L’ex scuola Mestica che ospiterà il Cantalamessa
Il Liceo artistico nei locali dell’ex scuola Mestica. Da lunedì gli studenti del Cantalamessa cominceranno le lezioni nelle aule rinnovate di via dei Sibillini. Si tratta di un trasferimento temporaneo per permettere di terminare, nella massima sicurezza, i lavori di adeguamento sismico previsti nella sede del liceo di via Cioci che devono essere completati obbligatoriamente entro il prossimo anno per non perdere i finanziamenti ottenuti.
«La Provincia di Macerata ha individuato l’edificio della Mestica come struttura contenitore idonea per ospitare gli studenti degli istituti superiori che dovranno essere oggetto di adeguamento sismico in questi anni – spiega il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli –. L’affitto della Mestica è previsto per il tempo strettamente necessario, stimato in circa sei anni, al completamento dei lavori che interesseranno prima il Liceo artistico, ragionevolmente poi il Liceo scientifico Galilei per cui è previsto un finanziamento per ristrutturare la sede di via Manzoni e, in conclusione, si ipotizza anche per l’Accademia di Belle Arti, che dovrà essere interessata da interventi nella sede via Berardi. Tutti i lavori, comunque, saranno condivisi successivamente sia con il liceo Galilei che con l’Accademia, una volta definiti gli interventi da effettuare. Un programma complesso, che è stato costruito insieme alla struttura del commissario straordinario Guido Castelli – aggiunge Parcaroli -, che ringraziamo per il continuo supporto, il quale, avendo già posto le basi di utilizzo di parte dei fondi di ricostruzione destinati alla logistica di tutti gli edifici, ha precisato le previsioni normative per rendere possibile una simile programmazione pluriennale, che mira realmente a risolvere le complessità di lavori all’interno di scuole e uffici, riducendo o eliminando completamente i disagi che i lavori di recupero potevano comportare».
Questa settimana, quindi, saranno completati i lavori di trasferimento del Liceo artistico che rimarrà alla Mestica fino all’estate 2026, quando poi tutta la struttura potrà tornare nelle sede storica di via Cioci, completamente rinnovata, sismicamente adeguata e in linea con tutte le ultime prescrizioni in tema di sicurezza.
Il cortile interno della struttura scolastica
«In settimana saranno spostati uffici, aule e laboratori, in particolare tutto ciò che affaccia verso via Cioci, nel nuovo complesso della Mestica, sottoposto recentemente a una riqualificazione strutturale architettonica completa e radicale, da parte della proprietà – continua ancora Parcaroli –. Lo spazio complessivo è di oltre 3.500 metri quadri, suddivisi su tre livelli, in cui sono state ricavate 24 aule, alcuni laboratori e una biblioteca. Prevista anche una sala ginnica di rilevanti dimensioni, oltre a spazi esterni. Per consentire un trasloco nella massima sicurezza, dal Comune abbiamo predisposto un’ordinanza di sospensione delle lezioni per il 7 e 8 marzo. Voglio ringraziare la dirigente del Liceo artistico, Sabina Tombesi, i professori e tutto il personale per il grande sforzo che stanno affrontando questi giorni, perché non è facile trasferire una scuola e vorrei rassicurare gli studenti e le famiglie perché il trasloco è solo temporaneo e funzionale a restituire alla città e ai nostri ragazzi un liceo rinnovato e sicuro. Inoltre sulla struttura della Mestica è stato effettuato un lavoro complesso che permetterà lo svolgimento delle lezioni nel miglior modo possibile, restituendo così al centro storico un importante spazio di formazione, anche grazie al supporto dell’Università che occuperà altri spazi del complesso. Un ringraziamento, infine, voglio farlo a tutto l’ufficio tecnico della Provincia, al dirigente Stefano Mogetta, al Rup Paolo Margione e ai tecnici che hanno coordinato l’intero progetto».
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Questa volta mi trovo in accordo con l’Amministrazione.
Riportare entro le mura urbiche strutture scolastiche ed amministrative, sempre con i limiti della corretta ed agevole fruibilità, appare fondamentale per ridare un pò di vita ad un centro storico altrimenti, purtroppo, asfittico.
Vorrei precisare al sig. Massimo Mordini che l’amministrazione che interviene è la Provincia. Non cambia il colore politico, però ritengo giusto puntualizzare.