La mareggiata a Scossicci
«Scossicci è sotto assedio ma nessuno se ne accorge». A lanciare l’allarme dopo l’ennesima mareggiata che ha eroso il litorale più fragile della costa portorecanatese, in attesa degli interventi di messa in sicurezza con le scogliere, sono i rappresentanti del comitato Viva Scossicci.
«Mentre il litorale nord viene eroso dal mare e le attività balneari lottano per sopravvivere – scrivono -, a Porto Recanati la politica discute animatamente di alberi potati male, di escrementi di animali e di fantasiosi e fantomatici progetti come il biciplan. È uno spettacolo desolante, fatto di distrazione e irresponsabilità».
Allora puntano l’attenzione sulla recente mareggiata ha colpito duramente Scossicci, mettendo in difficoltà operatori e turisti. «Eppure – la critica -, da parte delle istituzioni e della politica, il silenzio è totale. Nessuna dichiarazione, nessun intervento. Il sindaco Andrea Michelini aveva ritenuto la situazione talmente poco importante da impiegare sei mesi prima di ricevere il nostro comitato. E quando finalmente ci ha incontrati? Nessun impegno concreto, nessuna indicazione chiara. L’opposizione non ci sembra essere da meno: invece di avanzare proposte serie, si limita a fare il controcanto della maggioranza con toni di scherno più adatti a uno spettacolo di cabaret che a un confronto politico. Intanto Scossicci affonda. Letteralmente».
I danni
Il comitato non risparmia nessuno, quindi: «Un comportamento che dimostra quanto poca consapevolezza ci sia verso le sorti di Scossicci che da decenni contribuisce alla tenuta economica e turistica di tutta Porto Recanati. Siamo convinti che troppi a Porto Recanati si siano abituati ad avere entrate facili dal turismo, basti pensare all’Imu sulle seconde case che molti di noi pagano da oltre 50 anni, senza rendersi conto che, se dovessimo decidere di andarcene da qui, magari affittando le case a chi porta la residenza o svendendole, le conseguenze per l’intero Comune sarebbero molto serie. Altro che alberi potati male: il vero rischio è il declino strutturale di una comunità che vive proprio grazie al contributo di chi, da decenni, frequenta e sostiene Scossicci senza venir considerato, anzi a volte trattato come un “rompiscatole”. In questo contesto, appare ancora più amaro leggere sulla stampa che la Regione Marche ha aggiunto fondi straordinari per altri tratti di costa. Un’iniziativa sicuramente lodevole, ma che rende ancora più evidente l’assenza nei confronti di Porto Recanati».
Il comitato chiede così a «cittadini e istituzioni, di aprire finalmente gli occhi: Scossicci è una risorsa fondamentale, non una periferia sacrificabile. Anche se qualcuno continua a usare il passato – e le accuse di speculazione edilizia, come comodo pretesto per l’inazione, la realtà di oggi è ben diversa: Scossicci è parte integrante del tessuto urbano ed economico della città. Va tutelata, valorizzata e rispettata. Ignorarla significa commettere un errore politico e amministrativo gravissimo, che rischia di tradursi in un danno concreto per l’intera comunità di Porto Recanati. Chi governa si assuma le proprie responsabilità. E chi aspira a governare, dimostri finalmente concretezza, serietà e visione».
Le scogliere bisogna fare!!!!
Andrea Mazzoni il Mose come a Venezia
Scossicci è in abbandono.
50 anni di inutili chiacchiere politiche.
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bhe c’è da dire che tutta questa vicenda è di un mistero tale… però ad onor del vero alla fine anche le ” cerque” un responsabile l’hanno trovato…
è una vita che dovrebbero fare le scogliere, invece fanno gli scoglioni!!!!!
Sono più di 30 anni che vengo al mare a Scossicci e che regolarmente verso al comune tra IMU e Tari circa 1.000 € l’anno senza ricevere alcun servizio da detto ente, che in questi ultimi 30 anni non ha investito quasi nulla su questo tratto della sua litoranea che gli garantisce le principali entrate dirette. Il nostro patrimonio si sta svilendo di anno in anno e diverrà ormai inevitabile svenderlo al miglior offerente. Ma il danno sarà anche per quegli intelligentoni degli amministratori comunali che perderanno le ingenti risorse che il quartiere assicura alle casse comunali. Ma si può essere più miopi e idioti?
Ma la costa in parola non è di competenza della Regione Marche?