
L’area dove sorgerà il nuovo ponte
di Mauro Giustozzi
Ponte tra Macerata e Corridonia. Cantiere di quello nuovo che avanza con le opere di preparazione alla posa del viadotto sul fiume, ma anche struttura esistente che ha necessità di un profondo restyling, che sarà messo in campo dalla Provincia non appena il nuovo viadotto entrerà in funzione. La data indicata di fine lavori nel cartello dell’area cantiere è il gennaio 2026 ma i tempi potrebbero anche essere anticipati all’autunno inoltrato se le lavorazioni avanzeranno senza trovare intoppi.

L’intervento vale oltre 9,7 milioni di euro per una nuova infrastruttura in acciaio e calcestruzzo, lunga 180 metri, con pista ciclopedonale e quattro corsie che dovrebbero finalmente dare respiro al traffico sulla Sp34. Alla fine dei lavori, considerano anche il ponte attuale, ci saranno quattro corsie (due per ogni senso di marcia), risolvendo così il problema delle continue code e fila di auto che si formano in particolare quando accade un incidente su una delle due carreggiate. La nuova infrastruttura sarà realizzata in acciaio e calcestruzzo, le fondazioni sono su plinti in cemento armato: è prevista inoltre una pista ciclopedonale sul lato destro, in direzione Corridonia-Macerata, a due corsie e larga 2,50 metri, per favorire il raggiungimento delle sponde del fiume Chienti. I lavori sono iniziati il 29 gennaio ed al momento hanno visto completare la paratia lato Macerata nei primi giorni di marzo, mentre il 21 marzo sono terminate le attività di realizzazione dei micropali di fondazione. Lo scorso 10 aprile è stata eseguita con esito positivo la prova di carico sugli stessi micropali. Attualmente sono in corso le attività per la paratia della spalla lato Corridonia. L’intervento, effettuato grazie ai fondi erogati dal Ministero delle Infrastrutture, è affidato al raggruppamento temporaneo imprese Cagnini Costruzioni ed Europrogress Group, con un tempo di realizzazione previsto di 350 giorni, a cui si aggiungono altri 85 giorni per i sottoservizi. Il progetto non si limita alla costruzione del nuovo ponte, ma include anche l’allargamento della strada esistente sia verso nord che verso sud fino alle rispettive rotatorie, interessando un tratto di circa 500 metri, con la realizzazione dell’illuminazione pubblica dal lato Macerata al lato Corridonia.

Il nuovo ponte sarà posizionato a fianco di quello esistente sulla Sp 34 Corridoniana e rappresenta un intervento cruciale per decongestionare un’arteria che attualmente vede transitare circa 30mila veicoli al giorno. Ed una volta che sarà aperta questa moderna struttura la Provincia ha previsto un immediato intervento sul vecchio viadotto in muratura, costruito nei primi anni Sessanta e che mostra tutti gli anni che ha sul groppone. L’amministrazione provinciale ha già programmato la sistemazione del ponte esistente, con interventi che dovrebbero iniziare nella primavera del 2026, per un investimento complessivo di 3 milioni di euro.

Va ricordato che il vecchio ponte è stato già oggetto di un intervento urgente fatto dalla Provincia nel 2017, quando sono stati rimossi i vecchi giunti di collegamento sulle due corsie e sostituiti con quelli nuovi, è stata effettuata la fresatura dell’asfalto, rifatto il manto stradale. Poi nel 2022 è arrivato lo stop ai mezzi pesanti sul ponte di Piediripa. Dopo alcune verifiche statiche, la Provincia ha infatti vietato il passaggio ai cosiddetti trasporti eccezionali, cioè ai veicoli di peso superiore alle 44 tonnellate.
Il resto del traffico non viene toccato da questo provvedimento adottato: le verifiche si resero necessarie nell’ambito di un progetto di adeguamento sismico della struttura, finanziato dal Viminale, e da queste è emerso che il ponte è transitabile ai soli carichi pesanti previsti dal codice della strada, con massa fino a 44 tonnellate. Se tutto procederà secondo i piani, entro la fine del 2026 saranno transitabili tutte e quattro le corsie dei due ponti, con un impatto importante sullo snellimento della viabilità che interessa uno degli snodi principali e più trafficati della intera provincia.

