«Strade dissestate, ciclabili da rifare
e marciapiedi impraticabili (Foto/Video)
Le manutenzioni sono fuori controllo»

TOLENTINO - Il reportage di denuncia realizzato dai consiglieri di opposizione Silvia Luconi, Francesco Colosi e Silvia Tatò (FdI), Monia Prioretti (Tolentino nel cuore), Antonio Trombetta (Gruppo misto) e dall’ex assessore Giovanni Gabrielli in diversi quartieri: «Se siamo arrivati al punto di parlarne in maniera così incisiva è perché a memoria d’uomo lo stato delle manutenzioni cittadine non ha mai toccato un punto così basso. I cittadini ci hanno chiamato e chiesto di fare insieme dei sopralluoghi per capire in prima persona i loro disagi. L’elemento cardine di tutto questo è la mancanza di programmazione da parte dell’amministrazione per una città che non se lo può permettere»

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Alcuni delle immagini scattate dai consiglieri di opposizione

di Francesca Marsili

Strade dissestate, cunette assenti, marciapiedi impraticabili, piante che ostruiscono il passaggio, buche sull’asfalto e piste ciclabili da rifare. E’ un vero e proprio reportage sullo stato delle manutenzioni cittadine, definito «disastroso e fuori controllo», quello mostrato dai consiglieri di opposizione Silvia Luconi, Francesco Colosi e Silvia Tatò (fdI), Monia Prioretti (Tolentino nel cuore), Antonio Trombetta (Gruppo misto) e dall’ex assessore Giovanni Gabrielli (segretario Lega Tolentino) in una conferenza stampa.

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Da sinistra: Antonio Trombetta, Silvia Luconi, Silvia Tatò, Francesco Pio Colosi, Giovanni Gabrielli e Monia Prioretti

«Se siamo arrivati al punto di parlarne in maniera così incisiva è perché a memoria d’uomo lo stato delle manutenzioni cittadine non ha mai toccato un punto così basso – esordisce la consigliera di FdI Silvia Luconi -. I cittadini ci hanno chiamato e chiesto di fare insieme dei sopralluoghi per capire in prima persona i loro disagi. In campagna, ad esempio, abbiamo notato che manca la manutenzione dei tombini e delle cunette, e tutto questo determina allagamenti e movimenti di terra che compromettono in maniera importante la fruizione delle strade con sicurezza da parte dei residenti, degli avventori, ma anche da parte di chi quelle strade le deve percorrere per lavorare i campi. Alcuni agricoltori lamentano che ci sono zone trattate da terzo mondo. Non stiamo incolpando la struttura, i dipendenti o gli uffici – precisa l’ex candidato sindaco -. Noi incolpiamo la politica, che decide quando, come e se investire e che si dà delle priorità per andare ad agire in quella contrada piuttosto che in quel quartiere».

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L’asfalto spaccato della ciclopedonale in contrada Pianibianchi

Le foto scattate nelle ultime settimane dagli esponenti politici nelle campagne, in periferia e nel centro cittadino, immortalano una lunga serie di criticità a Rofanello, Acquasalata, Calcavenaccio, di Sant’Angelo Entogge verso Colmurano, Cotojani, ma anche di San Giuseppe o Vicigliano, solo per citare alcune zone. I consiglieri di opposizione sono tutti concordi nel ribadire che la manutenzione ordinaria è la base di un buona amministrazione la quale, perseguendola, tiene il territorio curato, limita i disagi, non rincorre le emergenze e risparmia denaro. «Sì, lo risparmia – evidenzia ancora Luconi -, una manutenzione ordinaria non fatta diventa straordinaria perché il ripristino alla normalità comporta l’impegno di risorse economiche talmente ingenti che poi l’Ente stesso non è in grado di affrontare, soprattutto in presenza di eventi atmosferici straordinari come quelli verificatesi qualche mese fa».

