Il tribunale di Macerata
di Mauro Giustozzi
Convitto, scuola Pannaggi e palazzo Trevi Senigallia. Che hanno in comune questi tre siti per certi versi così lontani logisticamente tra di loro? Ebbene sono accomunati da un unico progetto che vedrà la luce nel 2028 e che riguarderà un riassetto complessivo dei servizi giustizia per Macerata e la sua provincia. Nascerà la cittadella giudiziaria tra l’attuale sede del tribunale in via Pesaro e la scuola Pannaggi, dove saranno trasferiti gli uffici ora dislocati fuori dal palazzo di giustizia.
Il Convitto a Macerata
È il progetto dell’amministrazione comunale da realizzare appena saranno completati i lavori al Convitto. Una soluzione che porrebbe fine all’attuale dislocazione su tre sedi diverse, appunto il palazzo principale di via Pesaro, la vicina scuola e la sede del giudice di pace in centro a palazzo Trevi- Senigallia. Servizio giustizia che sarebbe concentrato in un’unica zona con un parcheggio adeguato alle esigenze di un tribunale di Macerata che è rimasto unico in provincia dopo la chiusura delle altre sedi di Camerino e Civitanova. E che quindi da qualche anno sopporta un flusso di utenza, dagli avvocati alle forze dell’ordine ed ovviamente ai cittadini, che si è di molto ampliato. Una triangolazione che ha già una data fissata che sarà il 2028, quando i lavori di ristrutturazione del Convitto nazionale dovrebbero essere completati, consentendo il ritorno delle scuole nella loro sede originaria il che libererebbe la scuola Pannaggi dando il via a questo risiko che ridisegnerebbe il servizio giustizia a Macerata e per tutto il territorio.
Il Bramante-Pannaggi
«L’obiettivo è quello di concentrare in un’unica zona tutti quelli che sono i servizi legati al tribunale, alla giustizia – afferma l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori – che attualmente sono dislocati in strutture diverse e, in un caso, anche lontane tra di loro. E’ chiaro che tutto il progetto ruota attorno al ripristino ed alla ristrutturazione del Convitto nazionale dove proprio in questi giorni sono presenti i tecnici progettisti per un sopralluogo in vista della stesura dell’esecutivo. L’intervento che andremo a fare su un fabbricato storico, e quindi complesso, comporta la presenza di professionalità importanti: siamo convinti che entro l’anno si potrà avere il progetto esecutivo per poter far iniziare i lavori nel più breve tempo possibile. L’appalto dei lavori al Convitto è dentro l’accordo quadro con l’Ufficio speciale di ricostruzione il che accorcerà le tempistiche non dovendo fare la gara tradizionale, che in questo caso sarebbe stata a livello europeo. La previsione è che entro il 2028 i lavori siano conclusi e il Convitto riconsegnato al suo utilizzo scolastico».
palazzo Trevi Senigallia
Fissata questa data ecco che partirebbe l’operazione cittadella giudiziaria, visto che si libererebbero spazi della scuola Pannaggi, oggi in parte usati dallo stesso tribunale ma che per la maggior parte ospita gli studenti del Convitto: ritornati gli scolari nella storica struttura ristrutturata ecco che al Pannaggi troverebbero posto tutti gli uffici giudiziari, compreso il giudice di pace, che lascerebbe il centro, e l’ufficio di sorveglianza, ora in via Ancona. In questo modo, raggruppando tutti i servizi della giustizia in un’unica area, si andrebbe a creare una vera e propria cittadella che, seppur non collocata in un unico edificio, avrebbe la possibilità di vedere tutti gli uffici concentrati in luoghi facilmente raggiungibili a piedi senza dover sopportare spostamenti da parte dell’utenza che si rivolge al tribunale.
L’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori
«In questo modo Macerata potrà offrire a tutto il territorio provinciale i servizi collegati al tribunale tutti assieme in un polo unico –ribadisce Andrea Marchiori- e questo è importante in particolare per chi arriva da fuori città ed è oggi costretto a spostarsi su tre sedi diverse per raggiungere i servizi della giustizia. Si andrebbe a recuperare anche un immobile di prestigio nel centro storico, come il palazzo Trevi-Senigallia che attualmente ospita il giudice di pace che sarebbe spostato negli spazi del Pannaggi. Questo edificio si libererebbe e potrebbe essere utilizzato dal Comune per esigenze legate ad aspetti culturali o di servizi visto gli spazi di cui dispone sui più piani e per la sua collocazione strategica».
Carlo Cambi Come dire speriamo in un terno al lotto. È appena il caso di ricordare che la ristrutturazione del Convitto - nel frattempo si moltiplicano le effrazioni e gli ingressi abusivi in questo che è un bene monumentale di assoluto valore r un luogo “sacro” dell’identità maceratese - era uno dei punti urgenti e qualificanti del Centrodestra. È’ stato lasciato in abbandono preferendo l’assessore Lego - evidentemente allo scopo “consigliato” dall’ ufficio tecnico con cui ha una singolare affinità quando, forse, compito dell’autorità politica sarebbe di vigilare sull’operatività amministrativa e non indulgere a un eccesso di contiguità - dare continuità alle incompiute - che tali restano - della giunta Carancini. Ciò detto proprio in virtù delle esperienze pregresse confidare che una previsione di fine lavori fatta dall’assessore Lego abbia un minimo di attendibilità è appunto un terno al lotto. Viene da chiedersi peraltro se l’interesse che muove quest’ennesimo cantiere sia la sorte del Convitto o la pressione dell’amministrazione giudiziaria. Peraltro esiste da anni un progetto di ampliamento dell’attuale tribunale con fondi del ministero che il Comune dovrebbe rivendicare. Perché l’assessore Lego non riattiva quello e separa i destini del Convitto da quelli di uffici dove egli per professione ha un’assidua frequentazione?!
2 pillole per il giornalista professionista Cambi Carlo: : sul Convitto, abbiamo risolto il contenzioso annoso con la Provincia e regolato in convenzione i rapporti futuri. Per la riparazione danni sisma abbiamo effettuato le indagini geologiche e geotecniche, acquisito il finanziamento ed ora affidato la progettazione esecutiva con adesione all'accordo quadro con lUfficio Ricostruzione per l'immediato appalto lavori. Oggi gli ingressi non sono più dei balordi ma dei tecnici! (punto 2.3 del Programma elettorale). Con il recupero del complesso monumentale del Convitto ed il trasferimento della scuola, potremo realizzare la concentrazione degli uffici giudiziari attesa da vent'anni (punto 4.11 del Programma elettorale). Questi sono i "fatti". : lei che si proclama cultore del galateo, perché deve sempre offendere le persone per esprimere una opinione?
Andrea Marchiori puntuale e preciso , risposte con i fatti a polemiche strumentali
Sinceramente sarà un mio limite ma il giornalista Carlo Cambi non lo capisco dove vuole andare a parare...
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Negli uffici del Tribunale di Macerata c’è un progetto di ampliamento trasmesso dal Ministero di Grazia e giustizia. In questi casi di necessità i politici locali di qualsiasi colore devono unirsi per ottenere questo benedetto ampliamento più volte votato in consiglio comunale insieme alla costruzione del nuovo carcere circondariale anche questo richiesto in consiglio. Abbiamo perso da anni quella politica necessaria per un capoluogo di provincia un tempo prestigioso su questi servizi. Ivano Tacconi Macerata