Leandro Messi Cavaliere del presepe
«Nel 2025 tornerò, è ora di ripartire»

RECANATI - Dopo un anno di stop, il maestro dei presepi ci ripensa e per l'anno prossimo ha intenzione di riaprire il suo "gioiello" meccatronico. «Ho delle idee per delle scene nuove». Intanto ha ricevuto due prestigiosi premi ed è tornato ad esporre in Vaticano. Con Andrea Pistolesi ha realizzato una scena in piazza Leopardi con le statuine usate nel film "Mamma ho perso l'aereo"

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Il presepe di Messi in Vaticano

Il presepe di Leandro Messi in Vaticano

di Francesca Marchetti

Il lupo perde il pelo per un po’, ma non il vizio. Il maestro dei presepi recanatese Leandro Messi aveva annunciato un anno fa di non avere più tempo per realizzare il famoso allestimento meccatronico in via Passero Solitario che da 25 anni attraeva da tutta Italia migliaia di visitatori. Ora però ci ripensa.
«Ho passato tutto l’anno a realizzare statuine e scene per i miei clienti, non mi sono mai fermato ma per lavoro, che è aumentato – ha ammesso Messi, di professione falegname -. Mi hanno scritto in tanti da fuori Recanati chiedendomi gli orari di apertura perché credevano che l’anno scorso scherzassi, e invece. Fino adesso non mi era mancato il mio presepe aperto al pubblico, mi sono fermato per stare con la mia famiglia, però in questi giorni vedo gli altri che aprono, modificano e qualcosa è scattato. Ho delle idee per delle scene nuove, non lo nascondo, è ora di ripartire».

Leandro Messi e il suo presepe meccatronico olfattivo

Leandro Messi e il suo presepe meccatronico olfattivo a Recanati nel 2023

I frutti del lavoro del 2023 non si sono fatti attendere, e Leandro Messi ha ricevuto due prestigiosi premi, oltre al titolo di “Cavaliere del presepe”: ha ottenuto il primo premio per la categoria “Presepe artistico pubblico” e quello assoluto “San Francesco” al concorso internazionale “Il santo Presepe – Greccio 2023” dedicato agli 800 anni dalla prima rappresentazione del 1223. « È un concorso dell’associazione “La stella di Betlem” a Grotte, in provincia di Agrigento, partecipo ogni anno e in questa edizione è stato introdotto un premio assoluto oltre a quelli per categoria – spiega Messi – La giuria ha votato il mio come migliore, il secondo posto è andato alla parrocchia Troviggiano di Cingoli e il terzo a un ragazzo di Manduria, un Puglia, li conosco tutti, è bello ritrovarsi in queste occasioni. È  molto gratificante veder riconosciuto il proprio lavoro. Partecipavano colleghi da tutta Italia ma anche da Malta, dalla Spagna, che ha una grande tradizione artistica presepara, e dal Sud America, dove in realtà comprano le statue da noi italiani».

Leandro-Messi-e-Andrea-Pistolesi

Leandro Messi e Andrea Pistolesi

Nel frattempo per queste festività Messi non si è fatto da parte ma ha collaborato con un altro preseparo d’eccezione, Andrea Pistolesi di Monte San Giusto, che è anche un grande collezionista di pezzi provenienti da ogni parte d’Italia e di varie epoche.
«All’interno della mostra del Fotocineclub di Recanati c’è una mostra nella chiesa di San Vito con alcune opere mie e di Andrea Pistolesi e sempre con lui ho realizzato il progetto per il presepe in piazza Leopardi racconta il recanatese -. Mi ha chiamato il sindaco Emanuele Pepa dicendomi che voleva fare un presepe di grandi dimensioni in piazza, ma con le mie attrezzature non era possibile, quindi abbiamo optato per delle statue più grandi fisse. Ho contattato subito Andrea che ha reso disponibili le 18 statue toscane di Fontanini comprate, dopo una lunga trattativa, da un commerciante di Genova che a sua volta alla fine degli anni Ottanta le aveva affittate agli scenografi di Hollywood per allestire una scena del famoso film “Mamma ho perso l’aereo”, sono proprio le stesse. È un presepe molto “instagrammabile” perché ci si può entrare dentro, ma ha un valore storico, la statua della Madonna è del 1986».

Leandro Messi

Leandro Messi in piazza San Pietro

La rappresentazione della natività firmata Leandro Messi ha fatto anche il bis in Vaticano, dato che è stato scelto per la VII edizione della mostra “100 presepi in Vaticano”, sotto il Colonnato del Bernini in piazza San Pietro. «È una grande soddisfazione – dice Messi – sono due anni che mando la mia candidatura ed entrambe le volte mi hanno scelto, è molto emozionante. Quest’anno ci sono 125 opere esposte di 21 nazionalità diverse e le Marche sono rappresentate da ben 5 espositori, dopo la Campania siamo i più premiati. È anche un buon modo per rimanere in contatto con altri bravi artisti, chissà che nascano belle collaborazioni».

Dopo questo 2024 pieno di soddisfazioni personali ed artistiche, è ora di svelare i progetti per il futuro. «Prima di tutto voglio riaprire il mio presepe al pubblico – afferma il professionista – . Per farlo è necessario iniziare prima, entro marzo, così riesco ad occuparmi sia del presepe sia della famiglia, dedicandomi all’allestimento di sabato, in maniera molto meno stressante. Ne sto parlando con Pepa e vediamo cosa riusciamo a fare, ho tante idee nuove. C’è l’intenzione di spostare la sede, anche per motivi di sicurezza, per portarlo in centro, in piazza o lungo il corso, ci sarebbe l’atmosfera giusta ma non è così facile. Purtroppo molti locali del palazzo comunale saranno sottoposti ai lavori di ristrutturazione post sisma, quindi non saranno disponibili. Inoltre io e Andrea Pistolesi abbiamo acquistato il materiale del presepe in movimento dell’Abbadia di Osimo, stavano buttando tutto per sgomberare i locali e noi abbiamo recuperato statuine e pezzi di scenografie, alcune da restaurare ma originali e ci piacerebbe fare un presepe anni ‘60-70, con i materiali dell’epoca a cui aggiungere pezzi dalle collezioni di Andrea. Sarebbe bello portarlo qui a Recanati ma è tutto in forse».

Premio internazionale per l'ultimo presepe a Recanati di Messi

Premio per il presepe di Recanati a Leandro Messi

Premio per il presepe di Recanati a Leandro Messi

 

L’ultimo presepe di Leandro Messi «Ci sono pezzi unici che nessuno riesce a copiare» (Foto)



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