo che ci siamo posti, lo stesso di Luigi Mari che voleva creare a Tolentino un cenacolo di artisti che si rapportassero con la città e la vivessero, stavolta lo abbiamo raggiunto. La qualità delle opere è straordinariamente alto. In questo momento Tolentino è, a livello internazionale – il luogo in cui si sorride, si riflette e si pensa. Tanti insegnanti questo pomeriggio ci hanno chiesto di visitare la mostra con gli studenti, e per loro stiamo pensando a dei percorsi dedicati».

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Max Paiella

La Biennale con questa edizione torna al Castello della Rancia dopo gli eventi sismici del 2016: «Aggiungiamo bellezza a un luogo meraviglioso – ha evidenziato il vice sindaco Alessia Pupo – . Un’edizione che vuole omaggiare il suo passato e le sue radici e soprattutto con Luigi Mari, un sindaco illuminato che ha creduto fortemente nella cultura come volano per Tolentino. Visitare la mostra è un’occasione straordinaria per riflettere sulla realtà odierna utilizzando l’umorismo e capire come nel mondo si leggono i temi di attualità».

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Mauro Sclavi e il vincitore del secondo premio città di Tolentino Marco d’Agostino

A realizzare la consueta e originale immagine che contraddistingue ogni edizione  stavolta è stato Andrea Gualandri, già vincitore e direttore artistico della Biennale: un personaggio ispirato all’arte ellenica rifacendosi al discobolo di Nerone con un atleta immortalato un attimo prima del lancio del disco ma trasfigurato con molta ironia in un personaggio del Subbuteo che rinvia una palla.

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Fabio Tiberi e Max Paiella

Due le esposizioni collaterali oltre alla principale. Una dedicata alle opere “storiche” di celebri artisti intitolata “Miumor Best. Una selezione dal Museo dell’Umorismo nell’Arte” allestita nelle sale dello storico maniero che si trasforma in capitale dell’umorismo mondiale. L’altra da non perdere, in centro città, a Palazzo Sangallo, dal titolo  “50 anni di Premio Mari. Caricature 1975 – 2025” che invece presenta le caricature vincitrici del Premio Mari.

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Konstantin Kazanchev

Queste le nazioni (59 che coprono tutti in continenti) e il numero di artisti partecipanti per ogni stato: Algeria 1; Angola 1; Arabia Saudita 1; Argentina 4; Armenia 1; Australia 1; Austria 11; Bangladesh 3; Belgio 16; Bielorussia 1; Brasile 2; Bulgaria 1; Canada 1; Cile 1; Cina 24; Colombia 4; Croazia 3; Cuba 3; Cypro 1; Ecuador 1; Egitto 3; Estonia 2; Francia 5; Germania 5; Giordania 1; Gran Bretagna 3; Grecia 3; India 10; Indonesia 9; Iran 51; Irlanda 2; Israele 4; Italia 140; Macedonia 1; Malesia 1; Marocco 2, Messico 3; Nicaragua 1; Norvegia 1, Olanda 1, Perù 6; Polonia 6; Portogallo 5, Repubblica Ceca 4, Romania 18; Russia 11; Serbia 16; Siria 1, Slovacchia 3; Slovenia 2; Spagna 18; Stati Uniti 4; Svezia 1; Svizzera 2; Turchia 19; Ucraina 10; Ungheria 2; Uruguai 2; Uzbekistan 1.

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Luca Romagnoli e Andrea Gualandri

La Biennale rimarrà aperta fino al 6 gennaio. Orari apertura al pubblico: Castello della Rancia: maggio/settembre, lunedì chiuso; dal martedì alla domenica dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 19. ottobre/aprile, lunedì chiuso; martedì e mercoledì dalle 14.30 alle 17 e dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 17. Miumor – Museo internazionale dell’Umorismo nell’Arte: maggio/settembre, lunedì chiuso; martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 19, venerdì, sabato e domenica dalle 10,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 19. Ottobre/aprile, lunedì chiuso; martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18 e venerdì, sabato e domenica dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 18.

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La vincitrice del premio Luigi Mari Monica Ruiz e Enrico Maria Davoli

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