Sono Giuseppe Antonio Manni del liceo “Leonardo da Vinci” di Civitanova e la 5^A del liceo classico “Leopardi” di Macerata i vincitori delle due sezioni della nona edizione del Certamen latinum che si è svolto a Macerata nella sala Cesanelli dell’Arena Sferisterio. L’evento, in memoria dell’illustre studioso e docente universitario Febo Allevi, è stato promosso dal liceo “Leopardi” e ha visto la partecipazione per la lectio inaugurale dell’ex studentessa, filosofa e docente Lucrezia Ercoli.
Tra i presenti la dirigente scolastica Angela Fiorillo che ha sottolineato il valore e il pregio dell’iniziativa e ringraziato, nella persona di Antonio Morelli, esecutore testamentario, la compianta docente Sara Ciccarelli, grazie al cui lascito il liceo dispone dei fondi per sostenere e incentivare il merito degli studenti. A portare il saluto del rettore dell’università di Macerata Maria Grazia Moroni, docente di Letteratura cristiana antica e di Filologia classica che, in qualità di presidentessa della giuria del Certamen, ha voluto sottolineare in valore culturale e pedagogico di una gara che non è contro gli altri, ma con sé stessi.
La parola è quindi passata a Lucrezia Ercoli, docente di Storia dello spettacolo all’accademia di Belle Arti di Bologna, dal 2011 direttrice artistica di Popsophia, “Marchigiana dell’anno” nel 2014, scrittrice ed ex alunna del liceo, che, ribadendo la forte presenza degli studi classici nella sua vita, dopo un ricordo del nonno Ercole Ercoli, finalista al Certamen di Amsterdam, ha tenuto una lectio magistralis sulla metafora del naufrago. «Il “naufragio con spettatore” che apre il secondo libro del De rerum natura di Lucrezio – ha detto la Ercoli nel suo intervento – È “suave”, perché è dolce e piacevole, scrive il poeta latino, stare a guardare dalla terraferma le tribolazioni di chi rischia la vita tra le onde del mare sconvolto dai venti, non perché godiamo delle sofferenze altrui, ma perché ci sentiamo a distanza di sicurezza dai pericoli del mondo. In molti,da Montaigne a Voltaire, da Hegel a Blumenberg, si sono interrogati sul senso di questa metafora lucreziana del saggio epicureo. Ma i classici non smettono di interrogarci, si fanno interlocutori contemporanei, e ci aiutano a mettere in discussione il nostro essere diventati “spettatori digitali” delle sofferenze reali degli altri».
Ercoli ha spiegato come la scelta del tema sia stata un omaggio alla sua ex docente di latino Assunta (Susa) Morresi scomparsa nel 2019, innamorata del poema di Lucrezio ricordando «le lezioni in cui leggeva in metrica gli esametri, li traduceva e li commentava con noi studenti mostrando l’incredibile modernità e attualità di quei versi scritti duemila anni prima». Non è mancato un ricordo personale del nonno, Ercole Ercoli, padre dell’ex dirigente scolastico, conferenziere e studioso Hermas: «è stato professore di latino e greco al liceo classico di Macerata, proprio negli anni del preside Dante Cecchi e di Febo Allevi, di cui fu grande amico e sodale. Purtroppo è morto prima che io nascessi, ma l’ho conosciuto tramite i racconti di mio padre e i ricordi dei suoi ex alunni che ne riconoscevano la cultura prodigiosa e l’indimenticabile carisma. Ho ritrovato nella casa di famiglia montagne di classici greci e latini da lui studiati e tradotti, e pile di quaderni vergati a mano in cui si esercitava a scrivere motti e temi direttamente in latino. È stato un grande latinista, finalista del Certamen Hoeufftianum di Amsterdam, il più prestigioso premio internazionale di composizione in lingua latina vinto anche da Giovanni Pascoli e questa giornata per me è una preziosa occasione per ricordarlo».
Sullo sfondo il ricordo di Lucrezia Ercoli del nonno Ercole Ercoli
Al termine la cerimonia di premiazione: per la sezione juniores (premio Maria Grazia Capulli), il primo premio è andato alla 5A del liceo Leopardi con il lavoro Morbus et tempus. Al secondo posto la 5D dello stesso istituto con un elaborato sul parto nell’antica Roma; terzi ex aequo la 5B del “Leopardi” e Benedetta Fanano del Liceo “Volta” di Foggia.
Per la sezione seniores (Premio Sara Ciccarelli), dedicata alla traduzione di un passo del De Officiis di Cicerone, ha vinto Giuseppe Antonio Manni del “Da Vinci” di Civitanova. Secondo posto per Leonardo Florentino della 2D del “Leopardi” e terzi ex aequo Filippo Raggiunti del Liceo “Annibal Caro” di Fermo e Veronica Andreozzi della 3 B del “Leopardi”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Today latino don’t eat . Con la lingua di Dante con il latino non ci mangi.