La presentazione del nuovo ospedale
di Luca Patrassi (Foto di Fabio Falcioni)
Auditorium Mozzi Borgetti, consiglio comunale aperto sulla sanità. Tante le assenze tra i consiglieri comunali (undici), presenti di nuovo al completo i vertici della Regione con il governatore Francesco Acquaroli, l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini, l’assessore all’edilizia sanitaria Francesco Baldelli e il sottosegretario Aldo Savi, la senatrice Elena Leonardi, poi i consiglieri regionali Anna Menghi, Romano Carancini e Simone Livi. Sembrava dovesse essere una passerella per l’opposizione con ‘elenco delle criticità, presunte e reali, della sanità maceratese ma alla fine c’è stato l’attacco degli amministratori regionali.
Un’idea di come sarà il nuovo ospedale con tanta luce e molto verde
In particolare il governatore Francesco Acquaroli ha acceso il dibattito osservando come l’ospedale voluto ora dalla Regione guidata dal centrodestra costerà 185 milioni di euro mentre il project financing che avrebbe voluto il centrosinistra quando era al governo sarebbe costato un miliardo di euro. L’altro elemento di novità sono le prime immagini del nuovo ospedale, o almeno della prima idea progettuale che i tecnici stanno sviluppando e che ha presentato l’assessore Baldelli. Il presidente del Consiglio comunale apre con l’appello, appello delegato al segretario generale Francesco Massi. Ventidue i presenti, undici le assenze. «La finalità di oggi – ha osservato il presidente dell’assise cittadina – è quella di ascoltare le istanze dei cittadini». Parcaroli ha anche chiuso l’incontro esprimendo soddisfazione per i contenuti degli interventi e ringraziando gli amministratori regionali per gli elementi di novità presentati.
L’intervento di Francesco Acquaroli
Il saluto del sindaco Sandro Parcaroli (per la giunta c’erano gli assessori Cassetta, Sacchi, Renna, Marchiori, Caldarelli e D’Alessandro): «Spero che oggi sorgano proposte interessanti dalla seduta di oggi, siamo qui ad ascoltare le azione della Regione sul fronte dei servizi sanitari». Primo intervento a cura del consigliere del gruppo misto Giordano Ripa: «E’ una grande soddisfazione vedere realizzato questo Consiglio comunale aperto sulla sanità per mettere in chiaro le problematiche sanitarie non con toni polemici. Sarebbe stato interessante oggi avere in mano l’atto aziendale, finora sono emersi elementi non appropriati come la disarticolazione di unità complesse (neonatologia e pediatria, pnuemologia e neurologia). Un tema di attualità è quello delle guardie mediche, ci sono situazioni gravi che per la prima volta si manifestano con questa intensità».
Il rendering del nuovo ospedale
Narciso Ricotta, capogruppo del Pd: «Abbiamo assistito all’atteggiamento degli amministratori regionali di sottrarsi al confronto, ma la nostra pervicacia è stata premiata. La Regione ha impiegato due anni per la riforma, le Ast devono ancora presentare l’atto aziendale.
Narciso Ricotta
Il nuovo direttore Marini è il quinto in quattro anni, turnover anomalo che dimostra l’ingerenza della politica. I servizi si stanno spostando verso Civitanova, lo dimostra la chirurgia tiroidea. Servono risposte ai problemi».
Il consigliere Alessandro Marcolini
Alessandro Marcolini, Pd, ha posto l’accento sulle liste di attesa: «Ci sono tanti malati che hanno rinunciato a curarsi non potendo permettersi i costi, i dati sono incontrovertibili».
Alberto Cicarè di Strada Comune: «Le case di comunità sono strutture di prossimità che consentono di svolgere attività di prevenzione. La situazione a Macerata? Devono ancora iniziare i lavori, cosa ci si fa di questa struttura se e quando realizzata? Abbiamo una popolazione che invecchia ed è sempre più fragile».
