Lavanderia Ave chiude dopo 59 anni
«Una scelta presa con il cuore spezzato»

Angela “Ave” Nardi di fronte al negozio chiuso

di Laura Boccanera

Quando una giovane Angela Nardi, nel 1966, a soli 24 anni alzava per la prima volta la serranda della sua attività di lavanderia in via Molise, nel quartiere di San Gabriele, probabilmente non immaginava che avrebbe continuato a girare la chiave dell’attività anche a cavallo del nuovo millennio.

La fine dell’anno per Angela, per tutti Ave, ha significato non solo la chiusura di un anno solare, ma il completamento di un ciclo che dura da 59 anni. Si abbassano definitivamente le serrande della Lavanderia Ave, storica attività di Civitanova, la più longeva del quartiere e una delle più antiche della città.

Angela Nardi, detta Ave col marito Silvano Rinaldoni

Un pezzo di storia cittadina se ne va, lasciando dietro di sé ricordi, volti, e l’inconfondibile profumo di bucato appena lavato e di vapore che per quasi sei decenni ha accompagnato generazioni di civitanovesi. Dietro il bancone, fino all’ultimo giorno, la titolare ultraottantenne che, con straordinaria energia, ha portato avanti l’attività con la stessa dedizione con cui l’aveva iniziata 59 anni fa, quando aveva appena 24 anni assieme al marito Silvano Rinaldoni. Fino ad oggi ad aiutarla anche la figlia Ketty Rinaldoni che da una ventina di anni la affiancava nella gestione.

Era il 1966 quando decise di aprire la lavanderia. Un progetto nato con il sogno di costruire qualcosa di duraturo, capace di offrire un servizio essenziale alla comunità. E in tutti questi anni la lavanderia è sopravvissuta a cambiamenti epocali di costumi e modi di vivere, la crescita del quartiere e le nuove trasformazioni tecnologiche: basti pensare che quando ha aperto non tutti in casa ancora avevano la lavatrice e l’asciugatrice, poi il boom economico, l’avvento delle lavatrici a gettoni, nulla ha scalfito l’affetto della clientela per Ave.

Nonostante il progresso, la lavanderia, con la sua storica insegna, ha mantenuto la sua clientela affezionata, grazie all’attenzione per i dettagli e al rapporto umano che solo i piccoli esercizi sanno offrire. Non era solo un luogo dove si lavavano e stiravano vestiti importanti, camicie, giacche, cappotti: era un posto dove le persone si raccontavano, condividevano pensieri e si sentivano accolte. L’anziana titolare ha lavorato fino all’ultimo giorno con la stessa dedizione di sempre, ma l’età e gli anni, che hanno anche distribuito alcuni dolori strazianti alla famiglia, hanno iniziato a far sentire il loro peso e da qui la scelta, sofferta, di chiudere. 

«E’ stata una scelta difficile e purtroppo con il cuore spezzato abbiamo scelto di chiudere – commenta la figlia Ketty – questa attività è stata per i miei e per me molto più che un lavoro, quando i clienti hanno saputo che chiudevamo si sono rammaricati moltissimo. Mia mamma è stata sempre dietro al bancone fino all’ultimo giorno, ad 82 anni. Anche ieri mentre stavamo mettendo a posto dopo la chiusura è arrivata una signora e mia mamma quasi voleva comunque continuare a lavare. Una decisione che abbiamo preso a malincuore nonostante la clientela affezionata perché l’età e gli acciacchi cominciano a farsi sentire, ci ha dato grandi soddisfazioni. Ringraziamo tutti i clienti che ci hanno scelto per tutti questi anni e che anche in questo momento ci hanno fatto sentire la loro vicinanza».