Casa della Comunità a Recanati
«Costi del progetto lievitati
e i soldi non bastano per le finiture»

ANALISI - Franco Pesaresi, esperto di sanità e direttore di un’azienda pubblica di servizi alla persona di Jesi, ha esaminato la documentazione per la realizzazione della nuova struttura: «La spesa è aumentata in due settimane, non si sa di quanto. Per completare il primo step viene detto di “stralciare se necessario le opere di finitura sia edile che impiantistica”. E la costruzione della Rsa è stata rinviata ad un momento successivo»

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Lavori per la Casa di comunità di Recanati

di Laura Boccanera

Casa della comunità a Recanati, costi in aumento similmente a quanto accaduto a Civitanova. Dopo aver acceso i riflettori sui costi della casa della comunità civitanovese aumentati da 3,8 milioni a 8,5 milioni in due anni, Franco Pesaresi esperto di sanità e direttore di un’azienda pubblica di servizi alla persona di Jesi (in passato è stato anche presidente dell’assemblea provinciale del Pd, da dove si è subito dimesso), accende un faro anche sulla struttura omologa che dovrà sorgere a Recanati con i fondi del Pnnr.

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Il progetto

Assieme alla casa di comunità, come a Civitanova, è prevista la realizzazione di una Rsa con 20 posti letto. Pesaresi aveva evidenziato come il Pnrr non preveda fondi per le Rsa che la Regione ha finanziato con risorse proprie. Ma è proprio sul piano economico che iniziano i problemi.

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Il quadro economico nel 2023

L’intervento complessivo è di 5 milioni e 155mila euro di cui 1 milione e 905mila provengono dal Pnrr e sono destinati alla casa della comunità e 3 milioni e 250mila euro finanziati dalla Regione che sono destinati alla Rsa.

Il piano di fattibilità è redatto ad ottobre del 2023 e l’Ast prepara il bando per la gara, ma nonostante il ribasso la spesa complessiva sale nel 2024 a 5 milioni 467mila euro.

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Il quadro economico nel 2024

«C’è una maggior spesa la cui genesi non è nota ma l’azienda sanitaria trova i finanziamenti per cui la situazione sembrerebbe sotto controllo ed invece l’azienda sanitaria va nel panico – dice Pesaresi -. Il 12 luglio 2024 in una riunione a cui partecipa anche la Regione si decide di suddividere il progetto esecutivo dell’intervento in due stralci funzionali al fine di garantire la messa in opera e la piena funzionalità dello stralcio riguardante i lavori della Casa della comunità al piano terra entro il termine massimo del target Pnrr per non rischiare di perdere il finanziamento. Il successivo completamento delle opere relative alla Rsa al piano primo è confermato ma rinviato ad un momento successivo».

Pesaresi ricostruisce i passaggi successivi: «Il responsabile unico del progetto scrive ai progettisti per chiedere di modificare il progetto esecutivo in due stralci esecutivi entro il 2 agosto. A questo punto accadono due “miracoli” – come li definisce Pesaresi -. I progettisti della ditta privata che ha vinto l’appalto anche dei lavori adempiono il loro compito entro i tempi previsti, due sole settimane, e consegnano il progetto corretto in due stralci il primo agosto.

Il secondo “miracolo” si registra invece sul costo: in due sole settimane la nuova progettazione registra un incremento dei costi. L’aumento dei costi – si dice negli atti della azienda sanitaria – è dovuto oltre che dall’adeguamento del prezzario regionale anche da maggiori costi scaturiti dall’approfondimento dovuto all’ultimo livello progettuale. Ma di quanto è aumentato il costo del nuovo progetto? Non si sa. Negli atti si dice che è aumentato ma non di quanto».

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Determina del dirigente della Uoc servizo tecnico Ast Macerata numero 48 dell’11 ottobre 2024 nel quale si parla di un aumento indefinito dei costi e si dà disposizione per stralciare le finiture

Un aumento che garantisce fondi solo per il primo stralcio dei lavori, dice Pesaresi, «per un importo pari a 509.510 euro recuperati dalle “somme a disposizione” ma dato che questo non è sufficiente si dà disposizione ai progettisti di “stralciare se necessario le opere di finitura sia edile che impiantistica senza compromettere l’ultimazione dei lavori del primo stralcio”. Una decisione che comporta due conseguenze – spiega Pesaresi –. La prima è che il primo stralcio dei lavori relativi alla Casa della Comunità verrà realizzato, se necessario, senza alcune opere di finitura sia edile che impiantistica. La seconda conseguenza è che per la realizzazione del secondo stralcio occorrerà reperire un ulteriore finanziamento per recuperare il maggior importo destinato al primo stralcio e per completare le eventuali opere di finitura sia edile che impiantistica non realizzate nel primo stralcio. In buona sostanza, ancora prima di iniziare i lavori il costo della Casa della Comunità di Recanati è aumentato non si sa di quanto e la costruzione della Rsa è stata rinviata ad un momento successivo».

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