Il forum della montagna
di Monia Orazi
Il turismo di montagna come motore di sviluppo per le aree interne in fase di ricostruzione. È questa la visione emersa nel pomeriggio di ieri dal IV Forum della Montagna, che si è svolto a Capannaccio nei giardini di Castelsantangelo.
Il commissario straordinario per la ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, ha delineato una strategia complessiva per l’Appennino centrale: «L’Appennino centrale, a nove anni dal sisma del 2016, è un vero e proprio laboratorio di innovazione territoriale». Castelli ha sottolineato come il piano nazionale complementare sisma sia una ricostruzione basata su «coesione sociale, sostenibilità e attrattività economica», con particolare attenzione alla «filiera del legno, le comunità energetiche rinnovabili, la rigenerazione urbana e il sostegno al terzo settore e al turismo».
Una delle proposte più concrete è arrivata dal sindaco di Castelsantangelo, Alfredo Riccioni, che ha lanciato un appello diretto alle istituzioni presenti: «creare per i comuni veramente distrutti dal sisma, secondo un mio calcolo sono dodici, e non raggiungiamo i 25mila abitanti, una zona franca che duri 10 anni».
Il primo cittadino ha evidenziato le criticità attuali dell’incentivazione fiscale: «Quest’anno hanno prorogato la zona franca a metà giugno fino a dicembre, prorogata anche ai comuni che il terremoto l’hanno visto in televisione». Riccioni ha inoltre sottolineato come attualmente si stia vivendo di «turismo mordi e fuggi perché non c’è il posto per dormire e la ricostruzione ci deve portare anche a creare posti per dormire».
Da sinistra: Guido Castelli, Alfredo Riccioni, Francesco Acquaroli
Il sindaco ha anche illustrato i progetti di sviluppo turistico in corso: «Abbiamo fatto un progetto sui percorsi insieme ad altri comuni, con Montefortino che è capofila, poi da poco Camerino con le vie dei Varano, e lì siamo 10-12 comuni che stanno andando avanti. Siamo impegnati in un progetto che coinvolge anche Bolognola e Sarnano per lo sviluppo di itinerari turistici integrati».
Castelli ha delineato la visione di un turismo rinnovato: «Puntiamo ad un turismo capace di attrarre visitatori tutto l’anno, valorizzando cammini, borghi, natura, cultura e produzioni locali. Un turismo lento e fatto di esperienze, connesso alle comunità in cui è inserito, che genera economia diffusa e qualità della vita». Il commissario ha evidenziato come i primi risultati siano già tangibili: «I primi risultati, ce lo conferma il Cresme, sono crescita di posti di lavoro, Pil e fiducia». Il sindaco ha sottolineato l’importanza della collaborazione con il Parco nazionale dei monti Sibillini: «I nostri paesi ormai bisogna puntare sul Parco, non combattere il parco ma conviverci e collaborare perché è importante».
Al convegno hanno partecipato il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il presidente dell’assemblea legislativa delle Marche Dino Latini, il presidente dell’unione montana marca di Camerino Alessandro Gentilucci, il sindaco di Norcia Giuliano Boccanera, il presidente del parco nazionale dei monti Sibillini Andrea Spaterna, l’arcivescovo di Camerino-San Severino e vescovo di Fabriano-Matelica Francesco Massara, il consigliere regionale Romano Carancini.
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