Alberto Cicarè
Sabrina De Padova del Gruppo Misto: «Perchè è stata fatta la scelta di tenere aperti i Punti di primo intervento di Tolentino e di Recanati che non forniscono spesso alcun servizio? Si dovrebbero analizzare i dati degli accessi e prendere decisioni coraggiose utilizzando il personale dove ce ne è realmente bisogno». Ulderico Orazi di Italia Viva: «Avere un efficace efficace e efficiente è utile, ma da solo non basta. La prevenzione si fa con i servizi territoriali».
Stefania Monteverde
Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune: «Che fare quando il Pronto soccorso è gestito in questa maniera con le persone sono costrette alle barelle per notti. Che fare quando le agende del Cup ti rispondono che non ci sono le agende per quell’esame? Che fare quando si deve ricorrere ai gettonisti per mancanza del personale? Che fare quando non ci sono le visite specialistiche domiciliari? Perchè si tengono aperti i punti di primo intervento periferici depotenziando il Pronto soccorso? Che fare quando le risposte alle biopsie non arrivano dopo 5 giorni ma dopo parecchie settimane?».
Roberto Spedaletti, Movimento 5 Stelle: «A che punto è l’iter per il nuovo ospedale alla Pieve? Chiederei di tornare indietro alla precedente localizzazione, bonificando l’area reputata inidonea, che consentirebbe un grande risparmio di risorse».
Andrea Perticarari
Andrea Perticarari, Pd: «C’è copertura finanziaria per costruire l’ospedale e renderlo funzionale? C’è un piano per la destinazione dell’attuale struttura ospedaliera?».
Pierfrancesco Castiglioni, Fdi: «Ringrazio l’amministrazione regionale per aver riorganizzato il sistema sanitario dando pari opportunità a tutti i territori ribaltando una visione centralistica, a vantaggio di Ancona e di Pesaro, cara al centrosinistra che ha portato alla chiusura di tanti ospedali e depotenziato l’assistenza territoriale. Le liste di attesa sono un problema nazionale, frutto della errata programmazione fatta nei decenni passati».
Antonella Fornaro, capogruppo dell’Udc
Antonella Fornaro, Udc: «Ho ascoltato tante domande alle quali gli amministratori regionali avevano già risposto in un altro incontro il 10 dicembre quando la minoranza non si è presentata. Quello che mi spaventa è la contrapposizione ideologica, ma a noi piace la concretezza, concreta è la nuova organizzazione territoriale, concreto è il nuovo ospedale».
Aldo Alessandrini, Lega: «Siamo qui a rispondere ai cittadini, l’atto aziendale riposiziona i bisogni, nessuna disarticolazione di strutture. Chi protesta oggi non ha fatto levate di scudi quando a Macerata è stata tolta Oculistica. Il governo Acquaroli ha invertito la tendenza, ora si sono aperti spazi ai servizi territoriali».
David Miliozzi, primo da destra
David Miliozzi di Macerata Insieme: «Non c’è una copertura da parte della politica, serve profonda serietà sul tema della sanità pubblica. Al governo c’è una filiera di centrodestra che ha costruito il successo elettorale sulle mancanze in ambito sanitario. Questa enorme discussione sul nuovo ospedale spero non sia un modo per non parlare dello stato attuale dei servizi».
Ultimata la serie dei consiglieri comunali, il microfono passa alla senatrice di Fdi Elena Leonardi: «La nostra sanità ha visto nei dieci anni precedenti al governo Meloni tagli per 37 miliardi di euro. La pandemia ci ha messo di fronte al modello di una sanità centralizzata e non legata al territorio. Ora, nel 2024, il governo Meloni ha firmato il più grande investimento mai sostenuto per la sanità».
Alessandro Marini
Alessandro Marini, nuovo Dg dell’Ast Macerata, ha sottolineato in premessa di essere arrivato l’altroieri per poi aggiungere: «Abbiamo un territorio vasto con strutture sanitarie importanti che rispondono alle norme, questo aumenta il livello di responsabilità per le scelte da fare. La patologia sta cambiando in maniera importante, la sanità anche. Ospedali di comunità, case della salute stanno modificando l’offerta dei servizi. E’ partito un investimento importante, 17 milioni per le Case di comunità. Ieri ho fatto la mia prima riunione in azienda e si è parlato di azioni per le liste di attesa, si tratta della sopravvivenza di un sistema e dobbiamo impegnarci nelle risposte. Useremo tutti gli strumenti a disposizione per affrontare la questione».
