«Chiudere la stazione dei carabinieri
va contro ogni logica di sicurezza»

USSITA - Appello della segretaria di Federcontribuenti, Maria Teresa Nori, al commissario Guido Castelli e al comando provinciale dell'Arma: «Un presidio fondamentale»

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Maria Teresa Nori

«Non alla chiusura della stazione carabinieri di Ussita, va contro ogni logica di sicurezza e controllo del territorio». Così la segretaria di Federcontribuenti Marche Maria Teresa Nori sulla ventilata ipotesi della chiusura del presidio di Ussita, che fa un appello al commissario alla ricostruzione Guido Castelli e al comando provinciale dell’Arma di Macerata.

Nori sottolinea: «Il progetto di togliere questo presidio ad Ussita va contro ogni logica di sicurezza e controllo di tutto il perimetro comunale che conta ben 17 frazioni a fronte delle 11 frazioni del vicino comune di Visso dove la locale Stazione dei carabinieri andrebbe a coprire il controllo anche di Ussita. Un presidio di legalità che è fondamentale – continua Nori – perché copre un territorio molto vasto, che comprende tutta la parte montuosa e le frazioni ed è l’unico punto di riferimento per le problematiche legate alla sicurezza e al monitoraggio del territorio, in considerazione anche della ricostruzione in atto». La stazione dei carabinieri di Ussita si trova in un punto strategico del territorio comunale, nelle immediate vicinanze del municipio e del centro abitato con vari insediamenti dei cantieri per la ricostruzione. Inoltre si trova nell’adiacenza della strada che conduce a Frontignano e alle piste da sci. «Facciamo appello alle istituzioni, in primis al commissario Castelli e al comando provinciale dell’Arma per far sì che Ussita non perda questo fondamentale presidio di sicurezza» conclude la segretaria di Federcontribuenti. 



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