Il brindisi benaugurale
di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Appuntamento in chiave natalizia quello di questa mattina allo Sferisterio: il presidente dell’associazione Sandro Parcaroli ha presentato la nuova sovrintendente Lucia Chiatti e il direttore artistico Marco Vinco.
Lucia Chiatti, il sindaco Sandro Parcaroli e Marco Vinco
«Abbiamo cambiato lo statuto dell’associazione – ha inizialmente detto il sindaco di Macerata – riducendo a cinque i componenti del Consiglio di amministrazione, ieri ho firmato l’accordo di collaborazione con il teatro di Jesi e la cosa corona un sogno che coltivavo da tempo, quello di fare sinergia ottimizzando le risorse a disposizione. Lo Sferisterio non è solo della città, è un patrimonio di tutti che dobbiamo e vogliamo portare nel mondo».
Lucia Chiatti
Lucia Chiatti parte con i ringraziamenti ed aggiunge: «Vorrei ricambiare la fiducia che mi è stata data con l’impegno, la passione e la dedizione. Lo Sferisterio mi evoca due ricordi che hanno toccato il mio cuore. Da bambina con i miei fratelli venivo all’opera accompagnata da mia madre: ci preparavamo leggendo il libretto, il mio ruolo era quello di correre per guadagnare i posti migliori in balconata. Il secondo pensiero è legato al 2202 quando da part-time ho lavorato allo Sferisterio e avevo del tempo per vivere l’attività che si snoda all’interno dell’arena. Ricordo le persone che hanno lavorato con me e che oggi sono qui presenti e ricordo anche chi non c’è più».
Un momento dell’intervento del sindaco Sandro Parcaroli
Aggiunge la sovrintendente: «La Regione Marche è la regione dei cento teatri e per questo si sta candidando come sito Unesco non solo per le architetture ma anche come fucina di maestranze, tecnici e professionisti i cui talenti hanno fatto storia. Vorrei dare spazio ai talenti di cui lo Sferisterio dispone, lasciamo da parte i personalismi e guardiamo all’obiettivo facendo lavoro di squadra, insieme senza coltivare il proprio orticello.
Un altro elemento fondamentale è il contatto con il consiglio di amministrazione, penso di essere la cerniera per unire l’indirizzo politico e le istanze del resto del gruppo. Desidero collaborare anche con i rappresentanti della parte attiva della città».
La sovrintendente ha poi citato singolarmente i vari assessori (iniziando da Katiuscia Cassetta) con i quali è già entrata in contatto e ha aggiunto: «Lo Sferisterio è già uno spettacolo, il solo entrare è già un’emozione. Siamo chiamati a lavorare insieme perché questo spettacolo sia ancora più fruttuoso ed efficace».
Marco Vinco
Il microfono passa al direttore artistico Marco Vinco, riparte anche lui dai ringraziamenti e passa agli obiettivi: «La sfida è riferita per ora al 2025, lo Sferisterio è la casa di tutti. Sono due i sentimenti che mi accompagnano in queste prime battute. Sicuramente l’entusiasmo di dirigere una delle eccellenze culturali del nostro Paese, parto con una grande voglia di fare. Il secondo è la responsabilità, quella dello Sferisterio è una sfida importante in un panorama confuso che ha visto negli ultimi decenni l’allontanamento di fasce del pubblico tradizionale.
Lucia Chiatti e Marco Vinco
Le strategie sono importanti e sono il primo a prestare attenzione, sono attento all’ascolto. Non ci sarà solo il 2025, che è la stagione disegnata dal maestro Gavazzeni, ci attende un progetto triennale. Ci sono dei meccanismi complessi, è una sfida che accolgo volentieri e che vedrà la programmazione interna allo Sferisterio con le tre opere del cartellone, i concerti e la danza.
Non solo eventi interni all’arena ma anche in altri luoghi cittadini. Una cosa che mi piacerebbe sviluppare è la formazione dei giovani, non solo cantanti ma anche scenografi, tecnici, registi. Credo che anche qui si possa avviare un discorso di questo tipo per far entrare i giovani nel mercato del lavoro. Il rapporto con il territorio, con gli sponsor e con le associazioni sarà centrale della mia attività. Lo Sferisterio è aperto a tutti e non vediamo l’ora di accogliere tutti. Il lavoro di squadra è fondamentale».
L’intervento di Paolo Gavazzeni
Chiamato in causa, arriva il saluto dell’ex direttore artistico Paolo Gavazzeni: «Abbiamo realizzato un festival ambizioso, difficile che ha dato i suoi frutti. La soddisfazione più grande è stata quella data dai ringraziamenti del pubblico, ringraziamenti che mi sono arrivati per aver riportato i cantanti sul palcoscenico, ho riportato l’amore verso le voci, ho cercato di valorizzare i giovani talenti. Nel nostro dna di italiani c’è qualcosa che ci consente di fare meglio questo mestiere, anche se poi i talenti nascono ovunque. Sono felice della scelta fatta dal Cda nell’individuare la sovrintendente Lucia Chiatti e il direttore artistico Marco Vinco, conoscenza del territorio e idee di teatro».
Complimenti a lucia
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Una grande in bocca al lupo e Buon lavoro a tutti in particolare al nostro Sindaco Parcaroli grande imprenditore e grande persona che sta cercando di valorizzare al massimo il nostro magnifico gioiello lo Sferisterio !!