Daniele Principi, primo da destra e Rocco Gravina
Daniele Principi, Cgil: «La sanità rappresenta l’attività del nostro futuro, deve essere l’impegno comune. Dobbiamo iniziare a parlare della madre di tutte le questioni, delle risorse che sono insufficienti. Avremo tra anni una richiesta di prestazioni che non riusciremo a garantire, il finanziamento della sanità è insufficiente, basta guardare quanto fatto negli altri Paesi europei. Gli operatori sanitari vanno valorizzati per la professione scelta. Chiediamo alla direzione della Ast di avere una collaborazione maggiore, finora ne abbiamo vista poca».
Rocco Gravina, Cisl: «La sanità marchigiana è un valore aggiunto che va preservato. Ci siamo focalizzati sulle liste di attesa, cerchiamo di capire se gli esami chiesti sono appropriati o meno. Ci sono territori che non hanno servizi, dobbiamo dare assistenza domiciliare. Ci vuole coordinamento del territorio: la spesa pubblica diminuisce e quella privata aumenta e questo va a scapito delle famiglie che non ce la fanno più». Tra gli interventi dei cittadini (che avevano a disposizione tre minuti contro i cinque dei rappresentanti delle associazioni) c’è quello di un maceratese che racconta la sua esperienza con il Cup: una visita cardiologica chiesta a novembre 2023 e infine non fatta nel pubblico ma di recente nel privato, 14 mesi di attesa, e una visita neurologica urgente per la quale invece le agende erano chiuse. Come dire che c’è una narrazione e una realtà diversa.
Romano Carancini
Romano Carancini, consigliere regionale Dem: «I punti salienti del modello organizzativo Acquaroli sono stati inattuati. I sindaci sono stati cancellati dal contributo agli atti aziendali, a subire gli effetti negativi sono le liste di attesa e la mobilità passiva. La sanità maceratese è stata massacrata, cambi continui di direttori generali, uno dei quali addiritura privo dei titoli per poter svolgere quel ruolo».
Anna Menghi
Anna Menghi, consigliera regionale Lega: «Dal sottoscala dell’ospedale dove sono stata sbattuta per lavorare ho imparato come si gestisce la sanità che è un diritto per i cittadini. Ho condiviso la riforma sanitaria del governo di centrodestra perchè riporta la responsabilità più vicina ai territori».
Simone Livi
Simone Livi, consigliere regionale Fdi: «Il consigliere Carancini ha dipinto una situazione catastrofica, ritengo però che l’amministrazione Acquaroli abbia invece dato segnali molto importanti sul fronte della sanità».
Aldo Salvi
Il fronte degli amministratori regionali lo apre il sottosegretario Aldo Salvi: «Mi hanno colpito le osservazioni dei cittadini. I problemi dei Pronto soccorso, l’attesa in barella: impegno futuro a superarlo, come c’è l’impegno ad afforntare il tema delle aggressioni agli operatori».
Francesco Baldelli
L’assessore Francesco Baldelli: «Oggi la Regione sta programmando, perchè quanto oggi contestano non lo hanno fatto in precedenza quando erano al governo? Il nuovo ospedale ha un costo stimato di 185 milioni di euro, le risorse disponibili sono di 158 milioni e la parte rimanente sarà a breve disponibile. L’attuale struttura ospedaliera ha 103 anni, se le nuove apparecchiature non possono essere collocate a Macerata perchè la struttura non regge il carico, la colpa di chi è di Saltamartini che è arrivato “ora”?».
Baldelli ha poi presentato le idee progettuali del nuovo ospedale per poi osservare: «Vicino alla struttura passano sia la strada via Mattei-La Pieve, sia la linea ferroviaria: abbiamo previsto anche una nuova fermata a servizio dell’ospedale. Ci saranno anche i servizi di welfare per gli operatori e aree verdi».