Ruspe già al lavoro per il nuovo ponte di Piediripa «Svolta per la viabilità della zona» (Foto)
Ponte sul Chienti a Piediripa, pubblicato il bando per i lavori
Nuovo ponte di Piediripa, arriva l’ok di Macerata e Corridonia: firmato l’accordo di programma
Andrei piano con le date .....me poi non capisco cosa risolve.....se il traffico si congestiona sulle rotonde
Se la prendono comoda........
Viadotto Aglio, leggermente più grande, quasi 100 metri di altezza, consegnato in poco più di 2 anni, nonostante le tecnologie del 1950. Un salto piccolo come piediripa deve essere pronto per questa estate.
Vorrei ancora capire a cosa serve la seconda corsia della rotonda del Corridomnia! Costata quanto?
Utilissimo considerando la strozzatura delle due rotonde. Altri soldi buttati
La Provincia che fa concorrenza al comune in materia di opere inutili e la Pieve/Mattei rimane un sogno
Qualcuno ne capisce l'utilità?
Non bisogna spendere in infrastrutture stradali ma in attività produttve che producono ricchezza Altrimenti diverremo terra di abbandono e desolazione
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
A pensare male si fa peccato, ma a volte ci si prende, diceva il saggio Andreotti.
Ancora non ho capito a cosa serve snellire il traffico se poi si va a “infrociare” alla rotatoria di Piediripa, come avviene oggi.
Penso invece – male – che la necessità del nuovo ponte si rende necessaria, poichè il vecchio ponte dove oggi passiamo rischia di crollare… Quindi tutto il traffico, come è già avvenuto, dovrebbe essere dirottato sul ponte di Sforzacosta, o di Trodica.
MI E’ STATO CHIESTO DA UN CONCITTADINI DI CHIEDERE ALL’AMMINISTRAZIONE GIAMPAOLI DI CORRIDONIA se il nuovo ponte non diventi l’occasione di COLLEGARE l’ACQUEDOTTO DI CORRIDONIA, con l’acqua che fa schifo, con l’ACQUEDOTTO DI MACERATA, che porta l’acqua della montagna, e che mai fu allacciato in passato a Sforzacosta, se ricordo bene. Magari una risposta a questa mia nota non dispiacerebbe ai cittadini di Corridonia, da parte dell’Amministrazione Giampaoli e dalla Provincia.
Sembra di stare a parlare di un’opera faraonica..mah
Mino Scuppa. Finalmente qualcuno che riesce a guardare oltre.
Vorrei chiedere sommessamente se in sede di progettazione qualcuno si è posto il problema che lo “strozzamento” della rotatoria di Piediripa vanifica qualsiasi snellimento del traffico.
Chi vorrebbe che il ponte sia l’occasione per avere l’acqua di montagna sarà sicuramente deluso e Corridonia avrà, chissà per quanto tempo ancora, l’acqua che fa schifo; per avere l’acqua di montagna sarà necessario andare in montagna!
In definitiva, i nostri soldi buttati senza alcun beneficio pratico.
Giorgio Rapanelli si chiede quello che ci chiediamo in tanti: a che cosa serve snellire il traffico se poi l’intasamento di auto si ripropone alla rotatoria di Piediripa?
La domanda esigerebbe una risposta.
Per quanto riguarda la possibilità di collegarsi con l’acquedotto di Macerata per evitare l’acqua che fa schifo, io sono convinto che tale soluzione non ci sarà mai. A Corridonia continueremo ad avere acqua che fa schifo e per avere acqua di montagna sarà necessario andare in montagna.
O sbaglio?
Altra domanda che esigerebbe una risposta.