«Parcaroli si sveglia dopo anni di letargo,
ok il robot ma a Macerata
la sanità perde servizi e pezzi di reparti»

POLITICA - Il consigliere comunale risponde al sindaco che aveva punzecchiato ieri alla presentazione del macchinario (senza riferirsi direttamente a lui): «Il primo cittadino in tutta l'attuale consiliatura ha ripetutamente evidenziato profondissime lacune e disinteresse per conclamata difficoltà a comprendere la sanità»

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Giordano Ripa, consigliere comunale del Gruppo misto

«Il sindaco Sandro Parcaroli, dopo anni di profondo letargo, irrompe sulla scena della sanità di Macerata con il piglio del messia che si autoincensa per l’arrivo di un robot per la chirurgia robotica videolaparoscopica, per altro in noleggio, a fronte della partenza di interi servizi sanitari e pezzi di reparti verso i lidi civitanovesi». Così il consigliere comunale Giordano Ripa (che appartiene al gruppo misto) e che risponde al sindaco che ieri, senza nominarlo, l’aveva chiamato in causa (a lui e al Pd). Che poi, dice Ripa: «ben venga il robot chirurgico ma restano irrisolti tanti altri problemi che compromettono una accettabile sanità territoriale e su cui il sindaco Parcaroli continua a non mettere né testa né cuore per il bene della città e del territorio».

Ieri il sindaco aveva detto: «Purtroppo, a sentire gli interventi di alcuni consiglieri comunali di opposizione, che forse hanno prestato poca attenzione, sembrerebbe che l’ospedale di Macerata sia prossimo alla chiusura, vicino al disastro. Basterebbe invece leggere le statistiche di questi ultimi anni, queste sì scientifiche e non demagogiche, del Piano nazionale esiti di Agenas (l’agenzia nazionale che fotografa ufficialmente la qualità della sanità in Italia), per sapere che Macerata, con il suo ospedale, eccelle a livello nazionale».

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Il robot chirurgico

Secondo Ripa, il sindaco in realtà avrebbe cercato ieri, col suo intervento nel presentare il nuovo robot di «togliersi i macigni dalle scarpe» inteso come «replicare dopo settimane a chi racconta le cose come stanno davvero». Ancora: «Parcaroli, come al solito deborda nell’esternazione, confermando di non avere affatto la visione del messia ma di essere il solito Mosé che trascrive letteralmente ciò che gli viene dettato. Addirittura entra nel merito del Piano nazionale Esiti-Agenas con velleità di esperto, mentre in tutta l’attuale consiliatura ha ripetutamente evidenziato profondissime lacune e disinteresse per conclamata difficoltà a comprendere la sanità». Ripa sottolinea che la sua scelta di lasciare la maggioranza con convinzione deriva dal fatto che «in più di tre anni ho potuto toccare di prima mano l’assoluta passività e subordinazione agli organi regionali da parte del sindaco, della sua giunta e della sua maggioranza di fronte alle varie problematiche sanitarie, senza mai manifestare attenzione ai miei accorati richiami frutto di constatazione, professionalità ed esperienza nel settore».

Sull’ospedale di Macerata il consigliere dice che è verissimo che «sia florido di eccellenze che lo pongono ben oltre un ospedale di primo livello è verissimo ed è per questo che ne difendo il futuro senza riserve. Non è certo merito dell’attuale governance regionale né tanto meno di Parcaroli perché è il risultato di una crescita esponenziale, negli ultimi decenni, sia sotto il profilo organizzativo che funzionale di molte unità operative. Il merito va ascritto alla capacità di molte figure professionali che si sono succedete nel tempo e che, con la loro profonda preparazione scientifica, la loro abnegazione e la forte determinazione di voler ottenere risultati hanno innalzato notevolmente il livello del nostro ospedale senza supporti politici di alcun tipo. Vero che le amministrazioni di centrosinistra – continua Ripa – non sono state in grado di sostenere politicamente il passaggio di qualità della nostra Sanità ospedaliera e territoriale, ma è anche vero che il centrodestra in Regione si è arenato tra annunci e proclami lasciando irrisolti gravi problemi. Liste di attesa ancora ben lontane dalle esigenze dei cittadini. Situazione nel Pronto soccorso con permanenza spesso di diversi giorni dei malati nelle barelle in attesa del posto letto dovuto allo scarso turnover dei malati nei reparti per grandi difficoltà di trasferire quelli che hanno ancora necessità di sorveglianza clinica in strutture a bassa intensità di cura che sono insufficienti sul territorio. Altro neo la guardia medica «spesso soppressa con notevoli disagi per i cittadini». Infine ritiene «ingiustificabile il ritardo nella costruzione del nuovo ospedale. Mancata attivazione della casa di Comunità a Macerata, mancata attivazione del fascicolo sanitario elettronico».

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