«Superstrada, cantieri micidiali per il turismo.
Il Governo spinga Anas ad accelerare»

VIABILITA' - Mentre il resto della politica tace sulla questione, Alessandro Gentilucci, presidente dell'Unione montana Marca di Camerino, auspica interventi da Roma per risolvere il nodo dei cantieri perenni che strozzano la Civitanova-Foligno: «Rischiamo di vanificare tutto l'impegno di anni per rivitalizzare l'entroterra»

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Uno dei tanti restringimenti lungo la superstrada

Meglio tardi che mai. L’estate ha portato con sé gli ormai cronici problemi sulla superstrada Civitanova-Foligno, ma gli amministratori locali del Maceratese sembrano non curarsene troppo. Nessuna segnalazione, nessun appello, figuriamoci una vera e propria levata di scudi. Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina e presidente dell’Unione montana Marca di Camerino, prova almeno a colmare questo gap appellandosi direttamente al Governo.

«Le continue interruzioni per lavori di manutenzione che, quando procedono, procedono a rilento e creano enormi disagi alla viabilità, con costanti rallentamenti e situazioni di pericolo, sono un micidiale deterrente per il turismo, ma anche un serio problema per le maestranze che devono raggiungere i cantieri della ricostruzione – sottolinea Gentilucci le aree interne della provincia di Macerata sembrano tornate indietro di qualche decina d’anni, quando ancora si percorreva la vecchia strada per Colfiorito. Ma se allora tutto ciò poteva avere una spiegazione e giustificare i lunghi tempi di percorrenza, oggi che tante gallerie attraversano le nostre montagne e la superstrada dovrebbe garantire un flusso veloce e in sicurezza del traffico, ci troviamo punto a capo: il mare e la costa adriatica appaiono ancora lontani.

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Alessandro Gentilucci

La chiusura della superstrada in direzione monti all’altezza di Tolentino si protrae ormai da tempo, così come le tante interruzioni lungo il tragitto. Comprendiamo l’esigenza fondamentale di manutenere le strade, ma tale necessità, oltre che essere una priorità per l’Anas che dovrebbe, pertanto, motivare a una rapida conclusione degli interventi programmati, dovrebbe altresì contemperare le esigenze di un territorio che sta, con fatica, cercando di rialzare la testa dopo l’esperienza del sisma facendo del turismo una delle sue carte vincenti. Ma il turismo, così come la ricostruzione, deve andare di pari passo con una viabilità celere, sicura, semplificata. Esattamente il contrario di ciò che accade da tanto, troppo tempo, con cantieri costantemente aperti che rallentano e rendono complicato percorrere la superstrada, soprattutto nel periodo estivo quando aumenta il flusso di traffico vacanziero».

In chiusura, l’accorata chiamata al Governo. «Mi appello al Governo centrale perché solleciti l’Anas ad accelerare la chiusura dei lavori in modo da consentire il ripristino di condizioni ottimali di percorribilità. Altrimenti tutto l’impegno che abbiamo messo in campo in questi anni per cercare di rivitalizzare le aree interne rischierà di essere vanificato».

Proprio nel restringimento che si incontra a Tolentino vicino al castello della Rancia, lo scorso 30 giugno ha perso la vita il 62enne Leonardo Cardarellari, di Assisi, durante un giro in moto.

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