Filippo Saltamartini
L’assessore Filippo Saltamartini ha premesso la necessità del rendere praticabile il diritto alla salute legandolo ai finanziamenti: «Siamo stati eletti nel 2020 in piena epoca Covid, abbiamno fatto della nostra sanità un modello nazionale con il Covid center e le vaccinazioni nei palasport. L’atto aziendale è un atto interno, non politico. Il nuovo ospedale di Macerata serve un’area di 150mila abitanti, non è solo di Macerata, non andiamo a fare guerre di campanile da Medio Evo.
Nel piano sociosanitario abbiamo previsto il potenziamento dell’ospedale di Macerata, stiamo facendo gli investimenti. Macerata è un ospedale di secondo livello che può attirare pazienti da Ancona, da Fermo. Non dobbiamo fare la guerra a Civitanova, dobbiamo attirare e motivare i professionisti». Le liste di attesa secondo Saltamartini: «Il 6% di milioni di prestazioni significa che sono centinaia i cittadini che non ricevono il servizio. Nelle Ast c’è un dirigente responsabile, nessun dipendente del Cup può dire che le liste sono chiuse, le richieste vanno prese in carico. La legge dice che se non c’è la prestazione ci deve essere il rimborso, ci sono ancora delle disfunzioni ma da alcuni mesi chi chiama il Cup riceve un numero per la prestazione, non viene invitato a richiamare. Questo lo rivendico, l’ho voluto io. Il tema sanitario è infinito, dall’inbquinamento agli infortuni sul lavoro passando per le aggressioni ma nessuno può dire che è come prima. Ho sbagliato la data di inizio dei lavori? Sì, chiedo scusa ma l’ospedale si farà e sarà di livello europeo».
Chiusura affidata al governatore Francesco Acquaroli: «Abbiamo cercato di mettere i campo il sistema migliore per i cittadini. Il tema della sanità è il primo all’ordine del giorno in tutta Italia e da decenni non ricordo interventi tanto importanti quali quelli che stanno facendo la presidente Meloni e il ministro Schillaci. Chi oggi ci vorrebbe spiegare cosa fare poteva intervenire quando governava . Mancano i medici al pronto soccorso? La causa è una serie di norme che hanno favorito il passaggio dal sistema pubblico al privato. Lo stiamo combattendo. Il sistema privato convenzionato deve lavorare a sostegno del pubblico. Le prestazioni devono essere garantite a tutti in base alle priorità, non è possibile sprecare le risorse.
Abbiamo sposato una linea diversa che ci ha visto impegnati a scrivere la legge di riforma della sanità marchigiana. La perfezione non sarà mai raggiunta, ma dobbiamo lavorare per migliorare la vita dei cittadini. L’ex Asur ha avuto un ruolo importante ma negli anni non rispondeva più alle esigenze del territorio, si è piegata alla politica. La nostra riforma ha dato autonomia giuridica al territori, alle cinque aziende territoriali. Se non teniamo ancorati i maceratesi alla Ast,se non si combatte la mobilità, con gli anni a pagare saranno gli ospedali locali». La polemica sugli atti aziendali: «Daremo il nostro contributo con senso di responsabilità, se vogliamo combattere la mobilità passiva che toglie da tanti anni risorse importanti ai nostri cittadini bisogna offrire un sistema equilibrato.
Dopo la pandemia la domanda di prestazioni in Italia è cresciuta del 30%». L’appello: «Per correggere un sistema sanitario occorrono anni, gli ospedali devono dialogare con il territorio, stiamo chiedendo alle aziende di incrementare il confronto tra medici ospedalieri e medici del territorio. Percorsi da fare con coraggio e con buona volontà. Il problema non è chiudere un punto di primo intervento, il problema è rinforzare quei pinti di primo intervento perchè alla fine quegli utenti si rivolgerebbero altrove.
Dobbiamo occuparci della appropriatezza degli esami, di quanti arrivano al Pronto soccorso non trovando risposte nel territorio». Il nuovo ospedale di Macerata: «Con il project finacing ipotizzato dal centrosinistra sarebbe costato un miliardo di euro, noi abbiamo stimato un costo di 185 milioni di euro. La matematica non è discutibile».
