I redditi degli assessori in crescita costante
e Parcaroli cede lo scettro:
ora il “Paperone” della giunta è Marchiori

MACERATA - Pubblicate le dichiarazioni dei redditi 2024. Il primo cittadino scende da 229.608 euro dell'anno scorso a 121.672 euro. L'assessore ai Lavori pubblici guadagna il primo posto con 134.741 euro. Sul terzo gradino del podio Silvano Iommi con 104.662 euro. Negli ultimi cinque anni c'è chi ha raddoppiato, triplicato e addirittura quintuplicato il reddito come l'assessora Cassetta

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La Giunta Parcaroli

di Giulia Sancricca

Pubblicate le dichiarazioni dei redditi di sindaco e assessori del Comune di Macerata. L’obbligo della trasparenza imposto agli amministratori da una normativa nazionale permette infatti di conoscere la documentazione fiscale dell’anno scorso, relativa quindi al 2023, pubblicata in queste ore sul sito dell’ente. Ma se dall’insediamento della giunta Parcaroli (era il 2020) il Paperone era sempre stato il primo cittadino, questa volta i numeri sono cambiati e, dalle cifre, non solo emerge un passaggio di scettro dall’imprenditore al suo assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori, che sale in testa alla classifica dei “più ricchi” in giunta. In ogni caso è impossibile non notare come in cinque anni i redditi degli amministratori siano cresciuti in maniera esponenziale.

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Il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore Andrea Marchiori, secondo e primo nella speciale classifica

Ma andiamo per ordine. In testa alla classifica dei redditi, per il primo anno, l’assessore Andrea Marchiori, avvocato di professione, che ha dichiarato un imponibile (reddito complessivo al netto delle spese deducibili) di 134.741 euro: lo scorso anno dichiarava 97.205 e nel 2020 (dunque relativamente al 2019) 62.968 euro. Al secondo posto, come si diceva, l’imprenditore e primo cittadino che scende a 121.672 euro contro i 229.608 euro dello scorso anno e i 256.432 euro del 2020. Così, se Sandro Parcaroli aveva sempre detenuto il primato di Paperone dell’amministrazione del capoluogo, quest’anno i numeri dimostrano come non solo sia passato al secondo posto, ma anche che in cinque anni il suo reddito è sceso vorticosamente, più che dimezzato, nonostante i capoluoghi di provincia abbiano visto un aumento del compenso mensile per i sindaci e gli assessori.

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L’assessore Silvano Iommi sul podio

Aumento ben visibile, infatti, per gli altri componenti della giunta: al terzo posto nella classifica degli emolumenti c’è l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi con 104.662 euro. Iommi lo scorso anno aveva dichiarato 92.567 euro e nel 2020 33.498 euro: numeri che sono quindi triplicati in cinque anni. Quarto posto per l’assessora al Bilancio, Oriana Piccioni, con 81.777 euro rispetto ai 30.985 euro del 2020. Anche in questo caso il reddito è quasi triplicato.

Aumento pari al doppio per l’assessore al Turismo e allo Sport Riccardo Sacchi che oggi dichiara 74.801 euro (cifra quasi identica a quella dell’anno precedente) e nel 2020 37.750 euro. C’è poi l’assessore ai Tributi, Marco Caldarelli, con 74.522 euro: minore l’aumento del reddito che lo riguarda e che nel 2020 era pari a 68.676 euro.

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L’assessore Katiuscia Cassetta è passata dai 12mila euro del 2020 ai 57mila di quest’anno

Al settimo posto la vicesindaca Francesca D’Alessandro che oggi dichiara 71.368 euro, mentre nel 2020 quasi un terzo, cioè 25.286 euro. Più che triplicato il reddito dell’assessore alle Attività produttive, Laura Laviano, che se nell’anno dell’insediamento aveva dichiarato 19.905 euro, oggi è arrivata a 67.101. Nelle ultime due posizioni, quasi sulle stesse cifre, gli assessori Paolo Renna (Sicurezza) e Katiuscia Cassetta (Cultura). Nel primo caso si parla di 57.231 euro e nel secondo di 57.050. Per entrambi l’aumento è stato importante nel corso degli ultimi anni, ma quello più evidente è dell’assessore Cassetta che ha addirittura quintuplicato il reddito: nel 2020 era pari a 12.023 euro.



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