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Francesco Pio Colosi e Silvia Tatò

La consigliera di Tolentino nel cuore Monia Prioretti si sofferma sulle criticità del centro abitato dove il quadro non è rassicurante: «La ricostruzione post – sisma è una priorità, ma non si fa manutenzione neppure laddove i lavori sono conclusi, come in In via Dante Alighieri dove i marciapiedi sono disastrati. Gli attraversamenti pedonali temporanei in alcune zone non si vedono più e la staccionata di via Berlinguer, stando ad una delibera, verrà rifatta solo da un lato». Giovanni Gabrielli si sofferma sulla pista ciclapedonale in contrada Pianibianchi, pensata e finanziata dalla precedente amministrazione di cui ha fatto parte ma conclusa dall’attuale. «Ha mille difetti. Dopo 20 giorni si è spaccato l’asfalto, distrutto dalla prima pioggia e le prime gelate perchè fatto male. E’ disomogenea, con recinzioni fatte con paletti più bassi della rete. I dossi sono disallineati e i pali della luce storti. Il primo tratto, con un dirupo di 2 metri, è senza rete, mentre in quello a filo campi è stata posizionata, il contrario di quello che vorrebbe la logica. Davanti l’ingresso della mia abitazione – aggiunge Gabrielli – l’asfalto è troppo alto e ho grattato il fondo della macchina, quando l’ho fatto presente al sindaco Sclavi la risposta è stata che dovranno grattare l’intero percorso e rifarlo. Le pendenze delle acque sono tutte sbagliate – conclude -. Questa è la ciclopedonale: dieci anni per ottenere un finanziamento e sei mesi per rovinarlo».

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Giovanni Gabrielli

Silvia Tatò si sofferma sulle dichiarazioni dell’assessore al Bilancio Diego Aloisi, secondo le quali parte dei proventi derivanti dalle multe saranno destinati al rifacimento della segnaletica stradale e la sicurezza in generale. «Ma nessun accenno sul rifacimento delle strade e dei marciapiedi vista la situazione disastrosa – sottolinea Tatò -. L’amministrazione tende a giustificare questo lassismo con il fatto che è in atto la ricostruzione e che non ci sono risorse, ma quando c’è qualche soldino non viene impiegato nemmeno nel rifacimento delle strade di campagna, non sono coinvolte dalla ricostruzione, e che potrebbero essere sistemate. Sulla pianificazione l’amministrazione è molto carente: tutto questo aumenta il rischio di incidenti stradali, di cadute dei pedoni, causa danni a veicoli, disagi ai cittadini, non agevola l’accoglienza dei turisti e mette in difficoltà anche le attività economiche e industriali».

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Antonio Trombetta

Antonio Trombetta si focalizza sul verde: «Necessita di un piano particolareggiato dove vengano censiti gli alberi di tutti i viali: la città è piena di alberi marci e va fatta una mappatura del loro stato di salute con un agronomo. Solo cosi avremo un chiaro indirizzo di cosa abbattere e cosa salvaguardare». Per il capogruppo di Fdi in Consiglio Francesco Colosi: «L’amministrazione è più impegnata in diatribe interne piuttosto che ascoltare i cittadini. Basta pensare allo stato dei giochi nei giardini pubblici. In due anni e mezzo l’unica asfaltatura fatta i città è stata quella di via Turati, per 15mila euro». S

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Silvia Luconi

Silvia Luconi conclude sostenendo che: «L’elemento cardine di tutto questo è la mancanza di programmazione da parte dell’amministrazione per una città che non se lo può permettere. Si vive alla giornata, ma quando si decide di candidarsi per governare un comune importante come Tolentino, si deve avere coscienza e contezza di come si vuol vedere la città da qui in avanti. Se i cittadini cercano noi per fare sopralluoghi nelle campagne è probabilmente perché in loro non hanno trovato né le risposte né le conoscenze né le competenze. La verità è che Tolentino sta tornando indietro di trent’anni».

 

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Rofanello, strada San Giorgio

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Rofanello

 



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