Giordano Ripa
Pierfrancesco Castiglioni
Sabrina De Padova
Ivano Tacconi
Alessandro Marini
Si si tutto bello fantastico ma.. quando assumerete dei medici e infermieri? O ci dobbiamo curare da soli? Tanto ormai tra cooperative e varie e eventuali diverrà così
Prima di progettare un nuovo polo sanitario é necessario che dal Governo si sblocchino le assunzioni di medici ed infermieri. Assurdo che un pronto soccorso abbia solo due medici che devono effettuare straordinari non dovuti per coprire le mancanze di personale medico. Mancano le basi. Nella nuova legge di bilancio se approvata ci saranno assunzioni dal 2026 con un probabile incremento massimo del 10%. Però 185 milioni di euro si possono spendere?
Fanno nuovi Ospedali ma non abbiamo il personale assurdo...
ma della vecchia struttura che ne facciamo?
Sarebbe meglio far funzionare quello che c'è.
forse costerà da 185 milioni in su ...... il che è proprio di questo che non si fidano più i cittadini dei politicanti che sparano a caso cifre non veritiere
Anch'io ho pensato tante cose belle.
Ma chi glieli fa i preventivi a questi???
Quando sarà finito ne costerà 2 di miliardi come se non sappiamo come funzioni in Italia.
Assumete personale piuttosto.
Ersilia Garulli così come presentato avrà bisogno più di manutentori e di giardinieri
Potenziare gli ospedali di Camerino e San Severino invece, quando ve ne occuperete???
Visto che sono così bravi,magari mi danno anche un appuntamento per ecografia addome completo . Sono in lista da circa 2 mesi per un appuntamento. Imbarazzanti
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Ma questo assessore Baldelli da dove viene… di quale regione è assessore?! Secondo lui la struttura ospedaliera di Macerata avrebbe 103 anni….e che non reggerebbe le nuove apparecchiature!!!
Io non penso che sia un bugiardo, ma soltanto un becero ignorante che non si vergogna di raccontare balle…un assessore della nostra regione!!!
Tutto il resto appare la solita parata delle vanterie di ciascuno…. solite e vuote.
Rosicate e meditate, rosicate e meditate, rosicate e meditate gente di poca fede !!!!
…c’è il signore che ancor.a gioca con le bambole e crede ancora alle fiabe e commenta senza informarzi di quello che raccontano i soliti noti… già siamo in piena propaganda elettorale …il prossimo anno al signor “Maalox” carbone e uno scatolone pieno di bambole da pettinare…!!!
Scusate ma poi con il vecchio ospedale cosa ci si fa? Secondo il mio modesto parere i soldi andrebbero spesi in altro modo.Qui invece di recuperare l’esistente si pensa a cementificazione di continuo non va affatto bene signori.
Quasi 200 Milioni di Euro dei soldi della collettività non sono pochi: si sa quanto è il costo unitario riferito ad un posto letto del nuovo ospedale?
Il consiglio comunale aperto sulla sanità di ieri, al quale non ho potuto partecipare, mi pare abbia prodotto i soliti bei discorsi che gli addetti ai lavori presenti ben conoscevano.
Affinché arrivi ai cittadini la verità non filtrata dalle grancasse che da oggi cominceranno a battere vorrei focalizzare due argomenti.
Nuovo ospedale.
Abbiamo potuto vedere il bel rendering che è un compitino facile facile; da questo alla prima pietra quanti anni passeranno ? E dalla prima pietra all’ingresso del primo malato, quanti anni ancora dovranno passare ? Il rendering è lo specchio per le allodole, per non dire i gonzi !
Attesa sulle liste di prenotazione.
L’assessore Saltamartini ha garantito che non ci sono attese sulle liste di prenotazione e che a tutti viene assegnato un numero di prenotazione; bene, se la prestazione non viene erogata nei tempi di legge secondo il codice di urgenza, il paziente venga in CGIL dove abbiamo un servizio per la messa in mora di AST; potrà poi andare a fare l’esame dove è possibile, prima possibile, a pagamento e chiederne il rimborso alla AST.
