Juan Ayuso, vincitore della classifica generale
In Italia c’è ancora un Milan che, cascasse il mondo, in volata arriva sempre primo. Jonathan Milan si conferma infatti imbattibile nelle volate e conquista con autorevolezza la tappa conclusiva della 60esima edizione della Tirreno-Adriatico, partita da Porto Potenza e terminata a San Benedetto, città questa mattina scossa da un tragico fatto di cronaca (leggi l’articolo).
Il friulano della Lidl-Trek ottiene così la quinta vittoria stagionale, battendo sul traguardo l’irlandese Sam Bennett e l’olandese Olav Koij, rafforzando il proprio status di velocista di riferimento del ciclismo internazionale.
Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche
Decisivo per la vittoria di Milan è stato l’intervento di Filippo Ganna negli ultimi due chilometri. Dopo il ritiro di Simone Consonni, storico apripista del velocista friulano, Ganna ha svolto un lavoro fondamentale allungando il gruppo e creando le condizioni ideali per l’ennesima affermazione del compagno, già suo collega nel quartetto olimpico e nelle competizioni su pista.
A festeggiare sul gradino più alto del podio della classifica generale è però lo spagnolo Juan Ayuso (leggi l’articolo), giovane talento della Uae Emirates cresciuto sotto l’ala di Tadej Pogacar, che a soli 22 anni si aggiudica la prestigiosa “Corsa dei due mari”. La battaglia per il podio si è risolta proprio nella tappa finale, con un fantastico Ganna che, conquistando 3 secondi di abbuono al traguardo volante, è riuscito a superare Antonio Tiberi e guadagnarsi così la seconda posizione assoluta, suo miglior risultato di sempre in una corsa a tappe.
La prestazione complessiva di Ganna è stata straordinaria: una vittoria netta nella cronometro inaugurale e ben cinque tappe trascorse indossando la maglia di leader. Solo la salita finale di Frontignano ha visto Ganna cedere il passo ad Ayuso, ma la performance offerta in questi giorni lo consacra tra i protagonisti attesi della prossima Milano-Sanremo di sabato, dove partirà con i favori del pronostico, subito dietro ai grandi specialisti Pogacar e Van der Poel.
(Leo. Gi.)
(foto di Federico De Marco)
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