L’incontro dei sindaci
Non si arrendono i sindaci dei comuni di Caldarola, Belforte, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona alla proposta dell’Ufficio scolastico regionale, recepita dalla giunta delle Marche, di accorpare l’Istituto comprensivo Simone De Magistris con l’Omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano. I sindaci Giuseppe Fabbroni, Alessio Vita, Massimiliano Micucci, Giuseppina Feliciotti e Silvia Pinzi si sono riuniti ieri per non lasciare nulla di intentato e scongiurare l’accorpamento delle due realtà scolastiche.
«Non abbiamo mai mollato la presa – dicono gli amministratori – poiché non siamo intenzionati a cedere di fronte a una manovra che mette a repentaglio un altro servizio fondamentale per il nostro territorio. Restiamo sempre pronti e aperti a un dialogo con la Regione, affinché il governatore Francesco Acquaroli e la sua giunta comprendano le conseguenze che potrebbero derivare da una scelta simile. Ma serve un confronto serio e costruttivo, senza pregiudiziali. Non è possibile investire sulla ricostruzione da una parte e togliere i servizi dall’altra». Il rischio è che «gli edifici sistemati con i fondi pubblici della ricostruzione» divengano «cattedrali nel deserto». Sempre sendo i sindaci dei cinque comuni «una scelta di questo tipo, non può essere presa così frettolosamente e senza aver consultato i rappresentanti dei territori interessati».
I sindaci sperano in un confronto con la giunta regionale e stanno valutando «tutte le possibili azioni da intraprendere, senza escluderne nessuna, per evitare che dal prossimo anno scolastico l’Ic De Magistris condivida la direzione con l’omnicomprensivo di Sarnano». Sempre secondo i sindaci si parla di «un territorio vastissimo di 352 chilometri quadrati e oltre mille studenti che andrebbero dai 3 ai 19 anni, resta difficile immaginare l’impegno di un solo dirigente che si troverebbe a gestire piani scolastici totalmente differenti, personale da dislocare nelle diverse sedi e problematiche legate alle diverse fasce d’età con le criticità che vanno dall’infanzia all’adolescenza». Allo stesso tempo i sindaci vogliono rassicurare sul personale scolastico: «Sebbene ci sia la possibilità che docenti e collaboratori scolastici, facendo capo a un unico istituto, vengano disposti in tutto il territorio in cui opera la mega-realtà, gli studenti avranno comunque personale qualificato e preparato per la loro formazione».
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