La maggioranza ritrova i numeri
Approvato il bilancio consuntivo
Rinviato il punto su Rampa Zara

MACERATA - C’era grande attesa anche per rivedere la maggioranza Parcaroli compatta sul parcheggio di Rampa Zara ma il punto è stato rinviato su richiesta del leghista Aldo Alessandrini che ha dichiarato uno stato febbrile

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Il Consiglio di oggi

di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)

Il numero legale c’è, passa il bilancio consuntivo del 2024 mentre viene rinviato al prossimo Consiglio comunale il punto legato all’ordine del giorno sul parcheggio di Rampa Zara per via di uno stato febbrile dichiarato dal capogruppo della Lega Aldo Alessandrini e concesso con il beneficio del dubbio dal capogruppo dem Narciso Ricotta. La maggioranza insomma salta l’ostacolo dell’approvazione del bilancio consuntivo 2024 evitando, nel caso negativo, il commissariamento e le elezioni anticipate. All’appello fatto dal segretario Francesco Massi sono risultati presenti 17 consiglieri, il numero minimo previsto. Mancavano Fabiani (Lega) e Bini (Civici) per la maggioranza, tutti i consiglieri di opposizione, compresi due dei tre consiglieri del Gruppo misto (unico presente Claudio Carbonari).

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L’intervento di Aldo Alessandrini

Soddisfatto il sindaco Sandro Parcaroli: «Un passo avanti nel segno dello sviluppo della città. L’approvazione dei bilancio è un momento importante della vita amministrativa, la maggioranza si è dimostrata coesa e andiamo avanti come facciamo da quando siamo al governo, dal 2020: pensiamo al bene di tutta la città». La seduta si era aperta con una interrogazione del consigliere comunale pentastellato Roberto Spedaletti che chiede quale fosse stata prima del sisma e quale sia ora la situazione dell’immobile ex Mestica di via dei Sibillini.

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I banchi della maggioranza

L’assessore Paolo Renna riferisce: «l’immobile ha avuto una dichiarazione di inagibilità di tipo E dopo il sisma del 2016. Il restauro non è stato finanziato con i fondi della ricostruzione postsisma e non è più di proprietà del Comune dal 2017: la nuova proprietà ha presentato una pratica edilizia ordinaria nel 2024. In quanto alla vulnerabilità sismica l’immobile è stato preso in affitto dalla Provincia, i dirigenti avranno fatto la loro valutazioni». Spedaletti replica: «la norma stabilisce che l’autorità preposta alla sicurezza è il sindaco, deve verificare la certificazione delle scuole», l’assessore Renna ribadisce come il controllo sia in capo ai dirigenti della Provincia.

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L’intervento dell’assessora Oriana Piccioni

Si parte con l’approvazione del rendiconto 2024 che si chiude con un avanzo libero di amministrazione che ammonta a 267mila euro. «Un risultato minore rispetto allo scorso anno dovuto al fatto che nel Rendiconto 2024 viene valorizzato il fondo rischi passività potenziali per circa tre milioni di euro; si ricorda che l’Ente ha ricevuto una sentenza relativa al contenzioso Nuova Via Trento» ha commentato l’assessore al Bilancio Oriana Piccioni. Per quanto riguarda il riaccertamento dei residui attivi e passivi che concorrono alla formazione del fondo crediti di dubbia esigibilità, anche quest’anno si è continuata un‘opera di eliminazione dei residui attivi per 2.6 milioni e di residui passivi per 1.5 milioni ottenendo una riduzione del Fondo Accantonamento di circa un milione rispetto all’anno precedente.

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Alberto Cicarè, consigliere di Strada Comune – Potere al Popolo

Apre il dibattito il consigliere Alberto Cicarè, Strada Comune: «Mi ha colpito la differenza tra le previsioni di spesa e gli impegni poi assunti, in particolare il Pnrr. Si prevede di incassare molto, si spende molto ma si accerta poco».

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Narciso Ricotta, capogruppo del Pd

Narciso Ricotta, capogruppo Pd: «I revisori dicono che il Cosmari ci chiede 2.1 milioni di euro per attività extra, forse i rifiuti sparsi per la città, e ci chiedono di verificare i documenti. I revisori invitano ad accantonare l’avanzo per il pagamento delle rate posticipate dei mutui». Andrea Perticarari, Pd: «Il dato preoccupante è il fondo cassa che passa da nove milioni a uno che va letto insieme al mancato reintegro della cassa vincolata per 2. 8 milioni. L’assessore parla dei bilanci delle partecipate ma i dati non ci sono».

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Roberto Spedaletti e Roberto Cherubini del M5S

Roberto Cherubini, M5S: «In un solo anno la disponibilità di liquidità si è ridotta di oltre sette milioni, è un campanello di allarme. Anche l’avanzo di amministrazione merita un’analisi profonda, salvadanaio pieno ma non usabile».

Aldo Alessandrini, Lega: «I revisori chiedono informazioni legittime, nulla di che: io chiederei all’opposizione di evitare questo terrorismo sui conti del Comune». Stefania Monteverde, Macerata bene Comune: «Il rendiconto non è un atto meramente tecnico, è un bilancio politico che dice alla cittadinanza quanto fatto». Sabrina De Padova, Gruppo misto: «Siamo partiti da un bilancio copiato dal Lazio fino a un bilancio con dati non attendibili. Persino le opere pubbliche erano state sovrastimate per 70 milioni».

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Aldo Alessandrini, capogruppo della Lega

Romina Leombruni, Fdi: « Sono aumentati i costi fissi ma abbiano comunque proseguito con i lavori pubblici dopo un immobilismo trentennale. Quando siamo entrati come amministrazione ci siamo trovati con mutui per 48 milioni, anche quelli hanno ipotecato il futuro, i circa 3 milioni del lodo via Trento li abbiamo ereditati dal centrosinistra».

Si arriva al voto, nel frattempo i numeri dei consiglieri presenti sono cresciuti: 18 favorevoli, due astenuti e 11 contrari. Poi la mozione dei consiglieri pentastellati Roberto Cherubini e Roberto Spedaletti sul No rearm” contro “la militarizzazione dell’Europa”.

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L’intervento del sindaco Sandro Parcaroli: «Condivido le parole del Papa: quando si parla di pace, si deve parlare di pace vera. La premier Meloni non parla di riarmo, parla di potenziamento della sicurezza ed anche il ministro Salvini parla di sicurezza». Mozione respinta con 16 voti contrari, uno favorevole e 9 a favore. Infine c’era grande attesa per rivedere la maggioranza compatta sul parcheggio di Rampa Zara ma il punto è stato rinviato su richiesta del leghista Aldo Alessandrini che ha dichiarato uno stato febbrile. Il dem Ricotta pensa che il rinvio sia piuttosto dettato dalle solite divisioni interne al centrodestra.

 

 



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