Anna Donati con Stefano Maggini di Famiglia nuova alla consegna della targa con Agnese Biritognolo dei TdC e lo storico dell’arte Stefano Papetti
L’undicesima edizione del premio “Città cultura solidarietà” è stata assegnata all’associazione di volontariato Famiglia Nuova. Il riconoscimento è pensato dall’associazione culturale Arte e rivolto a chi si è distinto per il suo impegno in società.
Durante la cerimonia, la presidente dell’associazione Arte, Anna Donati, ha presentato Famiglia Nuova, con lo storico dell’arte Stefano Papetti che ha consegnato ai volontari la targa premio. A portare i saluti per l’azienda dei Teatri di Civitanova, la vicepresidente Agnese Biritognolo: «in un’epoca così precaria – ha detto – fino a quando ci saranno occasioni di cultura, di riflessione e di crescita come questa e associazioni che si impegnano donando tanto alla propria comunità possiamo ancora sperare».
Nel passato il riconoscimento è andato a personalità civitanovesi come Massimo Rogante, Vittorio De Seriis, Jole Morresi, Enzo Ranieri, Giorgia Belforte. Famiglia nuova è un consultorio privato di ispirazione cristiana nato nel 1976 con sedi a Fermo, Civitanova e Amandola-Servigliano e opera su tutto il territorio della diocesi di Fermo. Ne fanno parte assistenti sociali, consulenti familiari, counselor, mediatori familiari, psicologi, psichiatri pedagogisti, avvocati e alcune coppie di sposi. Si occupa di preparazione alla vita, alle coppie e alle famiglie verso il matrimonio e svolge corsi di formazione ed incontri per giovani, fidanzati, sposi, genitori, insegnanti ed educatori. Il responsabile della sede di Civitanova è l’avvocato Stefano Maggini, mediatore familiare, consulente di diritto matrimoniale e della famiglia. Dal 2008, inoltre, Famiglia nuova, attraverso il centro di solidarietà alla vita, nella sede di Civitanova, collabora con il consultorio pubblico dell’Ast, svolgendo il servizio pro vita svolgendo colloqui con le donne che fanno richiesta di interruzione di gravidanza.
Mentre il consultorio pubblico viene spogliato, riempito di obiettori si riconosce il privato. Il concetto che chi viene eletto è per tutti non appartiene alle dx purtroppo. Il risultato sarà una cultura spezzata, parziale e divisiva. Come se tutti gli altri siano pro morte. Assurdo.
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…chissà se nell’Assurdometro’ della cultura, chi si riconosce a manca è tra le primissime posizioni!!? E a manca, manco a dirlo e consultando un po’ più attentamente, pare proprio (pare, eh…) che sia così e pare proprio siano tutti tra le prime dieci posizioni!!! gv