Naturalmente tanti altri sono i problemi della sanità maceratese, noti forse solo a chi li vive ogni giorno.
Chiacchiere e pidocchi, fortuna che si trova ancora qualche barattolo di MOM, siamo in campagna elettorale ed iniziano le promesse,meno tasse per tutti, calo delle accise, pensione a mille euro, mannaggia questo lo dice il loro capo la trumpiana de noantri.
185 milioni vs 1 miliardo. Certo che questi sono proprio bravi a far quadrare i conti.
Diversi interventi di cui si possono saltare a piedi pari quelli del Capo, l’ex questurino e Baldelli, tutti già in campagna elettorale, fumosi, inconsistenti e non ho ben capito quella dell’ospedale che per la sinistra sarebbe costato un miliardo, per loro un pugno di milioni. Si è parlato anche della curiosa abitudine della sinistra di chiudere ospedali e qui non ci piove grazie anche al povero Ceriscioli, che qualcuno lo abbia a disposizione come punching ball e la destra che invece li apre facendo confusione con le parole. Per fare un piccolo esempio, se danno una mano di vernice ad un casello ferroviario e ci mettono dentro un parassitologo che cura solo politici o belve da compagnia tipo la Premier, beh quello è un ospedale e se c’è il posto per un parcheggio, pure fornito di Punto di Primo Soccorso. Da sottolineare l’intervento di Anna Menghi, sempre verde, sta bene con tutto e vien da chiedere se la felicità non sia veramente questo modo di fare: sapersi adattare a qualsiasi circostanza senza perdere di vista quella migliore? Il punto interrogativo non sta lì per caso ma è un invito a chi ne è capace di interrogarsi alla Socrate con una sua conosciutissima frase : “ Ma veramente credi di poter prendere per le frosce( tanto per cambiare) qualcuno che non sia come te. Dico questo perché ancora , nonostante l’abbia letto due giorni fa ricordo ancora la sua intervista. So che a Macerata avete uno strano modo di scegliere i sindaci. Parcaroli ad esempio non era previsto ma doveva esserci il fido Marchiori ma poi.. Bah, non so come ma anche la Menghi fu eletta e poi deposta, quindi diciamo che c’è una porta girevole sempre oliata. Qualche riferimento a chi c’era prima, da valutare in base al quoziente intellettuale visto che non sanno dire di più forse legato al trauma che negano ma che hanno avuto scoprendo che oramai a Macerata non sanno chi votare ma sanno chi non rivotare consecutivamente e tutti assieme appassionatamente. Un formidabile intervento di natura politica della Leonardi in cui dice dei soliti miliardi messi dalla Trompiona Meloni a cui hanno già risposto fior fiori di economisti e una cosa veramente importante, molto più degli interventi che condivido da parte di Alessandro Marcolini, Pd che ha posto l’accento sulle liste di attesa: «Ci sono tanti malati che hanno rinunciato a curarsi non potendo permettersi i costi, i dati sono incontrovertibili».
Ai proprietari delle terre da espropriare ( a cui rovinate la vita- almeno nel mio caso) quanto date? un abbonamento allo Sferisterio e un anno di visite gratis? l’avete mai letta la Convenzione di Aahrus? vorrei sentire il pensiero dei proprietari dei terreni da espropriare altrimenti i servizi giornalistici sono sempre incompleti
Ammesso e non concesso che, entro pochi anni, verrà realizzato il “nuovo” ospedale cosa ne faremo del “vecchio”?
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Se era qualche anno fa, con l’edilizia che ancora andava alla grande, al posto dell’ospedale avrebbero trovato il modo di fare qualche palazzina di pregio: vista magnifica, posizione invidiabile, dentro la città…
..Magari da qualche parte (come già per altre speculazioni è avvenuto) sono anni che già ci sono i progetti… sebbene in teoria, questi progetti, ancora non esistano
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Ora probabilmente, anche se ancora non è stato detto nulla di definitivo, IN IPOTESI il “vecchio” verrà riconvertito in Residenza Anziani, con qualche ambulatorio medico e un punto di Primo Soccorso
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Ma parliamo del “nuovo” ospedale, ancora tutto sulla carta.
