Giorgio Fede
«Castelli la sta decantando come la soluzione, il coup de theatre, il colpo di genio che risolverà ogni cosa. Ci dispiace informare la popolazione che così non sarà. E anzi, sarà tutto il contrario. C’è il concreto rischio che la ricostruzione possa interrompersi del tutto». E’ l’allarme lanciato dal deputato del M5S Giorgio Fede, che fa il paio con quello dell’Associazione costruttori edili di Confindustria. Al centro delle preoccupazioni di imprenditori e forze di opposizione la nuova ordinanza che dovrebbe approvare il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli per compensare il Superbonus.
«A quanto ci risulta – dice Fede – le maggiorazioni previste sono decisamente limitate e non compensano affatto il Superbonus che integrava il contributo della ricostruzione per circa il 20-25 per cento. L’aumento previsto dall’ordinanza di Castelli che è ora al vaglio della Corte dei Conti, è quasi risibile. Parliamo di circa il 3 per cento con ulteriori maggiorazioni specifiche del 2 per cento in più per l’efficientemente energetico».
Poi Fede segnala un caso in particolare: «C’è un passaggio che fa letteralmente sobbalzare. Sono previste maggiorazioni sostanziose, del 25 per cento, per i proprietari di edifici da demolire e ricostruire che decidano di ridurne il volume. Capito? Se vi ricostruite la casa, frutto di anni di lavoro e sacrifici, decidendo di farla più piccola, vi danno il premio». Inoltre, il Superbonus prevedeva anche il miglioramento sismico e l’abbattimento delle barriere architettoniche: «Ora saranno previsti solo per casi molto particolari e comunque gli importi non saranno gli stessi previsti dal Superbonus – aggiunge sempre Fede – Il senso del Superbonus nelle aree del cratere era di ricostruire case più sicure visto che la zona è soggetta a frequenti terremoti. Un investimento a lungo termine. In questo modo avremo invece un semplice ripristino dello stato delle cose. Queste misure vanno peraltro osservate nel contesto attuale, in cui il costo dell’energia aumenta sempre di più e allora ci rendiamo conto di quanto questa ordinanza, ancor prima di essere pubblicata, sia già anacronistica. Con l’aumento del costo dell’energia, nei prossimi mesi aumenterà anche il costo delle materie prime e a queste condizioni la ricostruzione rischia di fermarsi del tutto. Ma anche nella più rosea ipotesi che ciò non avvenga, le misure previste serviranno comunque a ben poco. I campanelli di allarme ci sono già, basti pensare che alcune banche non consentono più l’apertura dei conti per il contributo sisma e quindi per la semplice ricostruzione. Per compensare, almeno in parte, il Superbonus andrebbe prevista la cumulabilità al 100 per cento del nuovo Conto termico di prossima emanazione con il contributo di ricostruzione post sisma, in modo analogo a quanto hanno recentemente previsto con Transizione 5.0. Il contenimento dei costi non si raggiunge solo perché lo scrivi su una legge, ma mettendo in piedi un sistema realmente concorrenziale».
«E’ facile lodarsi di una ricostruzione che procede a passo spedito (per ora) quando la maggior parte della popolazione non sa che i tempi per osservare i benefici di una o più ordinanze sono abbastanza lunghi – conclude Fede – Se oggi il commissario Castelli può prendersi dei meriti, è per il lavoro svolto dal suo predecessore per sveltire la ricostruzione. Solo fra qualche tempo potremo osservare i veri risultati del lavoro dell’attuale commissario e non prevediamo nulla di buono».
Allucinante
Il piano casa Berlusconi incentivava laumento delle volumetrie, Castelli chiede di ridurle. Mettemo levamo più o meno come nella barzelletta.
dovresti stare zitto per tutti i soldi buttati per il 110 e il reddito di cittadinanza
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Castelli è un genio prossimamente lo vedrei bene come Presidente della Repubblica. Della serie Castelli over the top.
Onorevole Fede,
magari non se lo ricorda oppure, come da cattiva abitudine di questi ultimi tempi, accusare gli avversari politici è la migliore strategia per coprire le proprie responsabilità ma, giusto per rinfrescarle la memoria, è solo colpa dei Bonus 110 (Sisma ed Eco) se i costi, i prezzari, le tariffe sono letteralmente esplosi.
In una recentissima trasmissione vista in una tv locale, un tecnico della nostra Regione dichiarava che anche il costo di una casa popolare, in base al prezziario, ormai è arrivata intorno ai € 3.000,00/mq.
I contributi lordi (sottolineo lordi), stimati intorno ai € 2.000,00/mq. nei casi di demolizione e ricostruzione, con l’entrata in vigore dei predetti bonus sono risultati immediatamente insufficienti e alla popolazione, ai tecnici, alle imprese, avete sempre detto che cumulando i contributi con i bonus si sarebbe potuto ricostruire senza problemi (per capirci… niente villa con piscina… una casa come quella di prima; solo più sicura e un po’ più confortevole).
Purtroppo, come spesso accade, quando un settore economico viene investito da bonus o da incentivi immediatamente parte la bolla speculativa in tutta la sua filiera e a farne le spese (anziché i risparmi) non sono mai i destinatari finali.
Chi si trova nella situazione di ricostruire la propria casa non ha interesse a mettersi in tasca dei soldi o a marmo e rubinetti d’oro; a chi ha la casa da riparare o rifare interessa solo riavere quello che aveva prima e pertanto non mi sembra il caso di colpevolizzare chi questa assurda situazione la sta subendo.
Si adoperi invece per favorire la ricostruzione anziché ostacolarla.
Grazie.
Sig. Castelli….si vergogni lei è la sua caciottara, vivete solo di propaganda. Vfc