Tornano i capolavori salvati dal sisma:
«Patrimonio che vogliamo valorizzare»

SARNANO - Oggi sono rientrate nel comune 15 opere tra cui dipinti di Pagani e Pietro Procaccini. Il sindaco Fabio Fantegrossi: «Giornata da segnare sul calendario per la nostra città». L’assessore Cristina Tartabini: «Momento di rinascita»

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Una delle opere restituite

«Una giornata da segnare sul calendario per Sarnano. Dopo tanti anni, vengono finalmente restituite delle opere che erano state trasferite alla Mole Vanvitelliana di Ancona per il restauro» così il sindaco Fabio Fantegrossi nel corso della cerimonia con cui oggi sono ritornate a casa quindici delle diciotto opere che in seguito al terremoto avevano necessità di essere restaurate. Per il sindaco «Un patrimonio che vogliamo valorizzare anche attraverso la prossima riapertura della sede museale».

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Il sindaco fotografa una delle opere

Le opere saranno esposte nella rinnovata Pinacoteca comunale, situata nel cuore del centro storico, all’ex convento di Santa Chiara. L’edificio, gravemente danneggiato dal terremoto, è stato oggetto di un importante intervento di miglioramento sismico e funzionale, finanziato dalla Regione e concluso nel dicembre 2024.

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«Tra le opere restituite spiccano un polittico di Vincenzo Pagani e una tela di Pietro Procaccini, particolarmente significativa per noi sarnanesi, che raffigura San Francesco mentre dona lo stemma alla nostra comunità – ha aggiunge il vicesindaco e assessore alla Cultura Cristina Tartabini -. Il ritorno di queste opere rappresenta un momento di rinascita per Sarnano. È il simbolo della vitalità e della resilienza della nostra comunità. Dopo gli anni difficili seguiti al sisma, iniziamo finalmente a vedere i segni concreti della ripartenza».

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«Riconsegniamo oggi le prime opere, le prime 33 che abbiamo restaurato nel nostro deposito-laboratorio alla Mole Vanvitelliana di Ancona – Pierluigi Moriconi, responsabile del Laboratorio di restauro e deposito della Mole Vanvitelliana -. Questo non significa che in precedenza non siano già state restituite altre opere. Si tratta, infatti, di un ulteriore gruppo di lavori che riconsegniamo, con un valore particolarmente significativo perché restaurati in collaborazione con l’Istituto centrale per il restauro di Roma, che opera alla Mole da circa un anno. Questa è solo una prima tranche di restituzioni: tra un paio di mesi riconsegneremo altre opere in diversi contesti marchigiani».

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A Sarnano, in totale, sono state messe in salvo 18 opere. Tra quelle che vengono restituite spiccano quattro dipinti di Vincenzo Pagani che compongono il Polittico del Compianto, e una tela di Pietro Procaccini, San Francesco che delinea lo stemma del Comune con la figura di un Serafino. Quest’ultima opera assume un valore particolare in occasione degli 800 anni dal Cantico delle Creature. I dipinti saranno sistemati nelle sale recentemente ristrutturate della Pinacoteca, in attesa di allestire la nuova collezione per il pubblico.

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Durante la cerimonia di riconsegna sono state aperte e mostrate al pubblico tre opere: il dipinto su tela “Immacolata, S. Vescovo S. Francesco e devoti”, il dipinto su tavola “San Giovanni Battista e Santa Caterina d’Alessandria” e il dipinto su tela con cornice lignea “San Francesco in meditazione”. In video chiamata è intervenuto anche il commissario alla ricostruzione Guido Castelli. 

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