Cacciati ma non vinti:
gli ex alleati di Sclavi
lanciano “Tolentino Visione Futura”

LA SFIDA delle ex assessore Elena Lucaroni e Flavia Giombetti, del consigliere Federico Pieroni uscito dalla maggioranza e di Stefano Servili che era nello staff del sindaco. Formato un gruppo aperto a idee e progetti innovativi

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Da sinistra: Flavia Giombetti, Stefano Servili, Federico Pieroni e Elena Lucaroni

di Francesca Marsili

«Tre anni fa abbiamo promesso che ci saremmo impegnati per Tolentino, e quella promessa è ancora valida». Con questa premessa gli ex alleati del sindaco Mauro Sclavi presentano la loro nuova associazione: “Visione futura”.

Visione-futura-2-325x183 Sono le ex assessore Elena Lucaroni e Flavia Giombetti, cacciate un mese fa dalla giunta, l’ex consigliere di maggioranza Federico Pieroni, oggi al gruppo misto, e l’ex uomo di fiducia e componente dello staff del sindaco Stefano Servili che, usciti dalla lista lista di maggioranza “Tolentino civica e solidale”, promettono di «volare alto e volare lontano» proprio come il picchio scelto come simbolo della loro associazione. La presentazione questo pomeriggio, presenti anche l’ex assessore Fabiano Gobbi e il referente cittadino di Forza Italia, Roberto Scorcella.

Stefano-Servili-

Stefano Servili

A prendere la parola è Stefano Servili, presidente dell’associazione, che spiega i motivi alla base della scelta: «E’ sorta dalle tante manifestazioni di stima fatte dalla cittadinanza a noi che ci siamo candidati per portare avanti un programma di cambiamento ma che a metà strada è stato tradito – esordisce -. Visto che non ci è stato permesso non volevamo disperdere tutto il bagaglio di esperienze e contatti con la popolazione che ci ha portato a lavorare per la città». Altro elemento che ha stimolato gli ex compagni di squadra del sindaco a intraprendere questa strada: «è stato il non voler abbandonare Tolentino, che secondo noi merita un futuro diverso – prosegue Servili -. Il terzo motivo è la presenza del consigliere Pieroni in assise, colui che è stato uno dei fondatori del progetto politico e che poi, assieme a una grossa fetta di cittadini che ci ha dato fiducia, non si sentiva più rappresentato da questa amministrazione ed è fuoriuscito per passare al gruppo misto. Andava supportato, per dare ampio respiro alle istanze della città».

Flavia-Giombetti

Flavia Giombetti

“Tolentino visione futura” per ora è un’associazione, un contenitore aperto a tutti coloro che hanno un’idea per la città e la vogliono concretizzare, «ma in futuro potremmo avere degli approcci politici, e magari anche supportare un candidato sindaco» – dicono i quattro.

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Elena Lucaroni

L’ex assessore Elena Lucaroni ribadisce: «Le nostre parole erano un impegno, e se potremo dare voce a Tolentino, anche ad alti livelli, perché no». La sua ex collega di giunta Flavia Giombetti le fa eco: «Abbiamo detto che non avremmo abbandonato la città e non lo faremo. Stiamo già programmando una serie di iniziative nei vari campi di nostra competenza. Come prima, anche ora, ci siamo messi a disposizione della città che con le tante difficoltà legate alla ricostruzione ha bisogno di supporto. Ad aprile inizieremo la campagna di tesseramento».

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Federico Pieroni

Federico Pieroni avrà un ruolo di raccordo tra le istanze dei cittadini e delle associazioni e il Consiglio comunale. Domani presenterà due interrogazioni: una sui motivi citati nei decreti di revoca delle deleghe di Giombetti, Lucaroni e Gobbi, e una sul campus scolastico, e annuncia battaglia. «Tra i motivi citati nel decreto di Gobbi c’è quello di aver costretto il capogruppo di “Tolentino civica e solidale” ad un accesso agli atti. Mi sono documentato, ed è emerso che lo stesso capogruppo ne ha fatti ben due, non solo a Gobbi, ma anche allo stesso Sclavi. A questo punto chiederò se si dimetterà anche il sindaco». Inoltre, nei decreti di revoca delle due assessore viene citata una lettera firmata da tutti i capigruppo di maggioranza che ne chiedevano la cacciata. «La lettera non ci è mai stata mostrata – prosegue Pieroni – e, fatto curioso, la data di protocollo della missiva è successiva sia a quella del decreto di espulsione, sia alla mia richiesta di di accesso agli atti per poterla leggere. Nella stessa si parla anche dei dipendenti comunali che vengono definiti “restii ad accontentare le richieste dei consiglieri comunali”. E’ un fatto grave – sottolinea – perché anche se con delega, non sono assessori, e non possono dare ordini». La Giombetti rintuzza, «Finchè c’è un presidente del Consiglio che vuole fare il sindaco e i consiglieri comunali che vogliono fare gli assessori, questo è il risultato, i ruoli non sono mai stati rispettati. In questo comune non c’è la capacità decisionale». Per quanto riguarda ‘interrogazione sul campus «un primo risultato lo abbiamo ottenuto – conclude Pieorni – il giorno dopo averla presentata il sindaco ha messo la rete propedeutica ai lavori, sebbene non partiranno a fine febbraio come annunciato dal sindaco». Della lista del sindaco, “Tolentino Civica e solidale”, a questo punto resta pressoché nulla, giusto un consigliere comunale eletto però con i voti del Partito Comunista, Luigino Luconi, che, conclude Lucaroni «non ha detto una sola parola sulla nostra cacciata». 

 

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