Sandro Botticelli, sindaco di Gagliole
di Monia Orazi
Un progetto di parco eolico da 36 megawatt nella zona montana tra San Severino, Camerino, Castelraimondo e Serrapetrona solleva preoccupazioni ambientali anche da parte del sindaco di Gagliole, Sandro Botticelli, che ha annunciato di aver chiesto un incontro pubblico per discutere del progetto, insieme alla collega di San Severino Rosa Piermattei.
Di recente i consiglieri di minoranza settempedani Francesco Borioni e Tarcisio Antognozzi hanno formalmente richiesto un’inchiesta pubblica al ministero dell’Ambiente sul progetto “Energia Monte San Pacifico”, presentato dalla società Fred Olsen Renewables Italy. La proposta prevede l’installazione di sette aerogeneratori con potenza unitaria di 6 megawatt, per un totale di 36 megawatt.
«Abbiamo richiesto un incontro pubblico che dovrebbe avere luogo a San Severino per il 10-11 aprile, un’occasione importante per discutere la questione. Nel mio piccolo comune nulla si muove, mentre a San Severino alcune associazioni ambientaliste stanno esprimendo una serie di preoccupazioni» ha detto Sandro Botticelli durante la conferenza stampa di ieri pomeriggio per la firma del protocollo d’intesa sulla comunità energetica rinnovabile, a Camerino. La notizia arriva proprio mentre Camerino, in qualità di capofila, ha siglato un accordo per una comunità energetica rinnovabile che coinvolge sette comuni, l’Università di Camerino e la struttura commissariale guidata da Guido Castelli. Cresce intanto la preoccupazione per l’impatto ambientale del parco eolico.
«I progetti previsti sono vasti e potrebbero avere un impatto significativo sul territorio. Mentre la Regione promuove le bellezze naturali, queste proposte progettuali rischiano di compromettere flora, fauna e paesaggio», ha aggiunto Botticelli. Il progetto del parco eolico interessa anche i comuni di Camerino, Gagliole e Castelraimondo, dove già le associazioni ambientaliste stanno facendo sentire la loro voce contraria. Il ministero dell’Ambiente ha avviato la procedura di valutazione d’impatto ambientale.
Ma se quelli di Serrapetrona a monte d'aria stanno sempre fermi?? Ma che vogliamo distruggere tutto il nostro bellissimo territorio per cosa??? Stiamo rasentando la pazzia
Perché invece non far funzionare le pale eoliche già esistenti presso il monte d'Aria?! Dal momento che il più delle volte sono ferme?? Mai un giorno che tutte e quattro producano energia! Mai!
Non riceve la centrale di Belforte dicono
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In mezzo al mare, no è ?? Cosa deturpa a più di 12 miglia dalla costa, che nemmeno si vedono ??
Io non riesco a capire! Da un lato abbiamo la produzione di energia pulita in un momento in cui il pianeta terra si sta avviando a uno sconvolgimento climatico che porterà l’estinzione forse della specie umana. Dall’altro lato abbiamo delle zone bellissime che io conosco bene fra un altro, che però sono totalmente spopolate, specie dopo il terremoto non c’è più nessuno. Boh. Ambientalisti. Ma de’ che ?