Il Polisportivo con davanti i campi da tennis e la bocciofila
C’è un progetto per il nuovo stadio a Civitanova: un gruppo di imprenditori lo ha sottoposto martedì sera alla Giunta e ai capigruppo di maggioranza durante un incontro a Palazzo Sforza. Sarebbe stato coinvolto un advisor che da 30 anni frequenta Civitanova d’estate e ha già promosso la realizzazione di stadi in Italia, anche in piazze importanti.
L’area vicino all’hotel Cosmopolitan dove è stato proposto di realizzare il nuovo stadio
I primi rendering mostrati alla maggioranza prevedono uno stadio da 6mila posti e un campo da allenamento con pista d’atletica nell’area davanti all’uscita della superstrada, di fianco all’hotel Cosmopolitan. Sono state sottoposte delle osservazioni, accolte dai proponenti, che ripresenteranno il progetto tra due settimane in un incontro con tutti i consiglieri di maggioranza, sindaco e assessori.
L’idea è ripensare l’area dove sorge il Polisportivo con una vocazione turistico-alberghiera: sarebbero previsti uno o due hotel, almeno una palazzina residenziale, alcuni negozi di quartiere, un ristorante e un parcheggio coperto a un piano sopra l’attuale parcheggio scoperto: sul tetto saranno realizzati i nuovi campi da tennis, la bocciofila oltre a campi da padel e altri impianti sportivi.
Un’altra prospettiva dell’area interessata
Nell’operazione non è coinvolto Mauro Profili, attuale presidente della Civitanovese, che da tempo sta portando avanti l’idea di realizzare il nuovo stadio in un’altra zona di Civitanova.
Sulla nuova ipotesi c’è comunque molta riservatezza visto che la proposta è ancora al vaglio dell’amministrazione. «E’ un progetto ancora embrionale – spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica che sin dall’inizio del suo mandato sognava la riqualificazione della zona stadio – Non ci sono dettagli su percentuali di residenziale o cubature per servizi. Nei prossimi giorni lo porteremo all’attenzione di tutta la maggioranza. Chi lo ha proposto è una persona del posto e ci ha sottoposto un’idea di valorizzazione dell’area sud della città con una forte presenza turistica ricettiva, viabilità e parcheggi. L’area proposta della zona Cosmopolitan è in corso di valutazione, ci potrebbe anche essere una seconda ipotesi visto che in città ci sono altre aree come la zona industriale o Santa Maria Apparente. Non c’è assolutamente un centro commerciale, ma una parte minima di servizi o attività di ristorazione. Quello di martedì è stato un incontro positivo, nessuno si è messo di traverso con posizioni di pregiudizio, tutti, me incluso, abbiamo fatto delle osservazioni, ma la parte interessante è che le opere pubbliche verrebbero prima di quelle private. Comunque il progetto è ancora abbozzato, non si è scesi nei dettagli. Nei prossimi giorni sottoporremo l’idea alla maggioranza e saranno i partiti a decidere».
(redazione CM)
Il Polisportivo
Prima dello stadio però qualcuno sistemasse la società Civitanovese Calcio 1919 .
Mi auguro che tutta la città si muova x impedire questo scempio!!!
Fratini Massimiliano ma nn diciamo caz....
Fratini Massimiliano vi dovete muovere a settembre quando ci saranno le elezioni regionali. Via la destra dalle Marche
Cemento,cemento e ancora cemento. Che sia destra che sia sinistra, pensano solo ai loro interessi e non a quelli dei cittadini.!!!
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Non si dice quanti metri cubi di costruito dobbiamo dare in cambio,e chi finanzia l’operazione.
Un altro pezzo di storia verrà buttato sotto u a comata di cemento. Uno degli stadi più belli, cone posizione, verrà spostato, forse, in una zona ricca di smog e inquinamento. Tutto solo in nome del cemento! E dei soldi, naturalmente. Che peccato! Spero non se ne faccia nulla e che sistemino quello che gia c’è.
Aprioristicamente non si dice mai di ” no ” a nessuna iniziativa imprenditoriale men che meno prima di aver preso contezza di un progetto definitivo , della cubatura effettivamente realizzata e dell’effettiva riqualificazione di un’area oggi a destinazione sportiva. Si parla – il condizionale è d’obbligo – di 25.000 metri quadrati che a spanne cuberebbero all’incirca in termini economici – milione più milione meno – circa 125.000.000 ( leggasi centoventicinquemilioni se si vuol assumere un prezzo di collocazione sul mercato immobiliare a media-mediata di 5.000 €uro metro quadrato …non male. Poi – ma questo compete ai partiti politici – si dovrà comprendere CHI effettivamente ha deciso di investire su questa opera faraonica , con QUALI risorse finanziarie e QUANTO si intenderà destinare alla collettività in termine di corrispettive opere pubbliche a beneficio dei civitanovesi tutti. Il Consiglio Comunale avrà un bel da fare e da discutere poichè rispetto al ” no condiviso ” verso altre varianti proposte di recente ed inesorabilmente bocciate dopo alterne votazioni , stavolta tutti gli occhi saranno puntati sulle decisioni che ogni e ciascun partito saprà e vorrà assumere restando coerente ad una linea che o vale per tutti o non vale per nessuno. E’ una mia opinione personale , naturalmente. Che resta tale.
Prima dovete salvarvi e poi pensate al nuovo stadio, “NO STADIO NO PARTY”.
Quando si fa un piano regolatore si valutano oltre le costruzioni anche i piani viari, il verde, piste ciclabili, le esigenze scolastiche, sanitarie etc, etc. Se
poi l’amministrazione comunale fa colate di cemento a destra e a sinistra, i piani studiati saltano totalmente. Gli effetti si vedono, Civitanova è diventata una citta’ invivibile. Diverse domande sorgono: la proposta dello spostamento dello stadio era stata lanciata all ‘Iniziò della secondo mandato dell attuale sindaco. Come mai viene riproposta ora ? Come mai la Regione ha progettato una uscita dalla superstrada verso Porto S.Elpidio mentre la necessita è una complanare verso nord, visto che un traffico enorme passa sulla nazionale ? Come mai il sottovia da Cecchetti/ via Venezia è ferma da 20 anni? La strada di collegamento dalla rotonda Paciotti verso Nord è ferma ? Come mai a Pesaro un imprenditore regala 1800 alberi alla città e a Civitanova gli imprenditori chiedono solo di speculare con varianti ! A proposito che fine ha fatto l’assessore all’urbanistica, dopo lo smacco della variante Cristallo e Agriforest ? Per dignità le dimissioni sarebbero state una logica conseguenza.
Saranno le mazzette a decidere
Gli stadi a mio pensiero vanno costruiti in zone desertiche così se ai tifosi gli passa per la testa di fare caos e danni, non ci rimettono i poveri cittadini che magari del calcio importa poco, così come i disagi dovuti alle chiusure di strade e accessi in occasione delle partite. Uno stadio vicino al mare così com’è quello di Citanò non ha più senso oggi. Servono posti auto per andare al mare e servizi. Se per amarcord si vuole tenere lo stadio va manutenzionato. Non ha senso uno scheletro inagibile, per la memoria di cosa? Ben vengano le proposte intelligenti da chi ha soldi da investire in zona