Gestione acqua e rifiuti, Buldorini:
«Paghiamo 10 anni d’inerzia del Pd»

NODI - Il vice presidente della Provincia risponde ad Angelo Sciapichetti: «Accusa chi oggi sta lavorando per evitare che il servizio idrico finisca in mani private. Narrazione falsa e pretestuosa»

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Luca Buldorini

di Luca Patrassi

Il gestore unico del servizio idrico in Aato 3 continua ad essere al centro delle polemiche. Dopo l’attacco ai vertici dell’ambito territoriale 3 a cura del segretario provinciale del Dem Angelo Sciapichetti, è ora il vicepresidente della Provincia Luca Buldorini a replicare: «Leggo con stupore – scrive l’esponente leghista – le dichiarazioni di Angelo Sciapichetti che, con il solito gioco di prestigio, cerca di scaricare le responsabilità del Pd sulla gestione del servizio idrico, accusando chi oggi sta lavorando per evitare che l’acqua finisca in mani private. È arrivato il momento di fare chiarezza e di smascherare questa narrazione falsa e pretestuosa.

Non possiamo dimenticare che per oltre un decennio il nostro territorio è stato governato dal Pd, senza che si sia mai trovata una soluzione per la gestione unica e pubblica dell’acqua. Solo recentemente, nel 2022 con Corridonia e nel 2024 con Recanati, il centrodestra ha iniziato ad avere un peso significativo in questa partita».

Buldorini dedica un passaggio al ruolo del presidente dell’Aato3, Alessandro Gentilucci: «In qualità di presidente dell’Aato, non ha alcun potere né dovere nel creare un soggetto unico per la gestione dell’acqua. Il suo compito è quello di ricevere la proposta e verificare che sia conforme alla normativa. Se quanto affermato da Sciapichetti fosse vero, significherebbe che chi deve controllare la proposta sta invece cercando di imporsi come propositore ed artefice, diventando contemporaneamente controllato e controllore. Sarebbe gravissimo».

Buldorini passa al tema rifiuti: «Lo stesso immobilismo che oggi vediamo sull’acqua lo abbiamo già visto nella gestione dei rifiuti. L’unica discarica della provincia, quella di Cingoli, è stata inaugurata nel 2014 senza che il Pd si preoccupasse minimamente della sua capienza e della sua inevitabile saturazione. Oggi stiamo mettendo mano al problema, lavorando all’ampliamento della discarica in attesa dell’approvazione del nuovo piano d’ambito sui rifiuti, fermo da oltre 15 anni».

L’attacco finale al Pd: «Sciapichetti ci dica cosa c’era di più importante da fare tra il 2014 e il 2020 per non aver risolto il problema dell’acqua e dei rifiuti. Forse erano troppo impegnati a riempire la nostra provincia di immigrati clandestini alle spalle dei maceratesi, che ancora oggi ne pagano il prezzo, non solo economico».

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