La scuola primaria Medi
di Mauro Giustozzi
Un edificio forse sarà già pronto per il prossimo anno scolastico, gli altri alla scadenza prevista dal cronoprogramma. Poli scolastici di Corneto e Vergini, i cantieri vanno veloci nel rispetto delle previsioni di conclusione entro il 2026 come previsto dal finanziamento legato al Pnrr. Anzi, se i lavori continueranno con queste tempistiche, in particolare alle Vergini, è possibile che si possa anticipare quella scadenza, almeno per un edificio di quel polo, a settembre 2025. Le scuole, che accoglieranno bambini da 0 a 6 anni nel quartiere di Corneto e da 0 a 11 alle Vergini, stanno prendendo forma.
La materna alle Vergini
Alla nuova primaria ‘Medi’ in costruzione sono terminate le lavorazioni riguardanti le fondazioni, sono stati realizzati i pilastri e poi si procederà con la realizzazione di pareti e solaio. Anche la fondazione dell’annessa palestra è stata ultimata. Per la parte della nuova scuola infanzia alle Vergini, completata tutta la struttura sono stati gettati i massetti mentre nella vicina materna terminata tutta la struttura, sono stati ultimati i massetti e nei prossimi giorni si procederà al montaggio degli infissi. Il polo delle Vergini è stato anche osservato dal Ministero che lo ha eletto come un grande esempio di edilizia scolastica per la sua concezione di più poli in un’unica area, è un progetto proiettato nel futuro, sebbene in plessi divisi.
La scuola dell’infanzia alle Vergini
I due nuovi poli scolastici sono altamente tecnologici e dotati delle migliori attrezzature per il risparmio energetico in relazione sia ai consumi elettrici che a quelli idrici; in grado di autoprodurre l’energia necessaria per il fabbisogno quotidiano grazie ai pannelli fotovoltaici e sono previsti dei bacini di raccolta delle acque che saranno poi riutilizzate per l’irrigazione. I locali saranno dotati di sistema di ventilazione meccanica controllata e i due poli saranno all’avanguardia sia a livello illuminotecnico che per quanto riguarda il consumo del suolo in quanto a impatto zero dato che sono ubicati in aree già destinate urbanisticamente all’edilizia scolastica. I due plessi avranno tre sezioni ciascuno per l’asilo nido (21 bambini) e tre per la scuola dell’infanzia (90 bambini).
Il Polo dell’infanzia a Corneto
Per quello che riguarda invece la costruzione di Corneto, completata la struttura in questi giorni si sta realizzando il cappotto: in questo caso si è cercato di costruire un edificio compatibile con lo spazio, a livello di architettura si è badato a rendere il più ampio possibile il giardino. «I nuovi plessi scolastici si presentano già nella loro dimensione reale e con il progredire delle finiture si potranno valutare anche i pregi architettonici, le caratteristiche illuminotecniche, gli spazi interni ed esterni che offriranno agli studenti e insegnanti luoghi ottimali per svolgere le attività didattiche. – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori – Il Piano di edilizia scolastica, che ha già visto la consegna delle scuole Natali e Liviabella in Sforzacosta ed altri interventi su diversi plessi con efficientamenti energetici, nuove illuminazioni interne, impianti di ventilazione meccanica controllata, rigenerazione e costruzione di nuove palestre, prende ora ulteriormente forma. Siamo soddisfatti del lavoro delle imprese e dei tecnici che operano nei cantieri, soprattutto in questa stagione invernale dove le temperature e le condizioni metereologiche non favoriscono le attività, ma sono evidenti a tutti gli stati di avanzamento dei lavori stessi».
Con i fondi per la ricostruzione post sisma è pronto il progetto di miglioramento sismico della scuola De Amicis sede di una sezione di primaria e della scuola dell’infanzia Don Bosco, con appalto che nella seconda metà dell’anno sarà assegnato. L’edificio dovrebbe tornare ad essere agibile a partire dall’anno scolastico 2026/27: temporaneamente gli alunni dovrebbero essere trasferiti nei locali dei vicini Salesiani, istituto col quale recentemente è stata prorogata la convenzione che scadrà ora nel 2038.
La scuola d’infanzia alle Vergini
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chiudere l asilo di via verdi nel bel mezzo di un popoloso quartiere che prende zona stazione e corso cairoli per portarlo sopra l oasi non so a chi fa comodo!ennesimo decentramento di un servizio che funzionava,a sto punto invece di creare quel mostro di cemento guarda caso sopra ad un supermercato lo si poteva fare in zona stazione dove è stato rifatto il nuovo ponte ed utilizzare l ex caserma della polizia
Marchiori..da na controllata all’acqua…
“Spes ultima dea est, speremus igitur semper ” (la speranza è l’ultima dea, speriamo sempre, dunque).
Anche se, se non ricordo male, i vecchi dicevano ” Chi vive sperando muore c…..o”….
Ma quanto rido ma quanto ve ce rode !!!!!!!!!!!
… ottimo e abbondante signor generale …
meno male che hai voglia di ridere…non ti stai rendendo conto che sei drammaticamente ridicolo…