Senza la strada di collegamento La Pieve/Mattei sarebbe una cattedrale nel deserto, corpo estraneo alla città.
Quindi intelligenza vorrebbe che PRIMA si realizzassero i collegamenti (cioè la bretella) e DOPO l’ospedale, anche per dar modo a chi costruisce di avere una strada necessaria alla velocizzazione dei lavori.
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Ma fosse solo il problema della bretella…
Questo “nuovo” ospedale sarebbe simile a quello che stanno realizzando ad Ancona/Camerano e a quello che stanno realizzando a Fermo.7
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Solo che Fermo ed Ancona/Camerano già sono avanti, mentre quello di Macerata è ancora a livello di disegnini sulla carta.
(a proposito: anche quello di Ancona/Camerano prevede spazi verdi, grandi vetrate, ecc.)
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Quindi “il rischio” e che si avranno 3 ospedali simili in un centinaio di chilometri, di cui 2 probabilmente già operativi ed il terzo invece (quello “nuovo” di Macerata) ancora sulla carta
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Non mi meraviglierei se qualcuno se ne venisse fuori, con varie giustificazioni (crisi, denari che non arrivano, riprogettazione del piano sanitario regionale, mancanza sodi per assunzioni, ecc. ecc. ecc.), dicendo che 2 ospedali bastano ed avanzano…..
…..e che, a Macerata, basterà stabilizzare il paziente e poi trasferirlo ad Ancona o Fermo
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Quindi non sono poche le probabilità che il “nuovo” ospedale maceratese sarà “nuovo per sempre”, ma solo sulla carta..
E che, quello “vecchio”, resterà quello che è: un “usato sicuro” perché il nuovo non si farà
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Ho apprezzato molto l’iniziativa di un Consiglio Comunale aperto sulla sanità a cui ho partecipato. Purtroppo come spesso accade in altri contesti è mancato il confronto con i cittadini che doveva rappresentare il vero motivo di questo incontro. Io credo che sarebbe stato utile e giusto essendo un Consiglio Comunale aperto non solo dare più spazio ai cittadini ma evitare interventi ripetitivi quasi sempre riferiti ai numeri ( pure necessari), alle spese e al progetto del nuovo ospedale. Immagino che i cittadini avrebbero apprezza di più un dibattito sulla Ast di Macerata e le relative problematiche. A mio (e non solo) modesto parere ho ravvisato invece uno scontro politico sia a livello locale che regionale, nonostante tutti gli intervenuti si siano conclusi dicendo ” la sanità” è un bene di tutti. Nel mio limitatissimo intervento ho lamentato il non ivito alle Associazioni di Volontariato che sono un patrimonio e un supporto irrinunciabile al Servizio Sanitario e ho sottolineato come nel 2025 le varie AST non sono in grado di dialogare tra loro a livello informatico obbligando i pazienti a ritornare fuori provincia per ritirare i referti. Magari se avessimo rivolto lo sguardo più al nostro territorio senza parlare dei massimi sistemi avremmo informato i cittadini circa le cose che non vanno e quelle che ancora oggi funzionano e che andrebbero potenziate. Spero che questo Consiglio aperto sia solo l’inizio di un confronto serio tra Amministratori e cittadini e che si eviti per il futuro passerelle più o meno ripetitive, poco propositive. Lo scontro-confronto politico facciamolo su altri temi. Sulla Sanità non è più il caso di rivendicazioni del passato o di esaltazioni del presente. Il Servizio sanitario Pubblico è una cosa seria ma soprattutto l’accesso alle prestazioni non può diventare un privilegio ma rimane un diritto di tutti i cittadini.
La struttura nuova è bella ma non ho capito cosa ci mettono dentro? Clinica privata?
La solita masnada di inconcludenti “scappati de casa”. E questo riferito a qualsiasi parte politica rappresentata ….
