Papa Francesco
Preghiera per la salute di Papa Francesco: appuntamento in cattedrale a Macerata. La Diocesi di Macerata è riunita in preghiera per la salute del Santo Padre. Ogni giorno, da oltre una settimana, e in modo particolare oggi, domenica alle 17,30, nella cattedrale dei santi Giovanni Battista ed Evangelista, a Macerata, è in programma un appuntamento di preghiera al quale il vescovo Nazzareno Marconi invita per rinnovare la vicinanza di tutti i fedeli al Papa e pregare per la sua guarigione.
Il momento di preghiera sarà rinnovato anche la prossima settimana in cattedrale, ancora ogni giorno, sempre alle 17.30.
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‘Le polmoniti richiedono tempi lunghi, specialmente in persone anziane e fragili’. Per questo motivo al Papa continua a essere somministrata l’ossigenoterapia ad alti flussi, una tecnica non invasiva che attraverso cannule nasali ad alto flusso o Hfnc (High-Flow Nasal Cannula) permette di erogare un flusso di aria riscaldata con una concentrazione di ossigeno.
‘È probabile che il Papa debba fare l’ossigenoterapia ad alti flussi per molti giorni, necessaria a trattare l’insufficienza respiratoria dovuta alla polmonite bilaterale. In sostanza è una terapia di supporto in attesa che i farmaci per trattare la polmonite facciano effetto. Il quadro – osserva Corbetta – lascia pensare a un’infezione virale, forse dovuta a virus stagionali che in questo periodo stanno causando molti casi di polmonite’. Secondo lo pneumologo, ‘non bisogna aspettarsi cambiamenti da un giorno all’altro: soprattutto nei pazienti anziani le polmoniti bilaterali hanno in genere durata di settimane’.
Se nel caso dei problemi respiratori è possibile una ricostruzione, per l’insufficienza renale si entra nel campo delle ipotesi in quanto questa condizione potrebbe essere innescata da fattori molto diversi fra loro, come la presenza di un’infezione, una condizione di ipertensione o potrebbe essere dovuta ai farmaci.
Poco chiara al momento è anche la situazione relativa alle trasfusioni: secondo l’ultimo bollettino medico, per due volte sono stati somministrati solo globuli rossi per far risalire i valori dell’emoglobina. La carenza di piastrine, rimasta stabile, potrebbe essere dovuta a una ridotta produzione dal midollo rosso, potrebbe dipendere dai farmaci o ancora a una malattia. ‘Alla luce di tutti questi fattori – conclude Corbetta – si potrebbe pensare a un problema di comorbidità, ossia alla coesistenza di più malattie diverse tra loro.