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Minacciano di buttarsi dalla gru
«Vogliamo i nostri stipendi» (Foto)
La trattativa riesce, poi arriva il bonifico

TOLENTINO - Momenti drammatici quelli vissuti stamattina in via Santini, in un cantiere della ricostruzione. Due operai di 19 e 29 anni sono saliti a circa 20 metri di altezza per chiedere il pagamento di due stipendi e minacciando di lanciarsi. I mediatori dei carabinieri dopo un'ora di colloqui sono riusciti a convincerli a scendere. L'emergenza è definitivamente rientrata quando il titolare dell'azienda ha mostrato loro il bonifico da 10mila euro. Il sindaco Sclavi: «E’ stata una forma di protesta legittima, ma che speriamo sia un caso isolato: chi lavora deve essere messo nelle condizioni di essere pagato. E’ stata una giornata particolare per la città»

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Uno dei due operai sulla gru, mentre un carabiniere in borghese sta cercando di calmarlo

di Francesca Marsili

Salgono sulla gru del cantiere e minacciano di buttarsi da 20 metri. Momenti drammatici quelli vissuti questa mattina a Tolentino in un cantiere della ricostruzione. Due operai di 19 e 29 anni, di nazionalità egiziana, sono saliti su una gru, minacciando di lanciarsi nel vuoto. Alla base del gesto dimostrativo una questione economica tra la ditta subappaltatrice dei lavori, di Reggio Emilia, in cui i due sono operai e la ditta appaltatrice: i due giovani rivendicavano due mensilità non pagate. Sul posto sono intervenuti i mediatori del Nucleo operativo dei carabinieri di Tolentino e successivamente delli del Reparto operativo di Macerata. Dopo un’ora di trattativa, i mediatori, saliti al quarto piano del palazzo attraverso il ponteggio, sono riusciti a convincere gli operai a scendere dalla gru e ad entrare nel palazzo, mettendoli in sicurezza.

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I due operai sulla gru

A salire sulla gru di un cantiere della ricostruzione all’angolo tra via Carlo Santini e via Sisto V, alle nove circa di questa mattina, è stato inizialmente uno dei due operai della ditta subappaltatrice che si occupa di isolamento termico. L’uomo si è arrampicato fino a circa 20 metri di altezza. Dopo poco è stato raggiunto dal collega. Per circa un’ora sono rimasti aggrappati alla gru minacciando di buttarsi nel vuoto se non avessero ottenuto il pagamento delle mensilità pregresse. Arrivati sul posto, i mediatori dell’Arma, sono saliti all’interno dello stabile fino all’altezza in cui si trovavano i due operai, e sono iniziate le trattative per farli desistere. Che sono poi andate a buon fine.

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Sotto al cantiere, il titolare della ditta subappaltatrice, ha sempre cercato di convincere i due operai a scendere. Il titolare era in attesa di alcuni pagamenti da parte di due imprese che gli avevano affidato i lavori.
Parallelamente, i carabinieri, hanno cercato di rintracciare il titolare di una delle aziende, che è poi arrivato a Tolentino
per trovare una soluzione ed un accordo di pagamento. Nel frattempo i due operai sono rimasti all’interno del palazzo con le forze dell’ordine. La situazione si è conclusa dopo circa quattro ore, solo dopo l’arrivo del titolare della ditta appaltatrice e la dimostrazione dell’avvenuto bonifico per un importo di circa 10mila euro, solo allora i due operai sono scesi dal cantiere.

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Il comandante del Reparto operativo Massimiliano Mengasini e il comandante della Compagnia di Tolentino Giulia Maggi con il sindaco Sclavi

Sul posto il comandante del Reparto operativo di Macerata Massimiliano Mengasini e il comandante della Compagnia dei carabinieri di Tolentino Giulia Maggi, oltre ai vigili del fuoco, 118 e polizia municipale. E’ intervenuto anche il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi: «Devo fare un ringraziamento alle forze dell’ordine per l’importante capacità negoziale. La difficoltà è stata chiarita e appianato l’aspetto economico. E’ stata una forma di protesta legittima, ma che speriamo sia un caso isolato: chi lavora deve essere messo nelle condizioni di essere pagato. E’ stata una giornata particolare per Tolentino, fortunatamente la situazione si è risolta».

(ultimo aggiornamento alle 13,25)

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