Giorgio Bonsanti
A lui si deve l’introduzione dei corsi di restauro quinquennali all’interno delle Accademie di belle arti, ha “ritoccato” capolavori come il Tondo Doni di Michelangelo e gli affreschi del Beato Angelico nel convento di San Marco, ma anche opere pittoriche di Caravaggio e Botticelli.
E’ Giorgio Bonsanti, storico dell’arte, esperto di restauro, curatore di mostre, studioso. A lui il prossimo 6 maggio alle 10,30 l’Accademia di belle arti di Macerata conferirà il diploma accademico ad honorem.
In un paese dallo straordinario patrimonio storico artistico i temi della tutela e salvaguardia dell’esistente che ci è stato tramandato da secoli assumono un ruolo rilevante per chi si occupa di arte.
Bonsanti è una figura di spicco dal curriculum ricchissimo che racconta un impegno costante nella conservazione e nella valorizzazione dei beni culturali. Direttore della galleria Estense di Modena e a Firenze delle Cappelle Medicee, del museo di San Marco, della galleria dell’Accademia, dell’Ufficio Restauri. Ha diretto il restauro, fra gli altri, del Tondo Doni di Michelangelo agli Uffizi e degli affreschi del Beato Angelico nel Convento di San Marco, degli affreschi di Piero della Francesca ad Arezzo, di quelli della Cupola del Duomo di Firenze di Vasari e Zuccari, del Parmigianino a Fontanellato, di Pietro da Cortona a Palazzo Pitti e molti altri tra cui Caravaggio, Rubens e Botticelli. Il conferimento del diploma Accademico ad honorem a Giorgio Bonsanti è in programma alle 10,30 nell’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti.
Il programma prevede il saluto di Gianni Dessì Presidente Abamc e l’intervento inaugurale di Piergiorgio Capparucci direttore dell’accademia di Belle Arti. La laudatio è affidata a Francesca Aloisio. Giorgio Bonsanti chiuderà la cerimonia con la sua lectio magistralis dal titolo “La professione di restauratore dal passato al futuro”.
Credo più che meritato
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