La sostanza è che sta finendo il mandato Acquaroli e l’unica cosa in cui si è distinto questo governo regionale è nel correre dietro ai campanilismi( sulla falsariga del governo nazio ale)con il risultato di non migliorare nulla ma solo di spezzettare una sanità che in una piccola regione non aveva bisogno di una momtiplicazione di strutture direzionali amministrative ma solo di efficienza sanitaria per la quale occorre fare investimenti in tecnologie, personale e prestazioni che evitino il ricovero, ai quali non si è pensato per nulla dato che la priorità in campo sanitario non è la qualità ma il populismo campanilistico con ciò favorendo lo sviluppo della sanità privata a pagamento a danno di tanti cittadini che non riescono a curarsi!
il vecchio ospedale potrebbe diventare un maxi ospizio pubblico investendoci poi non troppi soldi, avrebbe tante sale e tantissime camere, il parco, le sale operatorie, le cucine, l’obitorio, i parcheggi eccetera eccetera tutto già pronto, visto che siamo più vecchi che giovani col passare del tempo sarebbe un’investimento vincente. Poi il pronto soccorso potrebbe rimanere li dov’è ampliando la zona di copertura e urgenza insieme a quello nuovo di Sforzacosta e all’evenienza recando servizio immediato anche al mega ospizio .
…due pronti soccorsi sala operatoria ecc…ecc…
poi al posto dei dottori e infermieri visto che non sono sufficienti ora mettiamo disoccupati e badanti …poveri noi!!!…
Piergiorgio Marchegiani ci si è svegliato alle 5:51 per rispondere come al solito negativamente al mio ed altri commenti ?
Volevo chiedere a Enrico Morresi una cosa, se non riescono a far funzionare un ospedale con pronto soccorso e annessi secondo lei sarebbero in grado di gestire un nuovo ospedale un’altro pronto soccorso e una grossa casa di riposo ? Dove vive a Zurigo?
186 milioni a fronte di un miliardo ipotizzato dalla precedente amministrazione…Acquaroli ti sei dimenticato di aggiungere..186 milioni in partenza..poi all’arrivo che di solito si raggiunge dopo 5-6 anni,,, fra revisioni prezzi…infiltrazioni acque piovane……
e tutto quello bisognerà che si inventi chi amministrerà in quegli anni..me sa che il miliardo lo si supererà abbondantemente..Ma per carità può darsi che abbia detto una cazzata,,ma hai incominciato tu..
Una domanda seria perché alla maggior parte dei commentatori di questo articolo schifa l’idea di avere a Macerata un Ospedale nuovo di Eccellenza con la possibilità che se ho per disgrazia una malattia seria mi posso curare qui in loco piuttosto che andare a Roma, Milano, Padova o Verona ecc..ecco tanto per capire cosa c’è che non va ?? Cosa ci si fa con l’Ospedale vecchio ?? Non scherziamo ci si può fare una Rsa con i controfiocchi dato che a Villa Cozza e in provincia in generale c’è carenza di posti..ecco chi vuole risponda con motivazioni non di parte…..grazie.
…signor MORRESI se lei ha ha coda di paglia mi dispiace perché io non mi credo di essere intelligente più degli altri come LEI aveva commentato tempo fa io non ho messo il suo nome o cognome e se legge il commento scritto dopo del sottoscritto ha messo il suo nome e cognome allora fai attenzione quando uno scrive una propria opinione…invece di criticare risponda dove LEI troverebbe medici e infermieri…
Bartolò..mi faccio violenza e ti rispondo..L’unica cosa che non va…sono le cazzate che tu sei disposto ad osannare mentre invece qualcun’altro no..Osannasti e seguiti a farlo anche quando disse le stesse cose con gli stessi criteri e rendering vari il Sindaco Parcaroli..Di quello noi si è stanchi sia quando le dice Acquaroli e sia quando le dice Parcaroli..Lasciando da parte per carità di patria Saltaimartini..e non del fatto che si faccia un nuovo ospedale..per altro senza mai rispondere a chi gli chiede cosa se ne dovrebbe fare del vecchio..